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2 Marzo 2021animali domestici / congiuntivite gatto / consigli utili / gattiCongiuntivite gatto, rimedi naturali o farmaci, cosa è meglio per curare il nostro amico a quattro zampe quando manifesta i sintomi di una infiammazione agli occhi? Il problema della congiuntivite che affrontiamo noi umani, è molto simile a quella che spesso affligge anche i nostri amici animali, come cani e gatti. Curare un gatto con congiuntivite, spesso può sembrare più complicato di quello che è realmente, ma basta capirne l’origine e la soluzione è presto data. Ma cos’è la congiuntivite del gatto? Si tratta di un’infiammazione che colpisce lo strato trasparente che riveste la parte anteriore del globo oculare e la superficie interna delle palpebre, chiamata appunto congiuntiva. Ciò comporta una eccessiva lacrimazione, con lacrime sono di solito dense e scure che scorrono vicino al naso sotto l’occhio, un palese rigonfiamento della terza palpebra dell’occhio del gatto, visibile normalmente dalla parte dell’occhio più vicina al naso, che se infiammata arriva a ricoprire l’iride. Come per noi umani, anche la congiuntivite del gatto genera dolore, prurito, e nei casi più gravi anche delle lesioni sull’occhio. Cause della congiuntivite del gatto? La cause che inducono la congiuntivite al gatto, possono essere diverse, posso avere origine allergica o anche di natura batterica/virale,  può essere dovuta alla presenza di vento/sole intensi che colpiscono direttamente l’occhio irritandolo, o di un corpo estraneo; oppure può essere legata ad altre patologie dell’occhio (come nella cheratocongiuntivite secca del cane). Come curare la congiuntivite al gatto? Inutile dire che la prima cosa da fare nel caso si verifichino i primi sintomi di una congiuntivite al vostro gatto o cane, è quella di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia in zona per consentirgli di effettuare degli esami più approfonditi per stabilirne la causa e provvedere alla giusta terapia. Di solito il veterinario comincia sempre con una terapia sintomatica, tramite la somministrazione di farmaci per ridurre l’infiammazione, come ad esempio un collirio specifico per la congiuntivite dei gatti, per poi passare ad analizzare le lacrime del gatto per individuare se la congiuntivite è di origine batterica. Per le forme più lievi, sempre dietro consiglio del veterinario possiamo ricorrere anche a rimedi naturali, come gli impacchi con camomilla o malva fredda per 2 o 3 volte al giorno e inoltre localmente può essere applicato un collirio a base di eufrasia.  E’ importante anche una modifica nell’alimentazione del nostro amico a quattro zampe, a base di apposite vitamine che hanno effetto sul lungo periodo, e soprattutto fare attenzione all’igiene dell’ambiente frequentato dal gatto, perchè essendo contagiosa, la congiuntivite può essere trasmessa all’uomo involontariamente. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
24 Maggio 2022animali domestici / cani / curiositàTosatura cane a pelo lungo, è necessaria? Siamo certi di fare il bene del nostro cane ? In quanti di voi guardando il proprio pastore tedesco o magari il piccolo e dolce barboncino, avrà pensato ” inizia l’estate, devo tosarlo altrimenti morirà dal caldo “… , ecco, proprio in questo momento è il caso che vi fermiate! Siete proprio certi che tosare il cane quando fa caldo sia la scelta migliore? La risposta è no, ed ecco la spiegazione. Tosatura cane: che funzione ha il pelo del cane? Il pelo per il cane è assolutamente fondamentale per il suo buono stato di salute. Se nei periodi in cui le temperature sono basse, lo riscalda e lo protegge dalle intemperie, in estate lo aiuta a sentire meno il caldo. Questo perchè il suo pelo è un termoregolatore multistrato, ovvero, regola la sua temperatura  in base a quella esterna, proteggendolo dal freddo in inverno e dal caldo in estate. Madre natura, che ne sa più di noi, ha pensato bene di dotare i cani di un sistema di “cambio armadio” automatico, attraverso la fase di muta. Durante la primavera infatti, il cane perde in modo naturale il sottopelo,  quella sorta di lanuggine che ha la funzione di isolante, lasciandolo così più libero di affrontare la stagione estiva. Questo processo di auto gestione, si alterna ad ogni cambio di stagione, in estate lasciando il pelo più esterno per proteggere la pelle dagli agenti atmosferici, sole, pioggia, e d’inverno rafforzandolo con il sottopelo per proteggerlo dal freddo. Ecco perchè non è il caso di rasare il cane quando comincia a fare caldo. Quanto può essere pericoloso tosare un cane? La tosatura del cane può essere molto pericolosa, perchè togliendogli completamente il pelo, esponiamo la sua pelle delicatissima a scottature ed ustioni. Inoltre, bisogna sempre ricordare, che la regolazione della temperatura del cane, avviene solo in parte attraverso delle ghiandole sudoripare poste sotto i polpastrelli delle zampe, il resto lo fa la ventilazione polmonare, ovvero tramite la respirazione. Cosi, quando vedete il vostro cane ansimare a bocca aperta e con la lingua gocciolante dopo una passeggiata, non preoccupatevi,  sta solo cercando di abbassare la sua temperatura corporea. Come possiamo aiutare il nostro cane a non soffrire molto il caldo? Se è assolutamente sconsigliato tosare il cane per le ragioni sopra citate, accorciare o sfoltire il pelo è sicuramente una buona soluzione, soprattutto per quelle razze di cani che hanno il pelo molto lungo ( come ad esempio il levriero afgano, il border collie, ma anche lo yorkshire terrier o il maltese). Cosi, per affrontare la stagione estiva senza minare la salute del nostro cane, possiamo sicuramente: rivolgerci ad un tolettatore professionista oppure al nostro negozio di animali di fiducia per consigli ed informazioni su come curare correttamente il pelo del nostro amico a quattro zampe; portarlo fuori solo nelle ore meno calde, quindi al mattino presto o dopo il tramonto ( l’asfalto caldo potrebbe ustionare le zampe ); tenere la sua ciotola pulita e con acqua sempre fresca; dargli da mangiare nelle ore più fresche della giornata; non eccedere con l’aria condizionata in casa, per evitare bruschi cambi di temperatura con l’esterno ( del resto passare da 20° interni a 35°esterni in 2 minuti non fa bene a noi e neanche a Fido ); anche informarsi bene sulla natura della razza del nostro cane può essere di grande aiuto ( crescere un Siberian Husky in una città a soli 20mt s.l.m. potrebbe essere impegnativo, per voi ma anche e soprattutto per lui ). Per altri consigli sul mondo degli animali,  e non solo , iscriviti alla nostra newsletter. [...]
8 Settembre 2020animali domestici / canarino giallo / cibo animali / consigli utili / curiositàIl canarino giallo, simpatico, allegro, il suo colore sgargiante fa subito allegria e così in molti lo scelgono come animale da compagnia. Ma per il benessere di tutti gli animali domestici, anche per il canarino, bisogna conoscerne le principali esigenze etologiche.  Partendo dalle origini, il canarino prende il suo nome dalle Isole Canarie, area geografica di provenienza, poi esportato ed allevato dall’uomo nel resto nel resto d’Europa. Amati per il loro gradevole cinguettio, tipica dei maschi, in passato venivano utilizzati dai minatori per controllare la salubrità dell’aria nelle miniere. I canarini sono sensibili e non amano le restrizioni, dedicargli una voliera ampia, con acqua e cibo sempre freschi e soprattutto sempre pulita, sarà fondamentale. Amano fare il bagno,  la luce e l’aria fresca, ma attenzione a non posizionare la voliera in zone della casa con troppe correnti. Il loro cinguettio è adorabile, così come il loro aspetto,  fondamentale per riconoscerne lo stato di salute. Perchè se il canarino non canta, vuol dire che non sta bene in salute, oppure che nell’ambiente in cui vive gli manca qualcosa di cui ha bisogno. A cosa stare attenti quando si compra un canarino? Entrando in un negozio di animali o in allevamento di canarini, la prima cosa che ci colpisce è sicuramente il loro colore, ma per essere sicuri di comprare un canarino sano, bisogna stare attenti al loro stato d’animo. Infatti se il canarino che abbiamo scelto non è allegro e non canta, vuol dire che non sta bene. Bisogna stare attenti all’integrità del suo piumaggio, per cui è consigliabile acquistarlo dopo il periodo di muta, (periodo migliore tra novembre e marzo) , oltre all’assenza di escoriazioni o traumi sulle zampette. Cosa mangiano i canarini gialli? La dieta del canarino in cattività deve essere bilanciata, deve contenere semi di scagliola, ravizzone, panico bianco, avena decorticata, lino, cardo e perilla. Non devono mai mancare frutta (mela, pera, albicocca e banana) e verdura (broccoli, spinaci e lattuga). Servono anche proteine che sono contenute nell’uovo sodo e nel formaggio grattato. Da non dimenticare le foglie di tarassaco che contengono molto calcio. Fondamentale per il benessere dei canarini domestici, oltre ad una dieta corretta e ad un ambiente pulito e confortevole, è la dolcezza e la delicatezza con la quale vengono trattati. Sono animali estremamente sensibili, e rumori forti e cambiamenti bruschi potrebbero minare la loro salute in maniera irreversibile.             [...]

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