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Heidi

  • Via Predicale 39, 37044, Cologna Veneta


articoli
28 Luglio 2020animali domestici / animali speciali / cani / consigli utiliI cani guida per non vendenti, sono cani da assistenza addestrati per aiutare le persone ipovedenti o affette da cecità a superare gli ostacoli, consentendogli di vivere la quotidianità in modo più facile.  Ci sono cani guida  anche per aiutare le persone affette da epilessia, che come quelli per i non vedenti, seguono un addestramento molto particolare con costi importanti,  ed è per questo che lo stato prevede delle detrazioni fiscali per l’acquisto e le spese di mantenimento dei cani guida. Non tutte le razze di cani sono adatti a diventare cani guida, perchè per questo tipo di supporto alle persone non vedenti o affette da epilessia, è richiesto un carattere tranquillo, attento , coraggioso, vivace ma non troppo aggressivo, ed è per questo che si prediligono le razze come labrador, golden retriever, ma anche pastori tedesco, pastori belga e scozzesi. Chi può chiedere la detrazione fiscale sui cani guida? Secondo la normativa fiscale attualmente in vigore in Italia, una persona non vedente può portare in detrazione dall’Irpef il 19% delle spese sostenute per l’acquisto del cane guida, una sola volta in un periodo di 4 anni (salvo i casi di perdita dell’animale). La detrazione può essere calcolata sull’intero ammontare del costo sostenuto ed è fruibile dal disabile o dal familiare di cui il non vedente è fiscalmente a carico. Può essere utilizzata, a scelta del contribuente, in unica soluzione o in quattro quote annuali di pari importo, utilizzando: Rigo E5 del modello 730/2020 Rigo RP5 del modello Redditi PF 2020   A quanto ammonta la detrazione per le spese di mantenimento del cane guida? La persona non vedente che ha un cane guida, può fruire altresì della detrazione forfetaria di € 1.000,00 per le spese sostenute per il mantenimento del cane guida, senza che sia necessario documentare l’effettivo sostenimento della spesa. La detrazione forfettaria però, non è consentita al familiare del non vedente , anche se il non vedente è da considerare a carico del familiare stesso. La detrazione nei modelli dichiarativi va indicata: modello 730/2020: E81 modello Redditi PF 2020: rigo RP 82   Letture consigliate : http://ioleggotuleggi.it/animali-domestici/il-cane-educazione/     [...]
12 Febbraio 2021animali domestici / furettoFuretto domestico, animale molto amato dai bambini, dal viso simpatico e occhi furbetti, attenzione però al suo odore particolarmente pungente che diventa più importante da adulto nella fase di innamoramento. Il furetto da compagnia, compare sempre più nelle liste dei desideri di grandi e piccini che vogliono adottare un animale domestico. Complice il suo aspetto simpatico, il furetto o Mustela putorius furo, ossia faina puzzolente ladra (perchè tende a nascondere il cibo che trova e poi perchè il suo odore è importante), non è un roditore, come molti sono portati a pensare, ma un mustelide, che fa parte cioè della famiglia della lontra, della donnola, ma anche della puzzola, del tasso e così via. E’ un animale carnivoro, ed i suoi 34 denti piccoli ma taglienti, possono non essere una piacevole esperienza  quando incontrano le vostre dita. Ecco perchè, il furetto domestico pur essendo un animale molto socievole, soprattutto con noi umani, va trattato con estrema dolcezza. Cosa bisogna sapere prima di adottare un furetto domestico? Il furetto non è un animale selvatico e per questo non ama la solitudine, ecco perchè se lasciato per troppo tempo da solo in casa, finirà per soffrire. Il furetti domestici amano giocare e si comportano come i gatti, facendo i propri bisogni nella sabbietta, giocano con palline ed i gomitoli di lana, dormono nei posti caldi ed accoglienti, tra i cuscini o nella biancheria. Prima di adottare un furetto domestico, assicuriamoci che sia già abituato al contatto umano, perchè se per alcune cose somiglia al gatto, non è così istintivo come lui. I primi giorni potreste infatti trovare i suoi bisogni sparsi per casa, oppure vasi di fiori scavati e terra ovunque. Non va tenuto in gabbia, ma una volta che avete deciso a quali stanze della vostra casa ha accesso, ricordate che è un animaletto curioso, quindi attenzione ad oggetti per voi preziosi che potrebbero inavvertitamente rompersi o fili di telefono o computer che potrebbero essere mordicchiati. Preparategli dei posti comodi dove poter dormire, il furetto domestico è vivace e giocherellone, ma è anche un gran dormiglione. Odore del furetto Lo abbiamo detto all’inizio, il furetto ha un odore importante, un odore muschiato, che potrebbe non essere così gradevole. Però dobbiamo fare una distinzione, tra l’odore derivato dalle ghiandole peri-anali che secernono una sostanza dall’odore pungente e sgradevole, quando l’animale si sente in pericolo o particolarmente eccitato, ed il suo odore naturale, che aumenta nel periodo di calore. Non pensate di far rimuovere le ghiandole per eliminare l’odore, causereste un danno fisico permanente al furetto inutilmente e non risolvereste problema. Potete al contrario, nell’età matura dell’animale procedere alla sua sterilizzazione, in modo da ridurre e persino far scomparire completamente il questo suo odore pungente. Ma ricordate che il suo tipico odore muschiato resterà. Se vuoi conoscere altre consigli e curiosità sui furetti domestici, scarica gratuitamente l‘app quiinzona, e troverai anche informazioni su veterinari in zona che potranno darti maggiori informazioni.   [...]
5 Agosto 2020animali speciali / cibo animali / consigli utili / porcellino d'indiaIl porcellino d’india o cavia domestica, è un piccolo roditore estremamente socievole e vivace, ed è per questo che è adorato dai bambini. Quando si pensa di prendere un animale domestico che faccia felice i propri bambini, in molti pensano al porcellino d’india come alla soluzione ideale perchè piccolo, piuttosto innocuo e di poche pretese, ma questo non è proprio vero, e vi spieghiamo il perchè. Innanzitutto questo piccolo roditore è molto timido e si muove lentamente, questo fa si che si spaventa con una certa facilità, minando il suo stato di salute. Inoltre ha bisogno di ambienti dal clima temperato , tra i 17° e i 26° , e dato che in natura è abituato a vivere in gruppo necessità di compagnia e affetto.  Così se avete intenzione di adottare un porcellino d’india, ecco le cose principali che dovete sapere: Cosa mangia il porcellino d’india? Il porcellino d’india è erbivoro e per molti aspetti i suoi gusti alimentari sono molto simili a quelli del coniglio. Infatti nella sua dieta non devono mai mancare il fieno , verdura e frutta fresca tra cui carote, radicchio, spinaci, insalata, mela, pera, il tutto sempre fresco e crudo e poi abbondante acqua. Ricordate mai verdura o frutta tenuta in frigorifero, fresca non fredda. Come il coniglio, i denti del porcellino d’india crescono continuamente, per cui mangiare fibre non solo sono importanti per l’intestino ma anche per mantenere la giusta lunghezza dei denti, che vengono consumati durante la masticazione.   Niente cereali o semi, perchè estremamente dannosi per il loro intestino. Niente avanzi dei nostri pasti, niente pasta, dolci o latticini, niente crakers o prodotti da forno, e se notate che comincia a mangiare la sua cacca, non preoccupatevi, è solo un modo per assimilare vitamine, proteine e fibre contenute nelle feci. Qual’è l’ambiente ideale per il porcellino d’india? Visto che per sua natura è molto timido, quando decidiamo di adottare un porcellino d’india, riserviamogli un area della casa molto tranquilla, dove potersi ambientare senza subire traumi dovuti a forti rumori o ad altri animali domestici curiosi. E’ consigliabile tenerlo in una gabbia piuttosto capiente (dimensioni minime 80 x 40 cm per ogni porcellino ) con fondo solido e senza griglia. La lettiera deve essere spessa e sempre ben asciutta e pulita, ed è molto importante creare una casetta di legno o cartone dove il porcellino possa nascondersi in caso di spavento e dove riposare tranquillo. I porcellini d’india possono essere lasciati anche liberi di gironzolare per casa o in giardino, ma dobbiamo sorvegliarli, perchè possono rosicchiare mobili e fare la cacca in giro. Quanto vive un porcellino d’india? La vita media di questo piccolo roditore, va dai 4 agli 8 anni, ma tutto dipende dalle attenzioni e dalle cure che riceve. Di sicuro gli fa tanto bene stare in compagnia, ed ecco perchè di solito si consiglia di adottarne due alla volta. Ricordate che questi animaletti non vanno lavati, si tengono puliti da soli, l’unica cosa da fare è tagliargli regolarmente le unghie, ma è consigliato farlo fare dal veterinario per evitare di fargli molto male. In ultimo, attenzione quando li prendete in braccio, non fateli cadere perchè hanno le ossa molto fragili e le cadute posso essere molto pericolose.   [...]

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