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18 Settembre 2020animali domestici / animali speciali / asino / cibo animali / malattie / pet therapyIn passato allevato per  aiutare l’uomo nei lavori pesanti, per il trasporto di merce o per la sua carne, oggi l’asino diventa animale da compagnia e non solo. Intelligente, curioso, paziente, socievole, ama la compagnia e per niente cocciuto o pigro. L’asino ha i suoi tempi, sia per fare amicizia che nei movimenti, ed è sicuramente un ottimo giardiniere molto apprezzato se si vive in campagna. Di cosa ha bisogno un asinello ? Certamente è impensabile allevare un asino se non si dispone di uno spazio all’aperto di circa 2/3mila mq recintato da dedicare solo a lui, dove poter brucare erba e gironzolare tutto il giorno. E’ necessario avere anche un luogo al chiuso, dove il ciuchino possa dormire, ripararsi dal freddo e dalla pioggia, con acqua fresca , luce e un comodo giaciglio fatto di paglia d’orzo che faccia anche da lettiera. Per la sua indole socievole, l’asino ha bisogno di compagnia, che può essere data da un altro asinello o anche da altri animali da cortile, come caprette, oche, pecore, galline o cani. L’asino segue una alimentazione ricca di fibre, ama brucare l’erba fresca nella bella stagione, sostituita dal fieno di pascolo in inverno. Come per tutti gli equini, anche gli asini devono mangiare poco e spesso, devono integrare la loro dieta con il sale minerale per equini da leccare ed acqua. Devono fare molto movimento, pascolare anche in inverno diventa così molto importante per evitare problemi di obesità. Per lo stesso motivo, sono sconsigliati cibi molto ricchi di zuccheri e carboidrati, ma possiamo sempre coccolarli con mele,  carote e banane , date con oculatezza. Gli asinelli sono pericolosi? No, non sono animali pericolosi, infatti sono tra gli animali scelti per la pet therapy, che nel loro caso si definisce onoterapia, praticata sulle persone che hanno difficoltà e/o con patologie che limitano i legami affettivo-emozionali. Si è vero quello che si dice sui calci degli asini, ma lo fanno solo se si sentono infastiditi o in pericolo oppure a disagio, e lo fanno sempre avvertendo prima, sventolando la cosa e battendo i piedi a terra e poi, prima di sferrare un calcio, l’asino si allontana. Di solito questo comportamento l’asino lo ha se si trova legato, costretto nei movimenti, quindi basta aspettare che si calmi e tutto va a posto. Quanto costa mantenere un asino? Le cifre per il mantenimento di un ciuchino variano molto, anche se in media si può parlare di cifre tra i 500 e i 600 auro annui, considerando i costi per l’acquisto del fieno e della paglia, del maniscalco per la cura degli zoccoli, e per le spese veterinarie. Gli asini devono ovviamente essere registrati sia presso l’usl veterinaria che all’APA , e devono avere un passaporto equino per poter essere acquistati legalmente e dotati di microchip identificativo. Devono essere vaccinati ogni anno contro il tetano, l’influenza e il cimurro equino e periodicamente devono essere controllati da un dentista equino per verificare la corretta crescita dei denti.   [...]
2 Ottobre 2020consigli utili / curiosità / gatti / microchip / sterilizzazione gattoLa sterilizzazione del gatto o della gatta è un intervento chirurgico sempre più praticato soprattutto per il benessere dell’animale. L’intervento di sterilizzazione su di una gatta, consiste nell’esportazione delle ovaie, mediante un’ incisione nell’addome, mentre nel gatto maschio vengono esportati i testicoli. Naturalmente questo tipo di intervento, non deve essere per forza praticato, perchè non si tratta di un intervento chirurgico necessario per la sopravvivenza dell’animale, ma diversi studi scientifici dimostrano che la sterilizzazione porta una serie di benefici alla salute ed al benessere dell’animale. Infatti, le gatte sterilizzate hanno minor probabilità di sviluppare tumori alla mammella o all’utero , ed evitando rapporti con i maschi,  si riducono notevolmente i rischi di contrarre malattie a trasmissione sessuale come la FIV, (immunodeficienza felina). Anche per il gatto la sterilizzazione comporta dei benefici fisici, come ad esempio: minor possibilità di sviluppare patologie prostatiche e patologie testicolari minor possibilità di contrarre la FIV meno traumi da combattimento con altri felini nel periodo dell’accoppiamento netta riduzione del comportamento di marcatura ( spruzzare l’urina in giro per delimitare il proprio territorio). E’ importante anche sapere, che la sterilizzazione del gatto o della gatta, pur modificando il comportamento sessuale dell’animale, non ne altera il carattere o l’intelligenza e neanche il suo essere affettuoso e gioviale. L’unica cosa che spesso si verifica dopo un intervento di sterilizzazione, è l’aumento del peso , che non è direttamente legato alla sterilizzazione, ma ad un rallentamento del metabolismo dovuto al fatto che l’animale si muove di meno, si impigrisce, si annoia più facilmente, soprattutto se vive in appartamento, e mangia più spesso. Ma tutto questo può essere tranquillamente controllato dal proprietario del gatto, che dovrà provvedere ad una alimentazione adeguata, e a fargli fare attività fisica, con dei giochi per esempio, per consentirgli di bruciare maggiori energie. Come funziona l’intervento di sterilizzazione? La procedura di sterilizzazione è simile sia per il gatto maschio che per la femmina. In entrambi i casi, dovrà rimanere a digiuno per le 12 ore precedenti all’intervento, per consentire al medico veterinario di eseguire l’anestesia totale in tranquillità. L’intervento sul gatto femmina richiede un po’ più di tempo rispetto a quello del maschio, perchè più invasivo, e questo comporta di conseguenza,un periodo di convalescenza un po’ più lungo, e qualche disturbo o piccolo dolore in più. Normalmente al gatto femmina viene applicato anche il collare elisabettiamo, per evitare che nei giorni di convalescenza lecchi l’addome ed i punti di sutura, e se il veterinario lo riterrà opportuno, prescriverà anche qualche antidolorifico o antibiotico. Se per il gatto maschio, la ripresa dall’intervento è quasi immediata, per la gatta è un po’ diverso e quindi si consiglia di tenerla in un posto tranquillo, con la lattiera vicino e di controllare che i punti non presentino segni di infezione o rigonfiamenti. Si consiglia di tenerla in casa almeno per i primi giorni dopo l’intervento e di farla mangiare dal secondo giorno dopo l’intervento. Quanto costa sterilizzare il gatto? Il costo per la sterilizzazione del gatto o gatta cambia in base allo studio veterinario che lo pratica ed alla città, ma il range di spesa va dagli 80 ai 150 euro, salvo complicazioni durante l’intervento o post intervento. Se invece si adotta un gatto da associazioni o rifugi per gatti abbandonati o randagi, di solito vengono dati già sterilizzati e con il microchip, ed accettano solo donazioni che servono poi alla copertura delle spese effettivamente sostenute per l’intervento. [...]
9 Agosto 2020animali domestici / cibo animali / consigli utili / criceto / curiositàChi non ha mai pensato di prendere un criceto come animale domestico? Così piccolo e adorabile, ma sappiamo davvero tutto dei suoi bisogni? Il criceto quell’ adorabile roditore dagli occhi vispi e grandi guance, adorato da grandi e piccini, è ritenuto l’animale domestico ideale date le sue piccole dimensioni e le poche apparenti pretese. Ma non tutti sanno che il criceto è un animaletto solitario, lunatico e notturno. Si, il criceto vuole stare per conto suo, quindi non adottate una coppia, litigheranno tutto il tempo. Il suo ritmo biologico lo porta a vivere di notte, contrariamente a noi umani, il criceto di notte va in giro, si procura il cibo, gioca, insomma vive la sua giornata in pieno, per poi riposare di giorno. Quindi, se volete fargli le coccole alle 11 di mattina e lui vi mordicchia, beh non lamentatevi, voi fareste lo stesso se in piena notte vi svegliassero per fare due chiacchiere, non dite? Cosa mangiano i criceti? Il criceto è un roditore prettamente vegetariano, per cui tutto quello che è verdura va bene, dalle insalate, carote, pomodori, fagiolini, cavoletti , sedano, cetrioli, ma mai fredde , sempre fresche e da temperatura ambiente. E poi adora i semi e la frutta fresca da scegliere tra mele, pere, ciliege, albicocche, mandarini, uva, melone anguria, da somministrare solo 2 volte a settimana, come quella secca scelta tra semini di girasole, noci, mandorle, pinoli e fichi. Ricordate però che la frutta o la verdura avanzata dalla notte prima, dovrà essere rimossa dalla gabbia, altrimenti il criceto la nasconderà per tenerla come scorta. Perchè il criceto ha le guance enormi ? In natura il criceto fa grandi scorte di cibo per superare i lunghi inverni, e per trasportarlo nella sua tana lo mette in bocca depositandolo nelle guance, che sono in realtà delle enormi tasche che arrivano fino al dorso. In questo modo riesce a trasportare agevolmente un sacco di cibo, riuscendo a fare enormi scorte che arrivano a superare i 10/15kg per esemplare. Ma le grandi guance del criceto hanno anche un’altra funzione, quella di permettergli di restare a galla quando attraversa i corsi d’acqua, ma non provate a far nuotare il vostro criceto nato in cattività, non ne sarebbe capace. Come scegliere la giusta gabbia per criceti? Dato che nella gabbia il criceto ci trascorrerà la maggior parte della sua vita, dovrà essere la più comoda e spaziosa possibile (minimo 60×40cm ), è importante che ci sia una lettiera di truciolo di legno per fare i bisogni e scavare gallerie, che ci sia a disposizione del cibo, la ciotola o beverina per l’acqua e infine dei giochi. Le tipologia di giochi per criceti è varia, si va dai lunghi tunnel in plastica o legno a labirinti, recinti e ponti, più o meno complessi e di materiale vario, alla insostituibile ruota e la jogging ball, indispensabili per far fare movimento al nostro simpatico amico. Tanto la gabbietta quanto i giochi, dovranno essere di materiale atossico, devono tenere conto delle dimensioni del roditore, e non devono presentare fessure troppo larghe nelle quali potrebbero cadere e farsi male alle zampe. [...]
18 Settembre 2020animali domestici / animali speciali / asino / cibo animali / malattie / pet therapyIn passato allevato per  aiutare l’uomo nei lavori pesanti, per il trasporto di merce o per la sua carne, oggi l’asino diventa animale da compagnia e non solo. Intelligente, curioso, paziente, socievole, ama la compagnia e per niente cocciuto o pigro. L’asino ha i suoi tempi, sia per fare amicizia che nei movimenti, ed è sicuramente un ottimo giardiniere molto apprezzato se si vive in campagna. Di cosa ha bisogno un asinello ? Certamente è impensabile allevare un asino se non si dispone di uno spazio all’aperto di circa 2/3mila mq recintato da dedicare solo a lui, dove poter brucare erba e gironzolare tutto il giorno. E’ necessario avere anche un luogo al chiuso, dove il ciuchino possa dormire, ripararsi dal freddo e dalla pioggia, con acqua fresca , luce e un comodo giaciglio fatto di paglia d’orzo che faccia anche da lettiera. Per la sua indole socievole, l’asino ha bisogno di compagnia, che può essere data da un altro asinello o anche da altri animali da cortile, come caprette, oche, pecore, galline o cani. L’asino segue una alimentazione ricca di fibre, ama brucare l’erba fresca nella bella stagione, sostituita dal fieno di pascolo in inverno. Come per tutti gli equini, anche gli asini devono mangiare poco e spesso, devono integrare la loro dieta con il sale minerale per equini da leccare ed acqua. Devono fare molto movimento, pascolare anche in inverno diventa così molto importante per evitare problemi di obesità. Per lo stesso motivo, sono sconsigliati cibi molto ricchi di zuccheri e carboidrati, ma possiamo sempre coccolarli con mele,  carote e banane , date con oculatezza. Gli asinelli sono pericolosi? No, non sono animali pericolosi, infatti sono tra gli animali scelti per la pet therapy, che nel loro caso si definisce onoterapia, praticata sulle persone che hanno difficoltà e/o con patologie che limitano i legami affettivo-emozionali. Si è vero quello che si dice sui calci degli asini, ma lo fanno solo se si sentono infastiditi o in pericolo oppure a disagio, e lo fanno sempre avvertendo prima, sventolando la cosa e battendo i piedi a terra e poi, prima di sferrare un calcio, l’asino si allontana. Di solito questo comportamento l’asino lo ha se si trova legato, costretto nei movimenti, quindi basta aspettare che si calmi e tutto va a posto. Quanto costa mantenere un asino? Le cifre per il mantenimento di un ciuchino variano molto, anche se in media si può parlare di cifre tra i 500 e i 600 auro annui, considerando i costi per l’acquisto del fieno e della paglia, del maniscalco per la cura degli zoccoli, e per le spese veterinarie. Gli asini devono ovviamente essere registrati sia presso l’usl veterinaria che all’APA , e devono avere un passaporto equino per poter essere acquistati legalmente e dotati di microchip identificativo. Devono essere vaccinati ogni anno contro il tetano, l’influenza e il cimurro equino e periodicamente devono essere controllati da un dentista equino per verificare la corretta crescita dei denti.   [...]
2 Ottobre 2020consigli utili / curiosità / gatti / microchip / sterilizzazione gattoLa sterilizzazione del gatto o della gatta è un intervento chirurgico sempre più praticato soprattutto per il benessere dell’animale. L’intervento di sterilizzazione su di una gatta, consiste nell’esportazione delle ovaie, mediante un’ incisione nell’addome, mentre nel gatto maschio vengono esportati i testicoli. Naturalmente questo tipo di intervento, non deve essere per forza praticato, perchè non si tratta di un intervento chirurgico necessario per la sopravvivenza dell’animale, ma diversi studi scientifici dimostrano che la sterilizzazione porta una serie di benefici alla salute ed al benessere dell’animale. Infatti, le gatte sterilizzate hanno minor probabilità di sviluppare tumori alla mammella o all’utero , ed evitando rapporti con i maschi,  si riducono notevolmente i rischi di contrarre malattie a trasmissione sessuale come la FIV, (immunodeficienza felina). Anche per il gatto la sterilizzazione comporta dei benefici fisici, come ad esempio: minor possibilità di sviluppare patologie prostatiche e patologie testicolari minor possibilità di contrarre la FIV meno traumi da combattimento con altri felini nel periodo dell’accoppiamento netta riduzione del comportamento di marcatura ( spruzzare l’urina in giro per delimitare il proprio territorio). E’ importante anche sapere, che la sterilizzazione del gatto o della gatta, pur modificando il comportamento sessuale dell’animale, non ne altera il carattere o l’intelligenza e neanche il suo essere affettuoso e gioviale. L’unica cosa che spesso si verifica dopo un intervento di sterilizzazione, è l’aumento del peso , che non è direttamente legato alla sterilizzazione, ma ad un rallentamento del metabolismo dovuto al fatto che l’animale si muove di meno, si impigrisce, si annoia più facilmente, soprattutto se vive in appartamento, e mangia più spesso. Ma tutto questo può essere tranquillamente controllato dal proprietario del gatto, che dovrà provvedere ad una alimentazione adeguata, e a fargli fare attività fisica, con dei giochi per esempio, per consentirgli di bruciare maggiori energie. Come funziona l’intervento di sterilizzazione? La procedura di sterilizzazione è simile sia per il gatto maschio che per la femmina. In entrambi i casi, dovrà rimanere a digiuno per le 12 ore precedenti all’intervento, per consentire al medico veterinario di eseguire l’anestesia totale in tranquillità. L’intervento sul gatto femmina richiede un po’ più di tempo rispetto a quello del maschio, perchè più invasivo, e questo comporta di conseguenza,un periodo di convalescenza un po’ più lungo, e qualche disturbo o piccolo dolore in più. Normalmente al gatto femmina viene applicato anche il collare elisabettiamo, per evitare che nei giorni di convalescenza lecchi l’addome ed i punti di sutura, e se il veterinario lo riterrà opportuno, prescriverà anche qualche antidolorifico o antibiotico. Se per il gatto maschio, la ripresa dall’intervento è quasi immediata, per la gatta è un po’ diverso e quindi si consiglia di tenerla in un posto tranquillo, con la lattiera vicino e di controllare che i punti non presentino segni di infezione o rigonfiamenti. Si consiglia di tenerla in casa almeno per i primi giorni dopo l’intervento e di farla mangiare dal secondo giorno dopo l’intervento. Quanto costa sterilizzare il gatto? Il costo per la sterilizzazione del gatto o gatta cambia in base allo studio veterinario che lo pratica ed alla città, ma il range di spesa va dagli 80 ai 150 euro, salvo complicazioni durante l’intervento o post intervento. Se invece si adotta un gatto da associazioni o rifugi per gatti abbandonati o randagi, di solito vengono dati già sterilizzati e con il microchip, ed accettano solo donazioni che servono poi alla copertura delle spese effettivamente sostenute per l’intervento. [...]
9 Agosto 2020animali domestici / cibo animali / consigli utili / criceto / curiositàChi non ha mai pensato di prendere un criceto come animale domestico? Così piccolo e adorabile, ma sappiamo davvero tutto dei suoi bisogni? Il criceto quell’ adorabile roditore dagli occhi vispi e grandi guance, adorato da grandi e piccini, è ritenuto l’animale domestico ideale date le sue piccole dimensioni e le poche apparenti pretese. Ma non tutti sanno che il criceto è un animaletto solitario, lunatico e notturno. Si, il criceto vuole stare per conto suo, quindi non adottate una coppia, litigheranno tutto il tempo. Il suo ritmo biologico lo porta a vivere di notte, contrariamente a noi umani, il criceto di notte va in giro, si procura il cibo, gioca, insomma vive la sua giornata in pieno, per poi riposare di giorno. Quindi, se volete fargli le coccole alle 11 di mattina e lui vi mordicchia, beh non lamentatevi, voi fareste lo stesso se in piena notte vi svegliassero per fare due chiacchiere, non dite? Cosa mangiano i criceti? Il criceto è un roditore prettamente vegetariano, per cui tutto quello che è verdura va bene, dalle insalate, carote, pomodori, fagiolini, cavoletti , sedano, cetrioli, ma mai fredde , sempre fresche e da temperatura ambiente. E poi adora i semi e la frutta fresca da scegliere tra mele, pere, ciliege, albicocche, mandarini, uva, melone anguria, da somministrare solo 2 volte a settimana, come quella secca scelta tra semini di girasole, noci, mandorle, pinoli e fichi. Ricordate però che la frutta o la verdura avanzata dalla notte prima, dovrà essere rimossa dalla gabbia, altrimenti il criceto la nasconderà per tenerla come scorta. Perchè il criceto ha le guance enormi ? In natura il criceto fa grandi scorte di cibo per superare i lunghi inverni, e per trasportarlo nella sua tana lo mette in bocca depositandolo nelle guance, che sono in realtà delle enormi tasche che arrivano fino al dorso. In questo modo riesce a trasportare agevolmente un sacco di cibo, riuscendo a fare enormi scorte che arrivano a superare i 10/15kg per esemplare. Ma le grandi guance del criceto hanno anche un’altra funzione, quella di permettergli di restare a galla quando attraversa i corsi d’acqua, ma non provate a far nuotare il vostro criceto nato in cattività, non ne sarebbe capace. Come scegliere la giusta gabbia per criceti? Dato che nella gabbia il criceto ci trascorrerà la maggior parte della sua vita, dovrà essere la più comoda e spaziosa possibile (minimo 60×40cm ), è importante che ci sia una lettiera di truciolo di legno per fare i bisogni e scavare gallerie, che ci sia a disposizione del cibo, la ciotola o beverina per l’acqua e infine dei giochi. Le tipologia di giochi per criceti è varia, si va dai lunghi tunnel in plastica o legno a labirinti, recinti e ponti, più o meno complessi e di materiale vario, alla insostituibile ruota e la jogging ball, indispensabili per far fare movimento al nostro simpatico amico. Tanto la gabbietta quanto i giochi, dovranno essere di materiale atossico, devono tenere conto delle dimensioni del roditore, e non devono presentare fessure troppo larghe nelle quali potrebbero cadere e farsi male alle zampe. [...]
18 Settembre 2020animali domestici / animali speciali / asino / cibo animali / malattie / pet therapyIn passato allevato per  aiutare l’uomo nei lavori pesanti, per il trasporto di merce o per la sua carne, oggi l’asino diventa animale da compagnia e non solo. Intelligente, curioso, paziente, socievole, ama la compagnia e per niente cocciuto o pigro. L’asino ha i suoi tempi, sia per fare amicizia che nei movimenti, ed è sicuramente un ottimo giardiniere molto apprezzato se si vive in campagna. Di cosa ha bisogno un asinello ? Certamente è impensabile allevare un asino se non si dispone di uno spazio all’aperto di circa 2/3mila mq recintato da dedicare solo a lui, dove poter brucare erba e gironzolare tutto il giorno. E’ necessario avere anche un luogo al chiuso, dove il ciuchino possa dormire, ripararsi dal freddo e dalla pioggia, con acqua fresca , luce e un comodo giaciglio fatto di paglia d’orzo che faccia anche da lettiera. Per la sua indole socievole, l’asino ha bisogno di compagnia, che può essere data da un altro asinello o anche da altri animali da cortile, come caprette, oche, pecore, galline o cani. L’asino segue una alimentazione ricca di fibre, ama brucare l’erba fresca nella bella stagione, sostituita dal fieno di pascolo in inverno. Come per tutti gli equini, anche gli asini devono mangiare poco e spesso, devono integrare la loro dieta con il sale minerale per equini da leccare ed acqua. Devono fare molto movimento, pascolare anche in inverno diventa così molto importante per evitare problemi di obesità. Per lo stesso motivo, sono sconsigliati cibi molto ricchi di zuccheri e carboidrati, ma possiamo sempre coccolarli con mele,  carote e banane , date con oculatezza. Gli asinelli sono pericolosi? No, non sono animali pericolosi, infatti sono tra gli animali scelti per la pet therapy, che nel loro caso si definisce onoterapia, praticata sulle persone che hanno difficoltà e/o con patologie che limitano i legami affettivo-emozionali. Si è vero quello che si dice sui calci degli asini, ma lo fanno solo se si sentono infastiditi o in pericolo oppure a disagio, e lo fanno sempre avvertendo prima, sventolando la cosa e battendo i piedi a terra e poi, prima di sferrare un calcio, l’asino si allontana. Di solito questo comportamento l’asino lo ha se si trova legato, costretto nei movimenti, quindi basta aspettare che si calmi e tutto va a posto. Quanto costa mantenere un asino? Le cifre per il mantenimento di un ciuchino variano molto, anche se in media si può parlare di cifre tra i 500 e i 600 auro annui, considerando i costi per l’acquisto del fieno e della paglia, del maniscalco per la cura degli zoccoli, e per le spese veterinarie. Gli asini devono ovviamente essere registrati sia presso l’usl veterinaria che all’APA , e devono avere un passaporto equino per poter essere acquistati legalmente e dotati di microchip identificativo. Devono essere vaccinati ogni anno contro il tetano, l’influenza e il cimurro equino e periodicamente devono essere controllati da un dentista equino per verificare la corretta crescita dei denti.   [...]
2 Ottobre 2020consigli utili / curiosità / gatti / microchip / sterilizzazione gattoLa sterilizzazione del gatto o della gatta è un intervento chirurgico sempre più praticato soprattutto per il benessere dell’animale. L’intervento di sterilizzazione su di una gatta, consiste nell’esportazione delle ovaie, mediante un’ incisione nell’addome, mentre nel gatto maschio vengono esportati i testicoli. Naturalmente questo tipo di intervento, non deve essere per forza praticato, perchè non si tratta di un intervento chirurgico necessario per la sopravvivenza dell’animale, ma diversi studi scientifici dimostrano che la sterilizzazione porta una serie di benefici alla salute ed al benessere dell’animale. Infatti, le gatte sterilizzate hanno minor probabilità di sviluppare tumori alla mammella o all’utero , ed evitando rapporti con i maschi,  si riducono notevolmente i rischi di contrarre malattie a trasmissione sessuale come la FIV, (immunodeficienza felina). Anche per il gatto la sterilizzazione comporta dei benefici fisici, come ad esempio: minor possibilità di sviluppare patologie prostatiche e patologie testicolari minor possibilità di contrarre la FIV meno traumi da combattimento con altri felini nel periodo dell’accoppiamento netta riduzione del comportamento di marcatura ( spruzzare l’urina in giro per delimitare il proprio territorio). E’ importante anche sapere, che la sterilizzazione del gatto o della gatta, pur modificando il comportamento sessuale dell’animale, non ne altera il carattere o l’intelligenza e neanche il suo essere affettuoso e gioviale. L’unica cosa che spesso si verifica dopo un intervento di sterilizzazione, è l’aumento del peso , che non è direttamente legato alla sterilizzazione, ma ad un rallentamento del metabolismo dovuto al fatto che l’animale si muove di meno, si impigrisce, si annoia più facilmente, soprattutto se vive in appartamento, e mangia più spesso. Ma tutto questo può essere tranquillamente controllato dal proprietario del gatto, che dovrà provvedere ad una alimentazione adeguata, e a fargli fare attività fisica, con dei giochi per esempio, per consentirgli di bruciare maggiori energie. Come funziona l’intervento di sterilizzazione? La procedura di sterilizzazione è simile sia per il gatto maschio che per la femmina. In entrambi i casi, dovrà rimanere a digiuno per le 12 ore precedenti all’intervento, per consentire al medico veterinario di eseguire l’anestesia totale in tranquillità. L’intervento sul gatto femmina richiede un po’ più di tempo rispetto a quello del maschio, perchè più invasivo, e questo comporta di conseguenza,un periodo di convalescenza un po’ più lungo, e qualche disturbo o piccolo dolore in più. Normalmente al gatto femmina viene applicato anche il collare elisabettiamo, per evitare che nei giorni di convalescenza lecchi l’addome ed i punti di sutura, e se il veterinario lo riterrà opportuno, prescriverà anche qualche antidolorifico o antibiotico. Se per il gatto maschio, la ripresa dall’intervento è quasi immediata, per la gatta è un po’ diverso e quindi si consiglia di tenerla in un posto tranquillo, con la lattiera vicino e di controllare che i punti non presentino segni di infezione o rigonfiamenti. Si consiglia di tenerla in casa almeno per i primi giorni dopo l’intervento e di farla mangiare dal secondo giorno dopo l’intervento. Quanto costa sterilizzare il gatto? Il costo per la sterilizzazione del gatto o gatta cambia in base allo studio veterinario che lo pratica ed alla città, ma il range di spesa va dagli 80 ai 150 euro, salvo complicazioni durante l’intervento o post intervento. Se invece si adotta un gatto da associazioni o rifugi per gatti abbandonati o randagi, di solito vengono dati già sterilizzati e con il microchip, ed accettano solo donazioni che servono poi alla copertura delle spese effettivamente sostenute per l’intervento. [...]
9 Agosto 2020animali domestici / cibo animali / consigli utili / criceto / curiositàChi non ha mai pensato di prendere un criceto come animale domestico? Così piccolo e adorabile, ma sappiamo davvero tutto dei suoi bisogni? Il criceto quell’ adorabile roditore dagli occhi vispi e grandi guance, adorato da grandi e piccini, è ritenuto l’animale domestico ideale date le sue piccole dimensioni e le poche apparenti pretese. Ma non tutti sanno che il criceto è un animaletto solitario, lunatico e notturno. Si, il criceto vuole stare per conto suo, quindi non adottate una coppia, litigheranno tutto il tempo. Il suo ritmo biologico lo porta a vivere di notte, contrariamente a noi umani, il criceto di notte va in giro, si procura il cibo, gioca, insomma vive la sua giornata in pieno, per poi riposare di giorno. Quindi, se volete fargli le coccole alle 11 di mattina e lui vi mordicchia, beh non lamentatevi, voi fareste lo stesso se in piena notte vi svegliassero per fare due chiacchiere, non dite? Cosa mangiano i criceti? Il criceto è un roditore prettamente vegetariano, per cui tutto quello che è verdura va bene, dalle insalate, carote, pomodori, fagiolini, cavoletti , sedano, cetrioli, ma mai fredde , sempre fresche e da temperatura ambiente. E poi adora i semi e la frutta fresca da scegliere tra mele, pere, ciliege, albicocche, mandarini, uva, melone anguria, da somministrare solo 2 volte a settimana, come quella secca scelta tra semini di girasole, noci, mandorle, pinoli e fichi. Ricordate però che la frutta o la verdura avanzata dalla notte prima, dovrà essere rimossa dalla gabbia, altrimenti il criceto la nasconderà per tenerla come scorta. Perchè il criceto ha le guance enormi ? In natura il criceto fa grandi scorte di cibo per superare i lunghi inverni, e per trasportarlo nella sua tana lo mette in bocca depositandolo nelle guance, che sono in realtà delle enormi tasche che arrivano fino al dorso. In questo modo riesce a trasportare agevolmente un sacco di cibo, riuscendo a fare enormi scorte che arrivano a superare i 10/15kg per esemplare. Ma le grandi guance del criceto hanno anche un’altra funzione, quella di permettergli di restare a galla quando attraversa i corsi d’acqua, ma non provate a far nuotare il vostro criceto nato in cattività, non ne sarebbe capace. Come scegliere la giusta gabbia per criceti? Dato che nella gabbia il criceto ci trascorrerà la maggior parte della sua vita, dovrà essere la più comoda e spaziosa possibile (minimo 60×40cm ), è importante che ci sia una lettiera di truciolo di legno per fare i bisogni e scavare gallerie, che ci sia a disposizione del cibo, la ciotola o beverina per l’acqua e infine dei giochi. Le tipologia di giochi per criceti è varia, si va dai lunghi tunnel in plastica o legno a labirinti, recinti e ponti, più o meno complessi e di materiale vario, alla insostituibile ruota e la jogging ball, indispensabili per far fare movimento al nostro simpatico amico. Tanto la gabbietta quanto i giochi, dovranno essere di materiale atossico, devono tenere conto delle dimensioni del roditore, e non devono presentare fessure troppo larghe nelle quali potrebbero cadere e farsi male alle zampe. [...]
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