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consigli
12 Agosto 2020animali domestici / cani / consigli utili / curiositàdettagli
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Pettorina o collare cosa scegliere?Pettorina o collare cosa scegliere? E' quello che ci si chiede sempre quando si adotta un cane, e la scelta non sempre facile ed ovvia.
E' l'eterno dilemma quando si porta a casa un cucciolo di cane, cosa andrà meglio? la pettorina o il collare? In realtà non siamo poi noi a decidere, ma il nostro cane in effetti.
Partiamo però da un punto in comune, che sia collare o pettorina lo scopo è quello di guidarlo in modo corretto e senza fargli male quando lo portiamo fuori per una passeggiata e che se non abbiamo instaurato prima un buon rapporto con il nostro cane, avremo comunque difficoltà a gestirlo.
Cosa troviamo in commercio e cosa viene consigliato anche in base alla taglia del nostro cane?
La prima cosa da sapere è che, con il collare viene fatta pressione sul collo del cane, mentre con la pettorina la si fa sul dorso e sul petto.
Nel primo caso, bisogna fare attenzione a non creare dei traumi all'animale quando si cerca di contenerlo o indirizzarlo verso un'altra direzione, nel secondo caso fare attenzione alla postura che assume il cane quando cammina a causa della imbragatura che potrebbe risultargli ingombrante.
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Esiste il collare fisso, che non si allarga e non si stringe, a meno che non lo si faccia manualmente prima di applicarlo. Non deve essere nè troppo largo nè troppo stretto, altrimenti il cane potrebbe sfilarselo o farsi male. La giusta misura è quella che prevede la larghezza di un dito tra collare e collo del cane.
Abbiamo il collare semistrozzo o strozzo, nel primo la sua forma cambia in base alla trazione che opera il guinzaglio sul cane, il secondo, di solito è realizzato in maglie metalliche più o meno grandi in base alle dimensioni del collare, consigliati solo a chi ha molta dimestichezza con il prodotto per evitare traumi all'animale.
Poi ci sono le pettorine Svedese ad H , la Norvegese a Y e quella a X, ognuna di loro più o meno ingombranti e facili da gestire nella vestizione, tutte più o meno confortevoli nel momento in cui si fa pressione per controllare l'animale.
Inutile dire che la scelta tra il collare o la pettorina non spetta solo a noi, ma anche al nostro amico a quattro zampe, così quando andiamo in negozio oltre ad affidarci ai consigli del venditore, facciamo indossare il supporto direttamente al cane e vediamo la sua reazione, perchè ricordiamoci che la prima cosa è il suo benessere.
sapevi che
puoi scaricare gratis la nostra app quiinzona e leggere nuovi consigli e curiosita' su animali, ottica, erboristeria, benessere, etc e trovare anche il negozio di animali più vicino a te scarica gratis ora, ed usa le fidelity card, le offerte, i coupon e buoni acquisto e prenota i servizi disponibili
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27 Luglio 2020cibo animali / consigli utilidettagli
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Come prendersi cura di un pesce rossoPensare al pesciolino rosso come al pesciolino che vive in un'ampolla di vetro, sempre piccolo , che ci fa compagnia senza molte pretese, non è proprio corretto, perchè devi sapere che i pesci rossi, o Carassius auratus, possono vivere fino a 30 anni raggiungendo anche i 30 cm di lunghezza e 3 kg di peso.
E' vero, molti pesciolini rossi non sopravvivono a lungo dopo che li abbiamo portati a casa, ma questo non dipende dalla loro natura, ma dagli errori che commettiamo noi umani, sia con la loro alimentazione , che per l'ambiente in cui li facciamo vivere. Ma andiamo per gradi.
Come prenderci cura di un pesce rosso, partendo dalla sua casa?
L'habitat per un pesce rosso è fondamentale, ed è per questo che dobbiamo adeguare la sua casa alla sua dimensione, tenendo conto che per ogni esemplare sono necessari 20 litri di acqua. Questo ci fa ben capire che non possiamo usare le piccole ampolle di vetro, ma un acquario che garantisca questa quantità di acqua dolce per ogni esemplare che ci vive.
In merito all'acqua dell'acquario, questa andrà cambiata con una certa frequenza, almeno una volta a settimana e in una percentuale del 30/40% . Va bene anche l'acqua del rubinetto, purchè abbia riposato il tanto che basta per far depositare i residui di cloro in essa contenuti e dannosi per i pesci.
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Per rendere più confortevole e meno monotono l'ambiente dell'acquario, si possono aggiungere piante artificiali,ghiaia per il fondo o mini paesaggi in pietra, evitando piante che potrebbero essere mangiate, e prima di introdurre il nostro amico nella sua nuova casa, accertarsi della temperatura e della qualità dell'acqua, utilizzando anche un filtro meccanico, che ripulisca regolarmente l’acqua da residui di cibo, escrementi e altre sostanze, e un termostato per avere una temperatura costante.
Cosa mangiano i pesci rossi?
Sul cibo la regola numero 1 è non esagerare. I pesci sono onnivori e soprattutto non hanno il senso della sazietà, per cui è consigliabile dargli da mangiare non una sola volta al giorno è ma più volte al giorno in piccole quantità che riescono a mangiare in un minuto.
I pesci rossi amano una dieta variegata, per cui cambiare mangime ogni tanto sarà sicuramente gradito, soprattutto se mischiato con larve di zanzare liofilizzate. Amano il cavolo di Pechino e l'insalata e possono mangiare anche le piante da acquario, e per non fargli assumere troppa aria durante la scorpacciata, il mangime galleggiante o quello liofilizzato, dovrebbe restare in ammollo per un paio di secondi prima di essere somministrato.
Un consiglio per evitare un eccesso di residui nell’acqua, è quello di prevedere un giorno a settimana di digiuno e di tanto in tanto dargli qualche verdura sbollentata e sminuzzata, tipo piselli, spinaci, zucchine, che sostituisca e integri le fibre vegetali che si trovano naturalmente nell’acqua dei fiumi.
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16 Agosto 2020animali domestici / consigli utili / gattidettagli
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Come curare la cistite del gattoLa cistite del gatto è un'infiammazione delle vie urinarie piuttosto frequente, con sintomi molto importanti e dolorosi. Ma come possiamo curarla con metodi naturali?
La cistite nel gatto provoca gli stessi sintomi che si manifestano negli umani, quali bruciore, prurito, dolore e difficoltà ad urinare, tanto che potreste sentire il vostro gatto miagolare o lamentarsi durante la minzione, per ritrovare poi anche del sangue nella lettiera.
L'apparato urinario dei gatti è piuttosto delicato, soprattutto in quelli sterilizzati e le infiammazioni da cistite si possono presentare con una certa facilità e frequenza.
Quali sono le cause della cistite nei gatti?
Diversi sono i fattori che causano la cistite nei gatti, quali un’alimentazione non equilibrata, o composta da cibi di scarsa qualità.
Questa condizione può causare infiammazione dell'intero tratto urinario e, nei casi più complessi, può incentivare la formazione di pericolosi calcoli.
La cistite può essere provocata da infezioni batteriche dell'uretra e dei reni, da traumi fisici, come un colpo al basso ventre, dal blocco dell’uretra, o da infezioni virali o batteriche, avvelenamenti, cancro alla vescica, malattie del sangue e dell'apparato digerente, ed infine da somatizzazione di stress e ansia.
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Come curare la cistite del gatto?
Se la cistite si presenta sotto una forma grave, perchè ritroviamo la lettiera sporca di sangue, o vediamo il nostro gatto particolarmente sofferente, l'unica cosa da fare è sicuramente rivolgersi al veterinario che fatte le dovute indagini mediche, fornirà l'adeguata cura farmacologica con un antibiotici mirati per debellare le infezioni batteriche.
Nel caso di cistite in forma più lieve, si può intervenire con metodi più naturali ma molto efficaci, come un decotto di fiori e foglie di malva.
Dosaggio : 2 cucchiai di malva in un litro di acqua e bollire per circa 10 minuti. Lasciare riposare e filtrare. Aggiungere acqua a questo concentrato e mettere nella ciotola al posto dell’acqua da bere.
Il decotto di malva di solito è ben gradita e va dato per più giorni, anche dopo la scomparsa dei sintomi, per sfiammare a fondo tutta la parte.
Ricordarsi di tenere la lettiera lontana dalla ciotola del cibo e soprattutto tenerla sempre pulita, perché i gatti piuttosto che utilizzarla sporca, preferiscono trattenere la pipì.
Altra cosa molto importante rendere sempre disponibile una ciotola con acqua fresca e pulita, perchè ricordiamoci che i gatti non bevono molto, ma in questa situazione bere molta acqua è fondamentale per eliminare tutte le sostanze tossiche ed infiammatorie e a lavare le mucose della vescica.
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Pettorina o collare cosa scegliere?Pettorina o collare cosa scegliere? E' quello che ci si chiede sempre quando si adotta un cane, e la scelta non sempre facile ed ovvia.
E' l'eterno dilemma quando si porta a casa un cucciolo di cane, cosa andrà meglio? la pettorina o il collare? In realtà non siamo poi noi a decidere, ma il nostro cane in effetti.
Partiamo però da un punto in comune, che sia collare o pettorina lo scopo è quello di guidarlo in modo corretto e senza fargli male quando lo portiamo fuori per una passeggiata e che se non abbiamo instaurato prima un buon rapporto con il nostro cane, avremo comunque difficoltà a gestirlo.
Cosa troviamo in commercio e cosa viene consigliato anche in base alla taglia del nostro cane?
La prima cosa da sapere è che, con il collare viene fatta pressione sul collo del cane, mentre con la pettorina la si fa sul dorso e sul petto.
Nel primo caso, bisogna fare attenzione a non creare dei traumi all'animale quando si cerca di contenerlo o indirizzarlo verso un'altra direzione, nel secondo caso fare attenzione alla postura che assume il cane quando cammina a causa della imbragatura che potrebbe risultargli ingombrante.
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Abbiamo il collare semistrozzo o strozzo, nel primo la sua forma cambia in base alla trazione che opera il guinzaglio sul cane, il secondo, di solito è realizzato in maglie metalliche più o meno grandi in base alle dimensioni del collare, consigliati solo a chi ha molta dimestichezza con il prodotto per evitare traumi all'animale.
Poi ci sono le pettorine Svedese ad H , la Norvegese a Y e quella a X, ognuna di loro più o meno ingombranti e facili da gestire nella vestizione, tutte più o meno confortevoli nel momento in cui si fa pressione per controllare l'animale.
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E' vero, molti pesciolini rossi non sopravvivono a lungo dopo che li abbiamo portati a casa, ma questo non dipende dalla loro natura, ma dagli errori che commettiamo noi umani, sia con la loro alimentazione , che per l'ambiente in cui li facciamo vivere. Ma andiamo per gradi.
Come prenderci cura di un pesce rosso, partendo dalla sua casa?
L'habitat per un pesce rosso è fondamentale, ed è per questo che dobbiamo adeguare la sua casa alla sua dimensione, tenendo conto che per ogni esemplare sono necessari 20 litri di acqua. Questo ci fa ben capire che non possiamo usare le piccole ampolle di vetro, ma un acquario che garantisca questa quantità di acqua dolce per ogni esemplare che ci vive.
In merito all'acqua dell'acquario, questa andrà cambiata con una certa frequenza, almeno una volta a settimana e in una percentuale del 30/40% . Va bene anche l'acqua del rubinetto, purchè abbia riposato il tanto che basta per far depositare i residui di cloro in essa contenuti e dannosi per i pesci.
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Cosa mangiano i pesci rossi?
Sul cibo la regola numero 1 è non esagerare. I pesci sono onnivori e soprattutto non hanno il senso della sazietà, per cui è consigliabile dargli da mangiare non una sola volta al giorno è ma più volte al giorno in piccole quantità che riescono a mangiare in un minuto.
I pesci rossi amano una dieta variegata, per cui cambiare mangime ogni tanto sarà sicuramente gradito, soprattutto se mischiato con larve di zanzare liofilizzate. Amano il cavolo di Pechino e l'insalata e possono mangiare anche le piante da acquario, e per non fargli assumere troppa aria durante la scorpacciata, il mangime galleggiante o quello liofilizzato, dovrebbe restare in ammollo per un paio di secondi prima di essere somministrato.
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Come curare la cistite del gattoLa cistite del gatto è un'infiammazione delle vie urinarie piuttosto frequente, con sintomi molto importanti e dolorosi. Ma come possiamo curarla con metodi naturali?
La cistite nel gatto provoca gli stessi sintomi che si manifestano negli umani, quali bruciore, prurito, dolore e difficoltà ad urinare, tanto che potreste sentire il vostro gatto miagolare o lamentarsi durante la minzione, per ritrovare poi anche del sangue nella lettiera.
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Quali sono le cause della cistite nei gatti?
Diversi sono i fattori che causano la cistite nei gatti, quali un’alimentazione non equilibrata, o composta da cibi di scarsa qualità.
Questa condizione può causare infiammazione dell'intero tratto urinario e, nei casi più complessi, può incentivare la formazione di pericolosi calcoli.
La cistite può essere provocata da infezioni batteriche dell'uretra e dei reni, da traumi fisici, come un colpo al basso ventre, dal blocco dell’uretra, o da infezioni virali o batteriche, avvelenamenti, cancro alla vescica, malattie del sangue e dell'apparato digerente, ed infine da somatizzazione di stress e ansia.
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Nel caso di cistite in forma più lieve, si può intervenire con metodi più naturali ma molto efficaci, come un decotto di fiori e foglie di malva.
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La prima cosa da sapere è che, con il collare viene fatta pressione sul collo del cane, mentre con la pettorina la si fa sul dorso e sul petto.
Nel primo caso, bisogna fare attenzione a non creare dei traumi all'animale quando si cerca di contenerlo o indirizzarlo verso un'altra direzione, nel secondo caso fare attenzione alla postura che assume il cane quando cammina a causa della imbragatura che potrebbe risultargli ingombrante.
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Abbiamo il collare semistrozzo o strozzo, nel primo la sua forma cambia in base alla trazione che opera il guinzaglio sul cane, il secondo, di solito è realizzato in maglie metalliche più o meno grandi in base alle dimensioni del collare, consigliati solo a chi ha molta dimestichezza con il prodotto per evitare traumi all'animale.
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E' vero, molti pesciolini rossi non sopravvivono a lungo dopo che li abbiamo portati a casa, ma questo non dipende dalla loro natura, ma dagli errori che commettiamo noi umani, sia con la loro alimentazione , che per l'ambiente in cui li facciamo vivere. Ma andiamo per gradi.
Come prenderci cura di un pesce rosso, partendo dalla sua casa?
L'habitat per un pesce rosso è fondamentale, ed è per questo che dobbiamo adeguare la sua casa alla sua dimensione, tenendo conto che per ogni esemplare sono necessari 20 litri di acqua. Questo ci fa ben capire che non possiamo usare le piccole ampolle di vetro, ma un acquario che garantisca questa quantità di acqua dolce per ogni esemplare che ci vive.
In merito all'acqua dell'acquario, questa andrà cambiata con una certa frequenza, almeno una volta a settimana e in una percentuale del 30/40% . Va bene anche l'acqua del rubinetto, purchè abbia riposato il tanto che basta per far depositare i residui di cloro in essa contenuti e dannosi per i pesci.
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I pesci rossi amano una dieta variegata, per cui cambiare mangime ogni tanto sarà sicuramente gradito, soprattutto se mischiato con larve di zanzare liofilizzate. Amano il cavolo di Pechino e l'insalata e possono mangiare anche le piante da acquario, e per non fargli assumere troppa aria durante la scorpacciata, il mangime galleggiante o quello liofilizzato, dovrebbe restare in ammollo per un paio di secondi prima di essere somministrato.
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La cistite nel gatto provoca gli stessi sintomi che si manifestano negli umani, quali bruciore, prurito, dolore e difficoltà ad urinare, tanto che potreste sentire il vostro gatto miagolare o lamentarsi durante la minzione, per ritrovare poi anche del sangue nella lettiera.
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Nel caso di cistite in forma più lieve, si può intervenire con metodi più naturali ma molto efficaci, come un decotto di fiori e foglie di malva.
Dosaggio : 2 cucchiai di malva in un litro di acqua e bollire per circa 10 minuti. Lasciare riposare e filtrare. Aggiungere acqua a questo concentrato e mettere nella ciotola al posto dell’acqua da bere.
Il decotto di malva di solito è ben gradita e va dato per più giorni, anche dopo la scomparsa dei sintomi, per sfiammare a fondo tutta la parte.
Ricordarsi di tenere la lettiera lontana dalla ciotola del cibo e soprattutto tenerla sempre pulita, perché i gatti piuttosto che utilizzarla sporca, preferiscono trattenere la pipì.
Altra cosa molto importante rendere sempre disponibile una ciotola con acqua fresca e pulita, perchè ricordiamoci che i gatti non bevono molto, ma in questa situazione bere molta acqua è fondamentale per eliminare tutte le sostanze tossiche ed infiammatorie e a lavare le mucose della vescica.
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