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14 Agosto 2020gattidettagli
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Estate e colpi di calore nel gattoIn estate le temperature e l'umidità aumentano ed è facile essere a rischio per i colpi di calore, questo vale per l'uomo ma anche i nostri amici gatti.
Riconoscere un colpo di calore nel nostro gatto è abbastanza semplice, perchè il suo comportamento cambia in maniera molto evidente.
Un colpo di calore nel gatto si riconosce dal respiro corto e affannoso, aumento della temperatura oltre i 40°, segni di debolezza e irrequietezza o sintomi di spossatezza e perdita di coscienza.
Come evitare i colpi di calore nel gatto?
Come per gli uomini così come per i gatti, in caso di temperature elevate, la prima cosa da fare è non esporsi al sole , ma cercare delle aree all'ombra e ben arieggiate.
Sappiamo che i gatti non bevono molto per loro natura, così per incentivarli ad idratarsi di più, posizioniamo delle fontanelle automatiche in casa e in giardino e privilegiamo al cibo secco quello umido, almeno nella stagione estiva.
In questo modo per il gatto sarà più naturale mantenere la giusta idratazione e grado di temperatura.
Se questo non dovesse essere sufficiente, possiamo aggiungere un tappetino rinfrescante dove il gatto potrà riposare e rigenerarsi dopo aver giocato o passeggiato.
Il tappetino rinfrescante non necessita di particolari trattamenti, dovrà essere solo riposto in una zona all'ombra, fresca e liscia per raggiungere autonomamente la temperatura ideale, dove il gatto gradualmente raggiungerà la temperatura ideale.
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Come gestire un di colpo di calore nel gatto?
Se notiamo i sintomi sopra descritti nel nostro gatto, la prima cosa da fare con molta calma, è quella di avvolgere il nostro amico in un asciugamano umido, in modo da contrastare l'elevato calore corporeo.
Il gatto non ha ghiandole sudoripare sufficienti a regolare la temperatura corporea, ed espellono il calore solo attraverso i cuscinetti delle zampe, così per abbassare più rapidamente la temperatura, possiamo fargli una piccola doccia con acqua fredda, in modo da far evaporare il calore e l'umidità depositatasi sulla pelle.
Se però notiamo che nonostante il nostro intervento, lo stato fisico del nostro gatto non cambia, dobbiamo rivolgerci immediatamente al veterinario, che provvederà a stabilizzare la frequenza cardiaca e ad idratare il nostro gatto con terapie ad infusione.
sapevi che
puoi scaricare gratis la nostra app quiinzona e leggere nuovi consigli e curiosita' su animali, ottica, erboristeria, benessere, etc e trovare anche il negozio di animali più vicino a te scarica gratis ora, ed usa le fidelity card, le offerte, i coupon e buoni acquisto e prenota i servizi disponibili
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16 Agosto 2020animali domestici / consigli utili / gattidettagli
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Come curare la cistite del gattoLa cistite del gatto è un'infiammazione delle vie urinarie piuttosto frequente, con sintomi molto importanti e dolorosi. Ma come possiamo curarla con metodi naturali?
La cistite nel gatto provoca gli stessi sintomi che si manifestano negli umani, quali bruciore, prurito, dolore e difficoltà ad urinare, tanto che potreste sentire il vostro gatto miagolare o lamentarsi durante la minzione, per ritrovare poi anche del sangue nella lettiera.
L'apparato urinario dei gatti è piuttosto delicato, soprattutto in quelli sterilizzati e le infiammazioni da cistite si possono presentare con una certa facilità e frequenza.
Quali sono le cause della cistite nei gatti?
Diversi sono i fattori che causano la cistite nei gatti, quali un’alimentazione non equilibrata, o composta da cibi di scarsa qualità.
Questa condizione può causare infiammazione dell'intero tratto urinario e, nei casi più complessi, può incentivare la formazione di pericolosi calcoli.
La cistite può essere provocata da infezioni batteriche dell'uretra e dei reni, da traumi fisici, come un colpo al basso ventre, dal blocco dell’uretra, o da infezioni virali o batteriche, avvelenamenti, cancro alla vescica, malattie del sangue e dell'apparato digerente, ed infine da somatizzazione di stress e ansia.
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Come curare la cistite del gatto?
Se la cistite si presenta sotto una forma grave, perchè ritroviamo la lettiera sporca di sangue, o vediamo il nostro gatto particolarmente sofferente, l'unica cosa da fare è sicuramente rivolgersi al veterinario che fatte le dovute indagini mediche, fornirà l'adeguata cura farmacologica con un antibiotici mirati per debellare le infezioni batteriche.
Nel caso di cistite in forma più lieve, si può intervenire con metodi più naturali ma molto efficaci, come un decotto di fiori e foglie di malva.
Dosaggio : 2 cucchiai di malva in un litro di acqua e bollire per circa 10 minuti. Lasciare riposare e filtrare. Aggiungere acqua a questo concentrato e mettere nella ciotola al posto dell’acqua da bere.
Il decotto di malva di solito è ben gradita e va dato per più giorni, anche dopo la scomparsa dei sintomi, per sfiammare a fondo tutta la parte.
Ricordarsi di tenere la lettiera lontana dalla ciotola del cibo e soprattutto tenerla sempre pulita, perché i gatti piuttosto che utilizzarla sporca, preferiscono trattenere la pipì.
Altra cosa molto importante rendere sempre disponibile una ciotola con acqua fresca e pulita, perchè ricordiamoci che i gatti non bevono molto, ma in questa situazione bere molta acqua è fondamentale per eliminare tutte le sostanze tossiche ed infiammatorie e a lavare le mucose della vescica.
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5 Settembre 2020animali domestici / animali speciali / cibo animali / consigli utili / ricciodettagli
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Scegliere il riccio come animale domesticoScegliere il riccio come animale domestico, significa armarsi di molta pazienza e dedizione, perchè è un animaletto piuttosto sensibile e solitario e non ama troppe coccole.
Il riccio è un piccolo mammifero molto diffuso in campagna, noto per i suoi aculei, che di fatto non sono altro che peli appuntiti rivestiti di cheratina, usati per difendersi in caso di pericolo.
Il riccio ha un musetto decisamente simpatico, ed è per questo che spesso si pensa di prenderlo in casa come animale domestico, ma dobbiamo sapere che non può vivere in gabbia.
Dobbiamo dedicargli uno spazio all'aperto, magari in giardino, dove posizionare una casetta tutta per lui, dove poter dormire, rifugiarsi se si sente stressato e durante il letargo invernale.
Sarà sicuramente contento di trovare nel suo spazio foglie, nascondigli e acqua pulita, da fornire con una fontanella o una ciotola non troppo grande per evitare spiacevoli incidenti.
Ricordate che il riccio è un animale notturno e piuttosto solitario, quindi ci mette del tempo per entrare in confidenza con gli altri e soprattutto con gli umani.
Adottate un approccio cauto e rispettoso, accarezzatelo con un po' di delicatezza ogni giorno, e non stupitevi se comincerà a leccarsi copiosamente e a chiudersi a forma di "s" , è il suo modo per adattarsi a voi e alla sua nuova casa.
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Cosa mangiano i ricci ?
I ricci in natura mangiano insetti, lombrichi, lumache, ragni e millepiedi, ma anche rane e rospi, e mangiano volentieri anche frutta, funghi, bacche e ghiande.
I ricci domestici invece sono spesso a rischio obesità, quindi dovranno osservare una dieta decisamente equilibrata fatta di vegetali e carne. Adorano le crocchette dei gatti, dei quali spesso diventano diciamo "amici", e le piante dalle foglie tenere, per cui offritegli insalata, spinaci e altri vegetali.
Sono assolutamente vietati semi, noci, frutta essiccata, carne cruda, verdure crude e dure, alimenti duri, appiccicosi o fibrosi, avocado, uva o uvetta passa. Niente latte e i suoi derivati, alcol, pane, sedano, cipolle, carote crude, pomodori, e niente caramelle, patatine , miele e nulla che sia acido.
Come adottare un riccio?
Di certo si potrà adottare da un privato o da un negozio di animali, ma essendo un animale ritenuto esotico soggetto quindi a diverse leggi e restrizioni , potrebbe essere necessario ottenere un permesso comunale, provinciale o regionale per poterne tenere uno in casa.
A parte questo, il modo migliore per adottare un riccio è rivolgersi ad un allevamento specializzato che possa offrire tutte le certificazioni sulla genealogia familiare, sullo stato di salute dell'animale e soprattutto potranno fornire le migliori indicazioni e suggerimenti per prendersene cura una volta portato a casa.
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Estate e colpi di calore nel gattoIn estate le temperature e l'umidità aumentano ed è facile essere a rischio per i colpi di calore, questo vale per l'uomo ma anche i nostri amici gatti.
Riconoscere un colpo di calore nel nostro gatto è abbastanza semplice, perchè il suo comportamento cambia in maniera molto evidente.
Un colpo di calore nel gatto si riconosce dal respiro corto e affannoso, aumento della temperatura oltre i 40°, segni di debolezza e irrequietezza o sintomi di spossatezza e perdita di coscienza.
Come evitare i colpi di calore nel gatto?
Come per gli uomini così come per i gatti, in caso di temperature elevate, la prima cosa da fare è non esporsi al sole , ma cercare delle aree all'ombra e ben arieggiate.
Sappiamo che i gatti non bevono molto per loro natura, così per incentivarli ad idratarsi di più, posizioniamo delle fontanelle automatiche in casa e in giardino e privilegiamo al cibo secco quello umido, almeno nella stagione estiva.
In questo modo per il gatto sarà più naturale mantenere la giusta idratazione e grado di temperatura.
Se questo non dovesse essere sufficiente, possiamo aggiungere un tappetino rinfrescante dove il gatto potrà riposare e rigenerarsi dopo aver giocato o passeggiato.
Il tappetino rinfrescante non necessita di particolari trattamenti, dovrà essere solo riposto in una zona all'ombra, fresca e liscia per raggiungere autonomamente la temperatura ideale, dove il gatto gradualmente raggiungerà la temperatura ideale.
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Se notiamo i sintomi sopra descritti nel nostro gatto, la prima cosa da fare con molta calma, è quella di avvolgere il nostro amico in un asciugamano umido, in modo da contrastare l'elevato calore corporeo.
Il gatto non ha ghiandole sudoripare sufficienti a regolare la temperatura corporea, ed espellono il calore solo attraverso i cuscinetti delle zampe, così per abbassare più rapidamente la temperatura, possiamo fargli una piccola doccia con acqua fredda, in modo da far evaporare il calore e l'umidità depositatasi sulla pelle.
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Come curare la cistite del gattoLa cistite del gatto è un'infiammazione delle vie urinarie piuttosto frequente, con sintomi molto importanti e dolorosi. Ma come possiamo curarla con metodi naturali?
La cistite nel gatto provoca gli stessi sintomi che si manifestano negli umani, quali bruciore, prurito, dolore e difficoltà ad urinare, tanto che potreste sentire il vostro gatto miagolare o lamentarsi durante la minzione, per ritrovare poi anche del sangue nella lettiera.
L'apparato urinario dei gatti è piuttosto delicato, soprattutto in quelli sterilizzati e le infiammazioni da cistite si possono presentare con una certa facilità e frequenza.
Quali sono le cause della cistite nei gatti?
Diversi sono i fattori che causano la cistite nei gatti, quali un’alimentazione non equilibrata, o composta da cibi di scarsa qualità.
Questa condizione può causare infiammazione dell'intero tratto urinario e, nei casi più complessi, può incentivare la formazione di pericolosi calcoli.
La cistite può essere provocata da infezioni batteriche dell'uretra e dei reni, da traumi fisici, come un colpo al basso ventre, dal blocco dell’uretra, o da infezioni virali o batteriche, avvelenamenti, cancro alla vescica, malattie del sangue e dell'apparato digerente, ed infine da somatizzazione di stress e ansia.
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Nel caso di cistite in forma più lieve, si può intervenire con metodi più naturali ma molto efficaci, come un decotto di fiori e foglie di malva.
Dosaggio : 2 cucchiai di malva in un litro di acqua e bollire per circa 10 minuti. Lasciare riposare e filtrare. Aggiungere acqua a questo concentrato e mettere nella ciotola al posto dell’acqua da bere.
Il decotto di malva di solito è ben gradita e va dato per più giorni, anche dopo la scomparsa dei sintomi, per sfiammare a fondo tutta la parte.
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Altra cosa molto importante rendere sempre disponibile una ciotola con acqua fresca e pulita, perchè ricordiamoci che i gatti non bevono molto, ma in questa situazione bere molta acqua è fondamentale per eliminare tutte le sostanze tossiche ed infiammatorie e a lavare le mucose della vescica.
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Il riccio è un piccolo mammifero molto diffuso in campagna, noto per i suoi aculei, che di fatto non sono altro che peli appuntiti rivestiti di cheratina, usati per difendersi in caso di pericolo.
Il riccio ha un musetto decisamente simpatico, ed è per questo che spesso si pensa di prenderlo in casa come animale domestico, ma dobbiamo sapere che non può vivere in gabbia.
Dobbiamo dedicargli uno spazio all'aperto, magari in giardino, dove posizionare una casetta tutta per lui, dove poter dormire, rifugiarsi se si sente stressato e durante il letargo invernale.
Sarà sicuramente contento di trovare nel suo spazio foglie, nascondigli e acqua pulita, da fornire con una fontanella o una ciotola non troppo grande per evitare spiacevoli incidenti.
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I ricci in natura mangiano insetti, lombrichi, lumache, ragni e millepiedi, ma anche rane e rospi, e mangiano volentieri anche frutta, funghi, bacche e ghiande.
I ricci domestici invece sono spesso a rischio obesità, quindi dovranno osservare una dieta decisamente equilibrata fatta di vegetali e carne. Adorano le crocchette dei gatti, dei quali spesso diventano diciamo "amici", e le piante dalle foglie tenere, per cui offritegli insalata, spinaci e altri vegetali.
Sono assolutamente vietati semi, noci, frutta essiccata, carne cruda, verdure crude e dure, alimenti duri, appiccicosi o fibrosi, avocado, uva o uvetta passa. Niente latte e i suoi derivati, alcol, pane, sedano, cipolle, carote crude, pomodori, e niente caramelle, patatine , miele e nulla che sia acido.
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A parte questo, il modo migliore per adottare un riccio è rivolgersi ad un allevamento specializzato che possa offrire tutte le certificazioni sulla genealogia familiare, sullo stato di salute dell'animale e soprattutto potranno fornire le migliori indicazioni e suggerimenti per prendersene cura una volta portato a casa.
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Riconoscere un colpo di calore nel nostro gatto è abbastanza semplice, perchè il suo comportamento cambia in maniera molto evidente.
Un colpo di calore nel gatto si riconosce dal respiro corto e affannoso, aumento della temperatura oltre i 40°, segni di debolezza e irrequietezza o sintomi di spossatezza e perdita di coscienza.
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Come per gli uomini così come per i gatti, in caso di temperature elevate, la prima cosa da fare è non esporsi al sole , ma cercare delle aree all'ombra e ben arieggiate.
Sappiamo che i gatti non bevono molto per loro natura, così per incentivarli ad idratarsi di più, posizioniamo delle fontanelle automatiche in casa e in giardino e privilegiamo al cibo secco quello umido, almeno nella stagione estiva.
In questo modo per il gatto sarà più naturale mantenere la giusta idratazione e grado di temperatura.
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La cistite nel gatto provoca gli stessi sintomi che si manifestano negli umani, quali bruciore, prurito, dolore e difficoltà ad urinare, tanto che potreste sentire il vostro gatto miagolare o lamentarsi durante la minzione, per ritrovare poi anche del sangue nella lettiera.
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Diversi sono i fattori che causano la cistite nei gatti, quali un’alimentazione non equilibrata, o composta da cibi di scarsa qualità.
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Nel caso di cistite in forma più lieve, si può intervenire con metodi più naturali ma molto efficaci, come un decotto di fiori e foglie di malva.
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Sono assolutamente vietati semi, noci, frutta essiccata, carne cruda, verdure crude e dure, alimenti duri, appiccicosi o fibrosi, avocado, uva o uvetta passa. Niente latte e i suoi derivati, alcol, pane, sedano, cipolle, carote crude, pomodori, e niente caramelle, patatine , miele e nulla che sia acido.
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