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17 Giugno 2021animali domestici / cani / curiositàAndare in spiaggia con il cane a volte può essere complicato, ma se conosciamo le regole di base a cui dobbiamo attenerci, tutto sarà più facile e divertente.  Cominciamo a capire cosa prevede la legge a riguardo. In realtà non esiste una norma nazionale che vieta in assoluto di portare i nostri amici a quattro zampe a fare il bagno al mare, ma possono esistere delle ordinanze regionali, comunali o della Capitaneria di Porto, che ne limitino l’accesso. Naturalmente questo tipo di indicazione deve essere ben visibile, deve riportare il riferimento specifico dell’ ordinanza e la data, la firma del Sindaco o del Comandante dei Vigili Urbani. Se non vi è alcuna indicazione ben pubblicizzata, l’accesso per il nostro cane alla spiaggia libera è consentita, sempre con museruola e guinzaglio. Una eccezione!  Sia per le spiagge libere che per gli stabilimenti, sono sempre ammessi i cani guida per i non vedenti e cani da salvataggio.  Cosa diversa è per lo stabilimento balneare, il cui gestore può a sua discrezione autorizzare o meno l’accesso dei cani alla spiaggia avuta in concessione, o stabilire orari e zone a loro destinate. Anche qui, però vale la regola del libero accesso per cani guida e da salvataggio. Va ricordato inoltre, che lo spazio della battigia e successiva striscia di cinque metri , anche negli stabilimenti balneari, deve essere sempre disponibile all’accesso al mare per chiunque, compreso i nostri cani. Ma attenzione a non fare i furbetti, perchè sulla battigia e relativa striscia della spiaggia in concessione, non ci si può fermare a giocare, chiacchierare, sedersi a prendere il sole, stendere l’asciugamano o posizionare la sediolina pieghevole ed intrattenersi con o senza cane, se non volete incorrere in qualche multa. Stabilimenti balneari pet-friendly Proprio per l’esistenza di questa varietà di regole, negli ultimi anni sono nate le cosiddette bau-beach, ovvero spiagge libere attrezzate per ospitare i cani , che possono scorrazzare liberamente anche senza guinzaglio, dove si possono trovare docce, ciotole per l’acqua, sacchetti igienici, e tutto l’occorrente per trascorrere una giornata in tranquillità e divertimento per cani e padroni. Naturalmente per accedervi, è necessario che il cane sia in regola con le vaccinazioni e vi acceda con pettorina o guinzaglio e museruola, oltre a dover mostrare il libretto sanitario. In tutti gli altri casi, ovvero spiaggia libera, ma non specificatamente per cani, stabilimenti balneari dove non è vietato l’ingresso ai cani, ma prive di aree specifiche per loro, il nostro amico dovrà attenersi alle regole generali della buona educazione e restare vicino al padrone sotto l’ombrellone con il guinzaglio. Quando portare il cane in spiaggia? Come potete ben immaginare, non si può andare in spiaggia con il cane nelle ore più calde (11.00 /16.00 ) perchè potrebbe avere un colpo di calore o peggio ancora ustionarsi le zampette sulla sabbia rovente. Bisogna sempre ricordarsi che “Fido” regola la temperatura corporea respirando con la bocca aperta, e le temperature roventi della spiaggia, l’aria calda che risale dalla sabbia, non aiutano, così è sempre meglio portarlo al mattino presto o nel pomeriggio, e riservargli sempre un angolino al fresco sotto l’ombrellone. Le cose da mettere in borsa per Fido sacchetti igienici ciotola per l’acqua (fondamentale e attenzione a non fargli bere l’acqua del mare) spruzzino per rinfrescarlo di tanto in tanto pomata protettiva per i cuscinetti plantari ( per evitare scottature e disidratazione) crema per le scottature ( per le zone prive di pelo, come naso, bocca, addome, punta delle orecchie) shampoo lenitivo ( da utilizzare per una doccia in acqua dolce prima del rientro a casa ) Oltre a queste piccole ma fondamentali regole per portare il nostro cane in spiaggia con noi, prima di partire vi consigliamo di accertarvi del suo stato di salute. Fate un salto dal vostro veterinario di fiducia, che saprà certamente darvi altri preziosi consigli mirati al benessere del vostro cane, in relazione anche alla sua storia clinica, razza ed età. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
10 Settembre 2020animali speciali / cani / consigli utili / pet therapyL’affiancamento di animali alle terapie sanitarie o a sostegno di adulti o bambini con problematiche fisiche , definita pet therapy, è molto praticata. Gli animali scelti per questo tipo di collaborazione tra terapia sanitaria tradizionale e “terapia emozionale”, di solito sono i cani, i gatti, ma anche i cavalli,  conigli ed asini. La particolare predisposizione all’apprendimento e la buona reazione a comandi e segnali, fa dei cani però, gli animali prescelti per questo tipo di supporto emotivo, spesso praticato negli ospedali, nelle case di riposo per anziani e anche nelle scuole. Il cane da pet therapy segue un addestramento molto complesso che inizia sin da cucciolo, proseguendo anche da adulto. E’ un cane principalmente molto socievole e non timoroso delle persone sconosciute, docile, molto paziente e con grande capacità di apprendimento.   Per queste spiccate caratteristiche, le razze di cani più adatte alla pet therapy sono : il Labrador,  il Golden Retriever, il Terranova, Pastore Tedesco , ma anche il Bobtail, il Pastore Scozzese ed il Bovaro del Bernese.  L’addestramento di un cane piuttosto che un altro o di una razza, tiene conto oltre all’indole ed al carattere dell’animale, anche dello stato fisico e psicofisico delle persone con cui  entrerà in contatto. Ed ecco perchè, si addestrano pastori tedesco, labrador e golden retriever, pazienti ed attenti alle esigenze del padrone, per persone che hanno problemi motori. Così come, per supportare i malati gravi o terminali , vengono addestrati per lo più bobtail , pastori scozzesi e bovari del bernese, per il loro carattere stabile e dolce, mentre per le persone malate di depressione, disturbi alimentari, ansia, attacchi di panico , che necessitano di un supporto psicologico, sono consigliati cani dal carattere stabile ed affettuoso, come i  Cavalier King Charles Spaniel e il Bulldog Francese oltre agli immancabili Terranova, Labrador e Golden Retrievers.     [...]
23 Settembre 2020animali domestici / cani / consigli utili / malattieSembrerà strano, ma anche il nostro cane può essere stressato e ce lo fa capire con il suo comportamento e segnali che dobbiamo imparare a riconoscere. Come per noi umani, quando viviamo situazioni di disagio o stress, il nostro corpo ha delle reazioni fisiche e psicofisiche, così anche i nostri cani reagiscono con comportamenti insoliti , ansia e nervosismo. Come capire quando il nostro cane è stressato? Intanto è importante chiarire che esistono due tipi di stress, quello buono definito eustress che fa bene alla salute del cane perchè lo stimola e lo aiuta ad affrontare nuove situazioni, e quello negativo definito distress, che lo fa sentire frustrato, rassegnato ed agitato. I segnali più evidenti che un cane stressato mostra sono: un comportamento schivo affanno il leccarsi continuamente o mordersi la coda vomito e diarrea affanno e salivazione eccessiva iperattività e reazioni esagerate basso livello di  attenzione disturbi dell’appetito, come l’inappetenza allergie, dermatiti e problemi cutanei sguardo fisso e apatico tremore, eccessiva paura e rigidità dei muscoli Se il nostro cane mostra uno o più di uno di questi segnali e per un periodo più o meno lungo, è evidente che sta vivendo un momento di grande stress e quindi abbiamo il dovere di capirne le cause. Quali posso essere le fonti di stress per un cane? Tutto ciò che cambia o mina la comfort zone del nostro cane, è certamente fonte di stress. Questo vuol dire che situazioni come : traslochi, periodi trascorsi in pensione per cani rumori forti l’arrivo di un nuovo animale o un neonato in famiglia separazione o scomparsa di un membro della famiglia poca o troppa attività fisica e di gioco addestramento forzato e metodi punitivi diventano per il nostro cane fonte di enorme stress, che inevitabilmente si riflettono sul loro stato psico fisico.   Cosa fare per aiutare un cane stressato? Certamente la prima cosa da fare è distrarlo dalla situazione che gli sta causando questo malessere, meglio sarebbe se riuscissimo ad eliminarne la fonte, ma se ciò non fosse possibile, possiamo almeno apportare delle modifiche ambientali. Possiamo garantirgli un ambiente sereno e accogliente, lontano da rumori, possiamo dedicare più tempo al suo esercizio fisico, con passeggiate tranquille e qualche gioco. Dobbiamo evitare di punirlo se mostra comportamenti inappropriati come fare i suoi bisogni in casa, e trovare delle attività che lo distraggano e lo premino allo stesso tempo, come con il gioco del kong, molto consigliato anche dai medici veterinari. Infatti il kong, non è altro che un gioco di intelligenza, dove al suo interno potrà essere inserito anche del cibo, che il cane dovrà muovere per far uscire e mangiare, distraendo ed impegnando il cane per un po’. E’ molto utile per combattere l’ansia da separazione, o l’abbaio continuo, ma è anche molto usato per salvaguardare le nostre scarpe, divani, mobili dalla masticazione distruttiva del nostro amico a quattro zampe. In qualunque negozio di animali si possono poi trovare una serie di giochi per cani, dalle semplici corde, palle da tennis, ossi , che hanno il solo scopo di distrarre e far fare movimento al cane, alleviando lo stato di stress che sta vivendo.         [...]
17 Giugno 2021animali domestici / cani / curiositàAndare in spiaggia con il cane a volte può essere complicato, ma se conosciamo le regole di base a cui dobbiamo attenerci, tutto sarà più facile e divertente.  Cominciamo a capire cosa prevede la legge a riguardo. In realtà non esiste una norma nazionale che vieta in assoluto di portare i nostri amici a quattro zampe a fare il bagno al mare, ma possono esistere delle ordinanze regionali, comunali o della Capitaneria di Porto, che ne limitino l’accesso. Naturalmente questo tipo di indicazione deve essere ben visibile, deve riportare il riferimento specifico dell’ ordinanza e la data, la firma del Sindaco o del Comandante dei Vigili Urbani. Se non vi è alcuna indicazione ben pubblicizzata, l’accesso per il nostro cane alla spiaggia libera è consentita, sempre con museruola e guinzaglio. Una eccezione!  Sia per le spiagge libere che per gli stabilimenti, sono sempre ammessi i cani guida per i non vedenti e cani da salvataggio.  Cosa diversa è per lo stabilimento balneare, il cui gestore può a sua discrezione autorizzare o meno l’accesso dei cani alla spiaggia avuta in concessione, o stabilire orari e zone a loro destinate. Anche qui, però vale la regola del libero accesso per cani guida e da salvataggio. Va ricordato inoltre, che lo spazio della battigia e successiva striscia di cinque metri , anche negli stabilimenti balneari, deve essere sempre disponibile all’accesso al mare per chiunque, compreso i nostri cani. Ma attenzione a non fare i furbetti, perchè sulla battigia e relativa striscia della spiaggia in concessione, non ci si può fermare a giocare, chiacchierare, sedersi a prendere il sole, stendere l’asciugamano o posizionare la sediolina pieghevole ed intrattenersi con o senza cane, se non volete incorrere in qualche multa. Stabilimenti balneari pet-friendly Proprio per l’esistenza di questa varietà di regole, negli ultimi anni sono nate le cosiddette bau-beach, ovvero spiagge libere attrezzate per ospitare i cani , che possono scorrazzare liberamente anche senza guinzaglio, dove si possono trovare docce, ciotole per l’acqua, sacchetti igienici, e tutto l’occorrente per trascorrere una giornata in tranquillità e divertimento per cani e padroni. Naturalmente per accedervi, è necessario che il cane sia in regola con le vaccinazioni e vi acceda con pettorina o guinzaglio e museruola, oltre a dover mostrare il libretto sanitario. In tutti gli altri casi, ovvero spiaggia libera, ma non specificatamente per cani, stabilimenti balneari dove non è vietato l’ingresso ai cani, ma prive di aree specifiche per loro, il nostro amico dovrà attenersi alle regole generali della buona educazione e restare vicino al padrone sotto l’ombrellone con il guinzaglio. Quando portare il cane in spiaggia? Come potete ben immaginare, non si può andare in spiaggia con il cane nelle ore più calde (11.00 /16.00 ) perchè potrebbe avere un colpo di calore o peggio ancora ustionarsi le zampette sulla sabbia rovente. Bisogna sempre ricordarsi che “Fido” regola la temperatura corporea respirando con la bocca aperta, e le temperature roventi della spiaggia, l’aria calda che risale dalla sabbia, non aiutano, così è sempre meglio portarlo al mattino presto o nel pomeriggio, e riservargli sempre un angolino al fresco sotto l’ombrellone. Le cose da mettere in borsa per Fido sacchetti igienici ciotola per l’acqua (fondamentale e attenzione a non fargli bere l’acqua del mare) spruzzino per rinfrescarlo di tanto in tanto pomata protettiva per i cuscinetti plantari ( per evitare scottature e disidratazione) crema per le scottature ( per le zone prive di pelo, come naso, bocca, addome, punta delle orecchie) shampoo lenitivo ( da utilizzare per una doccia in acqua dolce prima del rientro a casa ) Oltre a queste piccole ma fondamentali regole per portare il nostro cane in spiaggia con noi, prima di partire vi consigliamo di accertarvi del suo stato di salute. Fate un salto dal vostro veterinario di fiducia, che saprà certamente darvi altri preziosi consigli mirati al benessere del vostro cane, in relazione anche alla sua storia clinica, razza ed età. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
10 Settembre 2020animali speciali / cani / consigli utili / pet therapyL’affiancamento di animali alle terapie sanitarie o a sostegno di adulti o bambini con problematiche fisiche , definita pet therapy, è molto praticata. Gli animali scelti per questo tipo di collaborazione tra terapia sanitaria tradizionale e “terapia emozionale”, di solito sono i cani, i gatti, ma anche i cavalli,  conigli ed asini. La particolare predisposizione all’apprendimento e la buona reazione a comandi e segnali, fa dei cani però, gli animali prescelti per questo tipo di supporto emotivo, spesso praticato negli ospedali, nelle case di riposo per anziani e anche nelle scuole. Il cane da pet therapy segue un addestramento molto complesso che inizia sin da cucciolo, proseguendo anche da adulto. E’ un cane principalmente molto socievole e non timoroso delle persone sconosciute, docile, molto paziente e con grande capacità di apprendimento.   Per queste spiccate caratteristiche, le razze di cani più adatte alla pet therapy sono : il Labrador,  il Golden Retriever, il Terranova, Pastore Tedesco , ma anche il Bobtail, il Pastore Scozzese ed il Bovaro del Bernese.  L’addestramento di un cane piuttosto che un altro o di una razza, tiene conto oltre all’indole ed al carattere dell’animale, anche dello stato fisico e psicofisico delle persone con cui  entrerà in contatto. Ed ecco perchè, si addestrano pastori tedesco, labrador e golden retriever, pazienti ed attenti alle esigenze del padrone, per persone che hanno problemi motori. Così come, per supportare i malati gravi o terminali , vengono addestrati per lo più bobtail , pastori scozzesi e bovari del bernese, per il loro carattere stabile e dolce, mentre per le persone malate di depressione, disturbi alimentari, ansia, attacchi di panico , che necessitano di un supporto psicologico, sono consigliati cani dal carattere stabile ed affettuoso, come i  Cavalier King Charles Spaniel e il Bulldog Francese oltre agli immancabili Terranova, Labrador e Golden Retrievers.     [...]
23 Settembre 2020animali domestici / cani / consigli utili / malattieSembrerà strano, ma anche il nostro cane può essere stressato e ce lo fa capire con il suo comportamento e segnali che dobbiamo imparare a riconoscere. Come per noi umani, quando viviamo situazioni di disagio o stress, il nostro corpo ha delle reazioni fisiche e psicofisiche, così anche i nostri cani reagiscono con comportamenti insoliti , ansia e nervosismo. Come capire quando il nostro cane è stressato? Intanto è importante chiarire che esistono due tipi di stress, quello buono definito eustress che fa bene alla salute del cane perchè lo stimola e lo aiuta ad affrontare nuove situazioni, e quello negativo definito distress, che lo fa sentire frustrato, rassegnato ed agitato. I segnali più evidenti che un cane stressato mostra sono: un comportamento schivo affanno il leccarsi continuamente o mordersi la coda vomito e diarrea affanno e salivazione eccessiva iperattività e reazioni esagerate basso livello di  attenzione disturbi dell’appetito, come l’inappetenza allergie, dermatiti e problemi cutanei sguardo fisso e apatico tremore, eccessiva paura e rigidità dei muscoli Se il nostro cane mostra uno o più di uno di questi segnali e per un periodo più o meno lungo, è evidente che sta vivendo un momento di grande stress e quindi abbiamo il dovere di capirne le cause. Quali posso essere le fonti di stress per un cane? Tutto ciò che cambia o mina la comfort zone del nostro cane, è certamente fonte di stress. Questo vuol dire che situazioni come : traslochi, periodi trascorsi in pensione per cani rumori forti l’arrivo di un nuovo animale o un neonato in famiglia separazione o scomparsa di un membro della famiglia poca o troppa attività fisica e di gioco addestramento forzato e metodi punitivi diventano per il nostro cane fonte di enorme stress, che inevitabilmente si riflettono sul loro stato psico fisico.   Cosa fare per aiutare un cane stressato? Certamente la prima cosa da fare è distrarlo dalla situazione che gli sta causando questo malessere, meglio sarebbe se riuscissimo ad eliminarne la fonte, ma se ciò non fosse possibile, possiamo almeno apportare delle modifiche ambientali. Possiamo garantirgli un ambiente sereno e accogliente, lontano da rumori, possiamo dedicare più tempo al suo esercizio fisico, con passeggiate tranquille e qualche gioco. Dobbiamo evitare di punirlo se mostra comportamenti inappropriati come fare i suoi bisogni in casa, e trovare delle attività che lo distraggano e lo premino allo stesso tempo, come con il gioco del kong, molto consigliato anche dai medici veterinari. Infatti il kong, non è altro che un gioco di intelligenza, dove al suo interno potrà essere inserito anche del cibo, che il cane dovrà muovere per far uscire e mangiare, distraendo ed impegnando il cane per un po’. E’ molto utile per combattere l’ansia da separazione, o l’abbaio continuo, ma è anche molto usato per salvaguardare le nostre scarpe, divani, mobili dalla masticazione distruttiva del nostro amico a quattro zampe. In qualunque negozio di animali si possono poi trovare una serie di giochi per cani, dalle semplici corde, palle da tennis, ossi , che hanno il solo scopo di distrarre e far fare movimento al cane, alleviando lo stato di stress che sta vivendo.         [...]
17 Giugno 2021animali domestici / cani / curiositàAndare in spiaggia con il cane a volte può essere complicato, ma se conosciamo le regole di base a cui dobbiamo attenerci, tutto sarà più facile e divertente.  Cominciamo a capire cosa prevede la legge a riguardo. In realtà non esiste una norma nazionale che vieta in assoluto di portare i nostri amici a quattro zampe a fare il bagno al mare, ma possono esistere delle ordinanze regionali, comunali o della Capitaneria di Porto, che ne limitino l’accesso. Naturalmente questo tipo di indicazione deve essere ben visibile, deve riportare il riferimento specifico dell’ ordinanza e la data, la firma del Sindaco o del Comandante dei Vigili Urbani. Se non vi è alcuna indicazione ben pubblicizzata, l’accesso per il nostro cane alla spiaggia libera è consentita, sempre con museruola e guinzaglio. Una eccezione!  Sia per le spiagge libere che per gli stabilimenti, sono sempre ammessi i cani guida per i non vedenti e cani da salvataggio.  Cosa diversa è per lo stabilimento balneare, il cui gestore può a sua discrezione autorizzare o meno l’accesso dei cani alla spiaggia avuta in concessione, o stabilire orari e zone a loro destinate. Anche qui, però vale la regola del libero accesso per cani guida e da salvataggio. Va ricordato inoltre, che lo spazio della battigia e successiva striscia di cinque metri , anche negli stabilimenti balneari, deve essere sempre disponibile all’accesso al mare per chiunque, compreso i nostri cani. Ma attenzione a non fare i furbetti, perchè sulla battigia e relativa striscia della spiaggia in concessione, non ci si può fermare a giocare, chiacchierare, sedersi a prendere il sole, stendere l’asciugamano o posizionare la sediolina pieghevole ed intrattenersi con o senza cane, se non volete incorrere in qualche multa. Stabilimenti balneari pet-friendly Proprio per l’esistenza di questa varietà di regole, negli ultimi anni sono nate le cosiddette bau-beach, ovvero spiagge libere attrezzate per ospitare i cani , che possono scorrazzare liberamente anche senza guinzaglio, dove si possono trovare docce, ciotole per l’acqua, sacchetti igienici, e tutto l’occorrente per trascorrere una giornata in tranquillità e divertimento per cani e padroni. Naturalmente per accedervi, è necessario che il cane sia in regola con le vaccinazioni e vi acceda con pettorina o guinzaglio e museruola, oltre a dover mostrare il libretto sanitario. In tutti gli altri casi, ovvero spiaggia libera, ma non specificatamente per cani, stabilimenti balneari dove non è vietato l’ingresso ai cani, ma prive di aree specifiche per loro, il nostro amico dovrà attenersi alle regole generali della buona educazione e restare vicino al padrone sotto l’ombrellone con il guinzaglio. Quando portare il cane in spiaggia? Come potete ben immaginare, non si può andare in spiaggia con il cane nelle ore più calde (11.00 /16.00 ) perchè potrebbe avere un colpo di calore o peggio ancora ustionarsi le zampette sulla sabbia rovente. Bisogna sempre ricordarsi che “Fido” regola la temperatura corporea respirando con la bocca aperta, e le temperature roventi della spiaggia, l’aria calda che risale dalla sabbia, non aiutano, così è sempre meglio portarlo al mattino presto o nel pomeriggio, e riservargli sempre un angolino al fresco sotto l’ombrellone. Le cose da mettere in borsa per Fido sacchetti igienici ciotola per l’acqua (fondamentale e attenzione a non fargli bere l’acqua del mare) spruzzino per rinfrescarlo di tanto in tanto pomata protettiva per i cuscinetti plantari ( per evitare scottature e disidratazione) crema per le scottature ( per le zone prive di pelo, come naso, bocca, addome, punta delle orecchie) shampoo lenitivo ( da utilizzare per una doccia in acqua dolce prima del rientro a casa ) Oltre a queste piccole ma fondamentali regole per portare il nostro cane in spiaggia con noi, prima di partire vi consigliamo di accertarvi del suo stato di salute. Fate un salto dal vostro veterinario di fiducia, che saprà certamente darvi altri preziosi consigli mirati al benessere del vostro cane, in relazione anche alla sua storia clinica, razza ed età. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
10 Settembre 2020animali speciali / cani / consigli utili / pet therapyL’affiancamento di animali alle terapie sanitarie o a sostegno di adulti o bambini con problematiche fisiche , definita pet therapy, è molto praticata. Gli animali scelti per questo tipo di collaborazione tra terapia sanitaria tradizionale e “terapia emozionale”, di solito sono i cani, i gatti, ma anche i cavalli,  conigli ed asini. La particolare predisposizione all’apprendimento e la buona reazione a comandi e segnali, fa dei cani però, gli animali prescelti per questo tipo di supporto emotivo, spesso praticato negli ospedali, nelle case di riposo per anziani e anche nelle scuole. Il cane da pet therapy segue un addestramento molto complesso che inizia sin da cucciolo, proseguendo anche da adulto. E’ un cane principalmente molto socievole e non timoroso delle persone sconosciute, docile, molto paziente e con grande capacità di apprendimento.   Per queste spiccate caratteristiche, le razze di cani più adatte alla pet therapy sono : il Labrador,  il Golden Retriever, il Terranova, Pastore Tedesco , ma anche il Bobtail, il Pastore Scozzese ed il Bovaro del Bernese.  L’addestramento di un cane piuttosto che un altro o di una razza, tiene conto oltre all’indole ed al carattere dell’animale, anche dello stato fisico e psicofisico delle persone con cui  entrerà in contatto. Ed ecco perchè, si addestrano pastori tedesco, labrador e golden retriever, pazienti ed attenti alle esigenze del padrone, per persone che hanno problemi motori. Così come, per supportare i malati gravi o terminali , vengono addestrati per lo più bobtail , pastori scozzesi e bovari del bernese, per il loro carattere stabile e dolce, mentre per le persone malate di depressione, disturbi alimentari, ansia, attacchi di panico , che necessitano di un supporto psicologico, sono consigliati cani dal carattere stabile ed affettuoso, come i  Cavalier King Charles Spaniel e il Bulldog Francese oltre agli immancabili Terranova, Labrador e Golden Retrievers.     [...]
23 Settembre 2020animali domestici / cani / consigli utili / malattieSembrerà strano, ma anche il nostro cane può essere stressato e ce lo fa capire con il suo comportamento e segnali che dobbiamo imparare a riconoscere. Come per noi umani, quando viviamo situazioni di disagio o stress, il nostro corpo ha delle reazioni fisiche e psicofisiche, così anche i nostri cani reagiscono con comportamenti insoliti , ansia e nervosismo. Come capire quando il nostro cane è stressato? Intanto è importante chiarire che esistono due tipi di stress, quello buono definito eustress che fa bene alla salute del cane perchè lo stimola e lo aiuta ad affrontare nuove situazioni, e quello negativo definito distress, che lo fa sentire frustrato, rassegnato ed agitato. I segnali più evidenti che un cane stressato mostra sono: un comportamento schivo affanno il leccarsi continuamente o mordersi la coda vomito e diarrea affanno e salivazione eccessiva iperattività e reazioni esagerate basso livello di  attenzione disturbi dell’appetito, come l’inappetenza allergie, dermatiti e problemi cutanei sguardo fisso e apatico tremore, eccessiva paura e rigidità dei muscoli Se il nostro cane mostra uno o più di uno di questi segnali e per un periodo più o meno lungo, è evidente che sta vivendo un momento di grande stress e quindi abbiamo il dovere di capirne le cause. Quali posso essere le fonti di stress per un cane? Tutto ciò che cambia o mina la comfort zone del nostro cane, è certamente fonte di stress. Questo vuol dire che situazioni come : traslochi, periodi trascorsi in pensione per cani rumori forti l’arrivo di un nuovo animale o un neonato in famiglia separazione o scomparsa di un membro della famiglia poca o troppa attività fisica e di gioco addestramento forzato e metodi punitivi diventano per il nostro cane fonte di enorme stress, che inevitabilmente si riflettono sul loro stato psico fisico.   Cosa fare per aiutare un cane stressato? Certamente la prima cosa da fare è distrarlo dalla situazione che gli sta causando questo malessere, meglio sarebbe se riuscissimo ad eliminarne la fonte, ma se ciò non fosse possibile, possiamo almeno apportare delle modifiche ambientali. Possiamo garantirgli un ambiente sereno e accogliente, lontano da rumori, possiamo dedicare più tempo al suo esercizio fisico, con passeggiate tranquille e qualche gioco. Dobbiamo evitare di punirlo se mostra comportamenti inappropriati come fare i suoi bisogni in casa, e trovare delle attività che lo distraggano e lo premino allo stesso tempo, come con il gioco del kong, molto consigliato anche dai medici veterinari. Infatti il kong, non è altro che un gioco di intelligenza, dove al suo interno potrà essere inserito anche del cibo, che il cane dovrà muovere per far uscire e mangiare, distraendo ed impegnando il cane per un po’. E’ molto utile per combattere l’ansia da separazione, o l’abbaio continuo, ma è anche molto usato per salvaguardare le nostre scarpe, divani, mobili dalla masticazione distruttiva del nostro amico a quattro zampe. In qualunque negozio di animali si possono poi trovare una serie di giochi per cani, dalle semplici corde, palle da tennis, ossi , che hanno il solo scopo di distrarre e far fare movimento al cane, alleviando lo stato di stress che sta vivendo.         [...]
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