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articoli
24 Luglio 2020animali domestici / cani / consigli utili / viaggiLe vacanze si avvicinano e siamo tutti pronti a partire per luoghi incantevoli dove rilassarci e divertirci, ma anche il nostro cane è felice di mettersi in macchina e viaggiare per ore ? Per non rendere il vostro viaggio un incubo per voi e per il vostro amico a quattro zampe, alcuni piccoli ma molto utili consigli per andare in vacanza sereni e tranquilli. Cosa fare prima di partire ? Prima di partire fai un salto dal veterinario per assicurarti che il tuo amico sia in buona salute ed in grado di affrontare un viaggio in auto, ma anche per controllare che i suoi documenti e certificati sanitari siano in ordine, e perchè no , anche per farti dare qualche consiglio su un piccolo kit di pronto soccorso da avere a disposizione in caso di necessità. Prepara la sua valigia e lo spazio che occuperà in macchina con tutte le cose che lo possano far sentire più comodo possibile, come la sua coperta o cuscino preferito, il suo gioco preferito, cibo abituale, sacchetti igienici, guinzaglio, .. Ricordati sempre di tenere a portata di mano una ciotola per l’acqua ed un asciugamano da usare per rinfrescare il tuo cane in caso di necessità. Prima di partire per un lungo viaggio in macchina, portalo in macchina con te per dei brevi spostamenti, così da abituarlo gradualmente ai movimenti dell’auto, all’ambiente ed agli spazi, e ridurre la sua ansia e lo stress che potrebbe vivere durante lo spostamento. Cosa fare durante il viaggio in macchina con il tuo cane? Prima di tutto, tieni a digiuno il tuo cane per almeno due ore prima della partenza, e mantieni una guida il più dolce possibile, evitando brusche frenate o accelerazioni non necessarie, perchè ricordati che il mal d’auto o cinetosi è un problema comune, più di quanto si possa pensare, al quale soprattutto  i cuccioli sono più predisposti. Sarebbe più confortevole per entrambi partire nelle ore meno calde, tenere l’aria condizionata al minimo e lasciare il finestrino parzialmente aperto per il riciclo naturale dell’aria, evitando così di creare grossi sbalzi di temperatura o colpi di calore molto pericolosi per il tuo amico. Organizzati per delle pause durante il viaggio, che siano di gioco o per fare i bisognini o una piccola passeggiata, ma anche per ridratarlo. Cosa fare una volta arrivati a destinazione? Una volta arrivati a destinazione è tempo di fare una bella passeggiata per sgranchirci tutti i muscoli, ma se ci rendiamo conto che il nostro cane è un po’ agitato o in affanno, con una eccessiva salivazione, probabilmente la sua temperatura durante il viaggio si è un po’ alzata, allora è il caso di portarlo in un luogo fresco e ventilato ( non con aria condizionata alta ), rinfrescarlo con acqua fresca, attraverso docce o panni bagnati applicati al collo, alla testa, alle ascelle e alla regione inguinale ( non usate ghiaccio o acqua ghiacciata), e monitorate la situazione nelle ore successive. Se dopo qualche ora , vi sembra che tutto sia rientrato nella normalità non c’è altro da fare che godersi le vacanze!     [...]
27 Luglio 2020animali domestici / cibo animali / coniglio nano / consigli utili / curiositàDa qualche anno il coniglio è passato dall’essere un’appetitosa pietanza ad un simpatico ed affettuoso animale da compagnia, adorato dai bambini per il loro musetto simpatico e dagli adulti alla ricerca di un animale domestico dalle poche pretese. Questi piccoli amici, al contrario di quello che si pensa, sono estremamente sensibili, intelligenti e bisognosi di attenzioni, ed il fatto che possano vivere dentro una gabbia, non significa che non abbiano bisogno di relazioni affettive, di gioco e soprattutto di un’ adeguata alimentazione affinchè possano vivere in salute ed il più a lungo possibile. Cosa mangiano i conigli? A questa domanda tutti rispondiamo : “ le carote!“, certo, ma non solo le carote. I conigli sono erbivori e quindi mangiano erba, foglie e piante varie,  e quindi niente grassi, zuccheri, proteine, niente pane, no a cereali, biscotti o grissini, tutti alimenti che il sistema digestivo del coniglio non è in grado di elaborare e quindi estremamente dannosi per il suo organismo. Il coniglio trae il suo nutrimento dalla fibra, che la sua flora intestinale elabora ricavandone proteine, vitamine, acidi grassi, e tutto quanto serve al suo nutrimento. Tra l’altro l’erba  consuma i denti , perchè ricca di microcristalli di silice che lima i denti , e visto che uno dei problemi di salute dei conigli dipende dalla crescita perenne dei denti, il continuo masticare erba fa si che questo piccolo amico riesca a mantenerne la giusta lunghezza, senza incorrere in spiacevoli e dolorosi problemi di salute. Ricordate inoltre, che i conigli hanno problemi di blocchi intestinali, e questo non è dovuto al fatto che abbiamo ingerito il pelo , ma a carenza di fibra o all’uso non corretto di mangimi che causano una alterazione della flora intestinale provocando enteriti e diaree che spesso si rivelano letali. Riepilogando quindi, il nostro coniglietto può mangiare con regolarità : fieno ( steli verdi e sottili ) sedano, finocchio, carote, zucca, invidia, lattuga, radicchio, zucchine, peperoni, basilico, prezzemolo, cicoria, cavoli, broccoli, coste di bietola, rape, ravanelli, rucola, spinaci, verza. può mangiare anche un po’ di frutta, come : ananas, arancia, mela, anguria, melone, fragole, ciliegie, kiwi, pera pesca, albicocca, .. ma attenzione a non esagerare! Ma il cibo assolutamente vietato per i conigli sono : melanzane, funghi, verdure cotte, aglio, cipolle, patata, legumi, piante ornamentali, snack  (anche se “per conigli”), carboidrati in genere, come pane (nemmeno la crosta!), pasta, cereali, semi di qualsiasi genere, biscotti, dolciumi, cioccolato, yogurt, frutta secca . E’ buona abitudine, lasciare sempre a disposizione del nostro amico, fieno e acqua pulita ( da cambiare 1-2 volte al giorno) , così che lui possa nutrirsi o fare degli spuntini che soddisfino il suo fabbisogno giornaliero misurato in circa 150-200 gr di verdura mista al giorno ogni chilogrammo di peso.   [...]
2 Ottobre 2020consigli utili / curiosità / gatti / microchip / sterilizzazione gattoLa sterilizzazione del gatto o della gatta è un intervento chirurgico sempre più praticato soprattutto per il benessere dell’animale. L’intervento di sterilizzazione su di una gatta, consiste nell’esportazione delle ovaie, mediante un’ incisione nell’addome, mentre nel gatto maschio vengono esportati i testicoli. Naturalmente questo tipo di intervento, non deve essere per forza praticato, perchè non si tratta di un intervento chirurgico necessario per la sopravvivenza dell’animale, ma diversi studi scientifici dimostrano che la sterilizzazione porta una serie di benefici alla salute ed al benessere dell’animale. Infatti, le gatte sterilizzate hanno minor probabilità di sviluppare tumori alla mammella o all’utero , ed evitando rapporti con i maschi,  si riducono notevolmente i rischi di contrarre malattie a trasmissione sessuale come la FIV, (immunodeficienza felina). Anche per il gatto la sterilizzazione comporta dei benefici fisici, come ad esempio: minor possibilità di sviluppare patologie prostatiche e patologie testicolari minor possibilità di contrarre la FIV meno traumi da combattimento con altri felini nel periodo dell’accoppiamento netta riduzione del comportamento di marcatura ( spruzzare l’urina in giro per delimitare il proprio territorio). E’ importante anche sapere, che la sterilizzazione del gatto o della gatta, pur modificando il comportamento sessuale dell’animale, non ne altera il carattere o l’intelligenza e neanche il suo essere affettuoso e gioviale. L’unica cosa che spesso si verifica dopo un intervento di sterilizzazione, è l’aumento del peso , che non è direttamente legato alla sterilizzazione, ma ad un rallentamento del metabolismo dovuto al fatto che l’animale si muove di meno, si impigrisce, si annoia più facilmente, soprattutto se vive in appartamento, e mangia più spesso. Ma tutto questo può essere tranquillamente controllato dal proprietario del gatto, che dovrà provvedere ad una alimentazione adeguata, e a fargli fare attività fisica, con dei giochi per esempio, per consentirgli di bruciare maggiori energie. Come funziona l’intervento di sterilizzazione? La procedura di sterilizzazione è simile sia per il gatto maschio che per la femmina. In entrambi i casi, dovrà rimanere a digiuno per le 12 ore precedenti all’intervento, per consentire al medico veterinario di eseguire l’anestesia totale in tranquillità. L’intervento sul gatto femmina richiede un po’ più di tempo rispetto a quello del maschio, perchè più invasivo, e questo comporta di conseguenza,un periodo di convalescenza un po’ più lungo, e qualche disturbo o piccolo dolore in più. Normalmente al gatto femmina viene applicato anche il collare elisabettiamo, per evitare che nei giorni di convalescenza lecchi l’addome ed i punti di sutura, e se il veterinario lo riterrà opportuno, prescriverà anche qualche antidolorifico o antibiotico. Se per il gatto maschio, la ripresa dall’intervento è quasi immediata, per la gatta è un po’ diverso e quindi si consiglia di tenerla in un posto tranquillo, con la lattiera vicino e di controllare che i punti non presentino segni di infezione o rigonfiamenti. Si consiglia di tenerla in casa almeno per i primi giorni dopo l’intervento e di farla mangiare dal secondo giorno dopo l’intervento. Quanto costa sterilizzare il gatto? Il costo per la sterilizzazione del gatto o gatta cambia in base allo studio veterinario che lo pratica ed alla città, ma il range di spesa va dagli 80 ai 150 euro, salvo complicazioni durante l’intervento o post intervento. Se invece si adotta un gatto da associazioni o rifugi per gatti abbandonati o randagi, di solito vengono dati già sterilizzati e con il microchip, ed accettano solo donazioni che servono poi alla copertura delle spese effettivamente sostenute per l’intervento. [...]
24 Luglio 2020animali domestici / cani / consigli utili / viaggiLe vacanze si avvicinano e siamo tutti pronti a partire per luoghi incantevoli dove rilassarci e divertirci, ma anche il nostro cane è felice di mettersi in macchina e viaggiare per ore ? Per non rendere il vostro viaggio un incubo per voi e per il vostro amico a quattro zampe, alcuni piccoli ma molto utili consigli per andare in vacanza sereni e tranquilli. Cosa fare prima di partire ? Prima di partire fai un salto dal veterinario per assicurarti che il tuo amico sia in buona salute ed in grado di affrontare un viaggio in auto, ma anche per controllare che i suoi documenti e certificati sanitari siano in ordine, e perchè no , anche per farti dare qualche consiglio su un piccolo kit di pronto soccorso da avere a disposizione in caso di necessità. Prepara la sua valigia e lo spazio che occuperà in macchina con tutte le cose che lo possano far sentire più comodo possibile, come la sua coperta o cuscino preferito, il suo gioco preferito, cibo abituale, sacchetti igienici, guinzaglio, .. Ricordati sempre di tenere a portata di mano una ciotola per l’acqua ed un asciugamano da usare per rinfrescare il tuo cane in caso di necessità. Prima di partire per un lungo viaggio in macchina, portalo in macchina con te per dei brevi spostamenti, così da abituarlo gradualmente ai movimenti dell’auto, all’ambiente ed agli spazi, e ridurre la sua ansia e lo stress che potrebbe vivere durante lo spostamento. Cosa fare durante il viaggio in macchina con il tuo cane? Prima di tutto, tieni a digiuno il tuo cane per almeno due ore prima della partenza, e mantieni una guida il più dolce possibile, evitando brusche frenate o accelerazioni non necessarie, perchè ricordati che il mal d’auto o cinetosi è un problema comune, più di quanto si possa pensare, al quale soprattutto  i cuccioli sono più predisposti. Sarebbe più confortevole per entrambi partire nelle ore meno calde, tenere l’aria condizionata al minimo e lasciare il finestrino parzialmente aperto per il riciclo naturale dell’aria, evitando così di creare grossi sbalzi di temperatura o colpi di calore molto pericolosi per il tuo amico. Organizzati per delle pause durante il viaggio, che siano di gioco o per fare i bisognini o una piccola passeggiata, ma anche per ridratarlo. Cosa fare una volta arrivati a destinazione? Una volta arrivati a destinazione è tempo di fare una bella passeggiata per sgranchirci tutti i muscoli, ma se ci rendiamo conto che il nostro cane è un po’ agitato o in affanno, con una eccessiva salivazione, probabilmente la sua temperatura durante il viaggio si è un po’ alzata, allora è il caso di portarlo in un luogo fresco e ventilato ( non con aria condizionata alta ), rinfrescarlo con acqua fresca, attraverso docce o panni bagnati applicati al collo, alla testa, alle ascelle e alla regione inguinale ( non usate ghiaccio o acqua ghiacciata), e monitorate la situazione nelle ore successive. Se dopo qualche ora , vi sembra che tutto sia rientrato nella normalità non c’è altro da fare che godersi le vacanze!     [...]
27 Luglio 2020animali domestici / cibo animali / coniglio nano / consigli utili / curiositàDa qualche anno il coniglio è passato dall’essere un’appetitosa pietanza ad un simpatico ed affettuoso animale da compagnia, adorato dai bambini per il loro musetto simpatico e dagli adulti alla ricerca di un animale domestico dalle poche pretese. Questi piccoli amici, al contrario di quello che si pensa, sono estremamente sensibili, intelligenti e bisognosi di attenzioni, ed il fatto che possano vivere dentro una gabbia, non significa che non abbiano bisogno di relazioni affettive, di gioco e soprattutto di un’ adeguata alimentazione affinchè possano vivere in salute ed il più a lungo possibile. Cosa mangiano i conigli? A questa domanda tutti rispondiamo : “ le carote!“, certo, ma non solo le carote. I conigli sono erbivori e quindi mangiano erba, foglie e piante varie,  e quindi niente grassi, zuccheri, proteine, niente pane, no a cereali, biscotti o grissini, tutti alimenti che il sistema digestivo del coniglio non è in grado di elaborare e quindi estremamente dannosi per il suo organismo. Il coniglio trae il suo nutrimento dalla fibra, che la sua flora intestinale elabora ricavandone proteine, vitamine, acidi grassi, e tutto quanto serve al suo nutrimento. Tra l’altro l’erba  consuma i denti , perchè ricca di microcristalli di silice che lima i denti , e visto che uno dei problemi di salute dei conigli dipende dalla crescita perenne dei denti, il continuo masticare erba fa si che questo piccolo amico riesca a mantenerne la giusta lunghezza, senza incorrere in spiacevoli e dolorosi problemi di salute. Ricordate inoltre, che i conigli hanno problemi di blocchi intestinali, e questo non è dovuto al fatto che abbiamo ingerito il pelo , ma a carenza di fibra o all’uso non corretto di mangimi che causano una alterazione della flora intestinale provocando enteriti e diaree che spesso si rivelano letali. Riepilogando quindi, il nostro coniglietto può mangiare con regolarità : fieno ( steli verdi e sottili ) sedano, finocchio, carote, zucca, invidia, lattuga, radicchio, zucchine, peperoni, basilico, prezzemolo, cicoria, cavoli, broccoli, coste di bietola, rape, ravanelli, rucola, spinaci, verza. può mangiare anche un po’ di frutta, come : ananas, arancia, mela, anguria, melone, fragole, ciliegie, kiwi, pera pesca, albicocca, .. ma attenzione a non esagerare! Ma il cibo assolutamente vietato per i conigli sono : melanzane, funghi, verdure cotte, aglio, cipolle, patata, legumi, piante ornamentali, snack  (anche se “per conigli”), carboidrati in genere, come pane (nemmeno la crosta!), pasta, cereali, semi di qualsiasi genere, biscotti, dolciumi, cioccolato, yogurt, frutta secca . E’ buona abitudine, lasciare sempre a disposizione del nostro amico, fieno e acqua pulita ( da cambiare 1-2 volte al giorno) , così che lui possa nutrirsi o fare degli spuntini che soddisfino il suo fabbisogno giornaliero misurato in circa 150-200 gr di verdura mista al giorno ogni chilogrammo di peso.   [...]
2 Ottobre 2020consigli utili / curiosità / gatti / microchip / sterilizzazione gattoLa sterilizzazione del gatto o della gatta è un intervento chirurgico sempre più praticato soprattutto per il benessere dell’animale. L’intervento di sterilizzazione su di una gatta, consiste nell’esportazione delle ovaie, mediante un’ incisione nell’addome, mentre nel gatto maschio vengono esportati i testicoli. Naturalmente questo tipo di intervento, non deve essere per forza praticato, perchè non si tratta di un intervento chirurgico necessario per la sopravvivenza dell’animale, ma diversi studi scientifici dimostrano che la sterilizzazione porta una serie di benefici alla salute ed al benessere dell’animale. Infatti, le gatte sterilizzate hanno minor probabilità di sviluppare tumori alla mammella o all’utero , ed evitando rapporti con i maschi,  si riducono notevolmente i rischi di contrarre malattie a trasmissione sessuale come la FIV, (immunodeficienza felina). Anche per il gatto la sterilizzazione comporta dei benefici fisici, come ad esempio: minor possibilità di sviluppare patologie prostatiche e patologie testicolari minor possibilità di contrarre la FIV meno traumi da combattimento con altri felini nel periodo dell’accoppiamento netta riduzione del comportamento di marcatura ( spruzzare l’urina in giro per delimitare il proprio territorio). E’ importante anche sapere, che la sterilizzazione del gatto o della gatta, pur modificando il comportamento sessuale dell’animale, non ne altera il carattere o l’intelligenza e neanche il suo essere affettuoso e gioviale. L’unica cosa che spesso si verifica dopo un intervento di sterilizzazione, è l’aumento del peso , che non è direttamente legato alla sterilizzazione, ma ad un rallentamento del metabolismo dovuto al fatto che l’animale si muove di meno, si impigrisce, si annoia più facilmente, soprattutto se vive in appartamento, e mangia più spesso. Ma tutto questo può essere tranquillamente controllato dal proprietario del gatto, che dovrà provvedere ad una alimentazione adeguata, e a fargli fare attività fisica, con dei giochi per esempio, per consentirgli di bruciare maggiori energie. Come funziona l’intervento di sterilizzazione? La procedura di sterilizzazione è simile sia per il gatto maschio che per la femmina. In entrambi i casi, dovrà rimanere a digiuno per le 12 ore precedenti all’intervento, per consentire al medico veterinario di eseguire l’anestesia totale in tranquillità. L’intervento sul gatto femmina richiede un po’ più di tempo rispetto a quello del maschio, perchè più invasivo, e questo comporta di conseguenza,un periodo di convalescenza un po’ più lungo, e qualche disturbo o piccolo dolore in più. Normalmente al gatto femmina viene applicato anche il collare elisabettiamo, per evitare che nei giorni di convalescenza lecchi l’addome ed i punti di sutura, e se il veterinario lo riterrà opportuno, prescriverà anche qualche antidolorifico o antibiotico. Se per il gatto maschio, la ripresa dall’intervento è quasi immediata, per la gatta è un po’ diverso e quindi si consiglia di tenerla in un posto tranquillo, con la lattiera vicino e di controllare che i punti non presentino segni di infezione o rigonfiamenti. Si consiglia di tenerla in casa almeno per i primi giorni dopo l’intervento e di farla mangiare dal secondo giorno dopo l’intervento. Quanto costa sterilizzare il gatto? Il costo per la sterilizzazione del gatto o gatta cambia in base allo studio veterinario che lo pratica ed alla città, ma il range di spesa va dagli 80 ai 150 euro, salvo complicazioni durante l’intervento o post intervento. Se invece si adotta un gatto da associazioni o rifugi per gatti abbandonati o randagi, di solito vengono dati già sterilizzati e con il microchip, ed accettano solo donazioni che servono poi alla copertura delle spese effettivamente sostenute per l’intervento. [...]
24 Luglio 2020animali domestici / cani / consigli utili / viaggiLe vacanze si avvicinano e siamo tutti pronti a partire per luoghi incantevoli dove rilassarci e divertirci, ma anche il nostro cane è felice di mettersi in macchina e viaggiare per ore ? Per non rendere il vostro viaggio un incubo per voi e per il vostro amico a quattro zampe, alcuni piccoli ma molto utili consigli per andare in vacanza sereni e tranquilli. Cosa fare prima di partire ? Prima di partire fai un salto dal veterinario per assicurarti che il tuo amico sia in buona salute ed in grado di affrontare un viaggio in auto, ma anche per controllare che i suoi documenti e certificati sanitari siano in ordine, e perchè no , anche per farti dare qualche consiglio su un piccolo kit di pronto soccorso da avere a disposizione in caso di necessità. Prepara la sua valigia e lo spazio che occuperà in macchina con tutte le cose che lo possano far sentire più comodo possibile, come la sua coperta o cuscino preferito, il suo gioco preferito, cibo abituale, sacchetti igienici, guinzaglio, .. Ricordati sempre di tenere a portata di mano una ciotola per l’acqua ed un asciugamano da usare per rinfrescare il tuo cane in caso di necessità. Prima di partire per un lungo viaggio in macchina, portalo in macchina con te per dei brevi spostamenti, così da abituarlo gradualmente ai movimenti dell’auto, all’ambiente ed agli spazi, e ridurre la sua ansia e lo stress che potrebbe vivere durante lo spostamento. Cosa fare durante il viaggio in macchina con il tuo cane? Prima di tutto, tieni a digiuno il tuo cane per almeno due ore prima della partenza, e mantieni una guida il più dolce possibile, evitando brusche frenate o accelerazioni non necessarie, perchè ricordati che il mal d’auto o cinetosi è un problema comune, più di quanto si possa pensare, al quale soprattutto  i cuccioli sono più predisposti. Sarebbe più confortevole per entrambi partire nelle ore meno calde, tenere l’aria condizionata al minimo e lasciare il finestrino parzialmente aperto per il riciclo naturale dell’aria, evitando così di creare grossi sbalzi di temperatura o colpi di calore molto pericolosi per il tuo amico. Organizzati per delle pause durante il viaggio, che siano di gioco o per fare i bisognini o una piccola passeggiata, ma anche per ridratarlo. Cosa fare una volta arrivati a destinazione? Una volta arrivati a destinazione è tempo di fare una bella passeggiata per sgranchirci tutti i muscoli, ma se ci rendiamo conto che il nostro cane è un po’ agitato o in affanno, con una eccessiva salivazione, probabilmente la sua temperatura durante il viaggio si è un po’ alzata, allora è il caso di portarlo in un luogo fresco e ventilato ( non con aria condizionata alta ), rinfrescarlo con acqua fresca, attraverso docce o panni bagnati applicati al collo, alla testa, alle ascelle e alla regione inguinale ( non usate ghiaccio o acqua ghiacciata), e monitorate la situazione nelle ore successive. Se dopo qualche ora , vi sembra che tutto sia rientrato nella normalità non c’è altro da fare che godersi le vacanze!     [...]
27 Luglio 2020animali domestici / cibo animali / coniglio nano / consigli utili / curiositàDa qualche anno il coniglio è passato dall’essere un’appetitosa pietanza ad un simpatico ed affettuoso animale da compagnia, adorato dai bambini per il loro musetto simpatico e dagli adulti alla ricerca di un animale domestico dalle poche pretese. Questi piccoli amici, al contrario di quello che si pensa, sono estremamente sensibili, intelligenti e bisognosi di attenzioni, ed il fatto che possano vivere dentro una gabbia, non significa che non abbiano bisogno di relazioni affettive, di gioco e soprattutto di un’ adeguata alimentazione affinchè possano vivere in salute ed il più a lungo possibile. Cosa mangiano i conigli? A questa domanda tutti rispondiamo : “ le carote!“, certo, ma non solo le carote. I conigli sono erbivori e quindi mangiano erba, foglie e piante varie,  e quindi niente grassi, zuccheri, proteine, niente pane, no a cereali, biscotti o grissini, tutti alimenti che il sistema digestivo del coniglio non è in grado di elaborare e quindi estremamente dannosi per il suo organismo. Il coniglio trae il suo nutrimento dalla fibra, che la sua flora intestinale elabora ricavandone proteine, vitamine, acidi grassi, e tutto quanto serve al suo nutrimento. Tra l’altro l’erba  consuma i denti , perchè ricca di microcristalli di silice che lima i denti , e visto che uno dei problemi di salute dei conigli dipende dalla crescita perenne dei denti, il continuo masticare erba fa si che questo piccolo amico riesca a mantenerne la giusta lunghezza, senza incorrere in spiacevoli e dolorosi problemi di salute. Ricordate inoltre, che i conigli hanno problemi di blocchi intestinali, e questo non è dovuto al fatto che abbiamo ingerito il pelo , ma a carenza di fibra o all’uso non corretto di mangimi che causano una alterazione della flora intestinale provocando enteriti e diaree che spesso si rivelano letali. Riepilogando quindi, il nostro coniglietto può mangiare con regolarità : fieno ( steli verdi e sottili ) sedano, finocchio, carote, zucca, invidia, lattuga, radicchio, zucchine, peperoni, basilico, prezzemolo, cicoria, cavoli, broccoli, coste di bietola, rape, ravanelli, rucola, spinaci, verza. può mangiare anche un po’ di frutta, come : ananas, arancia, mela, anguria, melone, fragole, ciliegie, kiwi, pera pesca, albicocca, .. ma attenzione a non esagerare! Ma il cibo assolutamente vietato per i conigli sono : melanzane, funghi, verdure cotte, aglio, cipolle, patata, legumi, piante ornamentali, snack  (anche se “per conigli”), carboidrati in genere, come pane (nemmeno la crosta!), pasta, cereali, semi di qualsiasi genere, biscotti, dolciumi, cioccolato, yogurt, frutta secca . E’ buona abitudine, lasciare sempre a disposizione del nostro amico, fieno e acqua pulita ( da cambiare 1-2 volte al giorno) , così che lui possa nutrirsi o fare degli spuntini che soddisfino il suo fabbisogno giornaliero misurato in circa 150-200 gr di verdura mista al giorno ogni chilogrammo di peso.   [...]
2 Ottobre 2020consigli utili / curiosità / gatti / microchip / sterilizzazione gattoLa sterilizzazione del gatto o della gatta è un intervento chirurgico sempre più praticato soprattutto per il benessere dell’animale. L’intervento di sterilizzazione su di una gatta, consiste nell’esportazione delle ovaie, mediante un’ incisione nell’addome, mentre nel gatto maschio vengono esportati i testicoli. Naturalmente questo tipo di intervento, non deve essere per forza praticato, perchè non si tratta di un intervento chirurgico necessario per la sopravvivenza dell’animale, ma diversi studi scientifici dimostrano che la sterilizzazione porta una serie di benefici alla salute ed al benessere dell’animale. Infatti, le gatte sterilizzate hanno minor probabilità di sviluppare tumori alla mammella o all’utero , ed evitando rapporti con i maschi,  si riducono notevolmente i rischi di contrarre malattie a trasmissione sessuale come la FIV, (immunodeficienza felina). Anche per il gatto la sterilizzazione comporta dei benefici fisici, come ad esempio: minor possibilità di sviluppare patologie prostatiche e patologie testicolari minor possibilità di contrarre la FIV meno traumi da combattimento con altri felini nel periodo dell’accoppiamento netta riduzione del comportamento di marcatura ( spruzzare l’urina in giro per delimitare il proprio territorio). E’ importante anche sapere, che la sterilizzazione del gatto o della gatta, pur modificando il comportamento sessuale dell’animale, non ne altera il carattere o l’intelligenza e neanche il suo essere affettuoso e gioviale. L’unica cosa che spesso si verifica dopo un intervento di sterilizzazione, è l’aumento del peso , che non è direttamente legato alla sterilizzazione, ma ad un rallentamento del metabolismo dovuto al fatto che l’animale si muove di meno, si impigrisce, si annoia più facilmente, soprattutto se vive in appartamento, e mangia più spesso. Ma tutto questo può essere tranquillamente controllato dal proprietario del gatto, che dovrà provvedere ad una alimentazione adeguata, e a fargli fare attività fisica, con dei giochi per esempio, per consentirgli di bruciare maggiori energie. Come funziona l’intervento di sterilizzazione? La procedura di sterilizzazione è simile sia per il gatto maschio che per la femmina. In entrambi i casi, dovrà rimanere a digiuno per le 12 ore precedenti all’intervento, per consentire al medico veterinario di eseguire l’anestesia totale in tranquillità. L’intervento sul gatto femmina richiede un po’ più di tempo rispetto a quello del maschio, perchè più invasivo, e questo comporta di conseguenza,un periodo di convalescenza un po’ più lungo, e qualche disturbo o piccolo dolore in più. Normalmente al gatto femmina viene applicato anche il collare elisabettiamo, per evitare che nei giorni di convalescenza lecchi l’addome ed i punti di sutura, e se il veterinario lo riterrà opportuno, prescriverà anche qualche antidolorifico o antibiotico. Se per il gatto maschio, la ripresa dall’intervento è quasi immediata, per la gatta è un po’ diverso e quindi si consiglia di tenerla in un posto tranquillo, con la lattiera vicino e di controllare che i punti non presentino segni di infezione o rigonfiamenti. Si consiglia di tenerla in casa almeno per i primi giorni dopo l’intervento e di farla mangiare dal secondo giorno dopo l’intervento. Quanto costa sterilizzare il gatto? Il costo per la sterilizzazione del gatto o gatta cambia in base allo studio veterinario che lo pratica ed alla città, ma il range di spesa va dagli 80 ai 150 euro, salvo complicazioni durante l’intervento o post intervento. Se invece si adotta un gatto da associazioni o rifugi per gatti abbandonati o randagi, di solito vengono dati già sterilizzati e con il microchip, ed accettano solo donazioni che servono poi alla copertura delle spese effettivamente sostenute per l’intervento. [...]
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