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articoli
27 Luglio 2020animali domestici / cibo animali / coniglio nano / consigli utili / curiositàDa qualche anno il coniglio è passato dall’essere un’appetitosa pietanza ad un simpatico ed affettuoso animale da compagnia, adorato dai bambini per il loro musetto simpatico e dagli adulti alla ricerca di un animale domestico dalle poche pretese.
Questi piccoli amici, al contrario di quello che si pensa, sono estremamente sensibili, intelligenti e bisognosi di attenzioni, ed il fatto che possano vivere dentro una gabbia, non significa che non abbiano bisogno di relazioni affettive, di gioco e soprattutto di un’ adeguata alimentazione affinchè possano vivere in salute ed il più a lungo possibile.
Cosa mangiano i conigli?
A questa domanda tutti rispondiamo : “ le carote!“, certo, ma non solo le carote. I conigli sono erbivori e quindi mangiano erba, foglie e piante varie, e quindi niente grassi, zuccheri, proteine, niente pane, no a cereali, biscotti o grissini, tutti alimenti che il sistema digestivo del coniglio non è in grado di elaborare e quindi estremamente dannosi per il suo organismo.
Il coniglio trae il suo nutrimento dalla fibra, che la sua flora intestinale elabora ricavandone proteine, vitamine, acidi grassi, e tutto quanto serve al suo nutrimento. Tra l’altro l’erba consuma i denti , perchè ricca di microcristalli di silice che lima i denti , e visto che uno dei problemi di salute dei conigli dipende dalla crescita perenne dei denti, il continuo masticare erba fa si che questo piccolo amico riesca a mantenerne la giusta lunghezza, senza incorrere in spiacevoli e dolorosi problemi di salute.
Ricordate inoltre, che i conigli hanno problemi di blocchi intestinali, e questo non è dovuto al fatto che abbiamo ingerito il pelo , ma a carenza di fibra o all’uso non corretto di mangimi che causano una alterazione della flora intestinale provocando enteriti e diaree che spesso si rivelano letali.
Riepilogando quindi, il nostro coniglietto può mangiare con regolarità :
fieno ( steli verdi e sottili ) sedano, finocchio, carote, zucca, invidia, lattuga, radicchio, zucchine, peperoni, basilico, prezzemolo, cicoria, cavoli, broccoli, coste di bietola, rape, ravanelli, rucola, spinaci, verza.
può mangiare anche un po’ di frutta, come : ananas, arancia, mela, anguria, melone, fragole, ciliegie, kiwi, pera pesca, albicocca, .. ma attenzione a non esagerare!
Ma il cibo assolutamente vietato per i conigli sono : melanzane, funghi, verdure cotte, aglio, cipolle, patata, legumi, piante ornamentali, snack (anche se “per conigli”), carboidrati in genere, come pane (nemmeno la crosta!), pasta, cereali, semi di qualsiasi genere, biscotti, dolciumi, cioccolato, yogurt, frutta secca .
E’ buona abitudine, lasciare sempre a disposizione del nostro amico, fieno e acqua pulita ( da cambiare 1-2 volte al giorno) , così che lui possa nutrirsi o fare degli spuntini che soddisfino il suo fabbisogno giornaliero misurato in circa 150-200 gr di verdura mista al giorno ogni chilogrammo di peso.
[...]
2 Marzo 2021animali domestici / congiuntivite gatto / consigli utili / gattiCongiuntivite gatto, rimedi naturali o farmaci, cosa è meglio per curare il nostro amico a quattro zampe quando manifesta i sintomi di una infiammazione agli occhi?
Il problema della congiuntivite che affrontiamo noi umani, è molto simile a quella che spesso affligge anche i nostri amici animali, come cani e gatti. Curare un gatto con congiuntivite, spesso può sembrare più complicato di quello che è realmente, ma basta capirne l’origine e la soluzione è presto data.
Ma cos’è la congiuntivite del gatto?
Si tratta di un’infiammazione che colpisce lo strato trasparente che riveste la parte anteriore del globo oculare e la superficie interna delle palpebre, chiamata appunto congiuntiva.
Ciò comporta una eccessiva lacrimazione, con lacrime sono di solito dense e scure che scorrono vicino al naso sotto l’occhio, un palese rigonfiamento della terza palpebra dell’occhio del gatto, visibile normalmente dalla parte dell’occhio più vicina al naso, che se infiammata arriva a ricoprire l’iride.
Come per noi umani, anche la congiuntivite del gatto genera dolore, prurito, e nei casi più gravi anche delle lesioni sull’occhio.
Cause della congiuntivite del gatto?
La cause che inducono la congiuntivite al gatto, possono essere diverse, posso avere origine allergica o anche di natura batterica/virale, può essere dovuta alla presenza di vento/sole intensi che colpiscono direttamente l’occhio irritandolo, o di un corpo estraneo; oppure può essere legata ad altre patologie dell’occhio (come nella cheratocongiuntivite secca del cane).
Come curare la congiuntivite al gatto?
Inutile dire che la prima cosa da fare nel caso si verifichino i primi sintomi di una congiuntivite al vostro gatto o cane, è quella di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia in zona per consentirgli di effettuare degli esami più approfonditi per stabilirne la causa e provvedere alla giusta terapia.
Di solito il veterinario comincia sempre con una terapia sintomatica, tramite la somministrazione di farmaci per ridurre l’infiammazione, come ad esempio un collirio specifico per la congiuntivite dei gatti, per poi passare ad analizzare le lacrime del gatto per individuare se la congiuntivite è di origine batterica.
Per le forme più lievi, sempre dietro consiglio del veterinario possiamo ricorrere anche a rimedi naturali, come gli impacchi con camomilla o malva fredda per 2 o 3 volte al giorno e inoltre localmente può essere applicato un collirio a base di eufrasia.
E’ importante anche una modifica nell’alimentazione del nostro amico a quattro zampe, a base di apposite vitamine che hanno effetto sul lungo periodo, e soprattutto fare attenzione all’igiene dell’ambiente frequentato dal gatto, perchè essendo contagiosa, la congiuntivite può essere trasmessa all’uomo involontariamente.
continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
8 Dicembre 2020animali domestici / cani / cibo animali / consigli utiliCome si fa a dire di no ad un biscotto, quando il tuo cane ti guarda con quegli occhioni enormi da sotto il tavolo, mentre fai colazione? Che male farà un piccolo biscotto?
Certo, è difficile dire di no ad un biscotto o ad un dolcetto, quando il nostro cane ci guarda affranto, ma dobbiamo resistere ed evitare di farci condizionare, perchè assecondandolo mettiamo a rischio la sua salute.
Naturalmente c’è da fare una distinzione sui dolcetti e biscotti, quelli dannosi per il nostro cane sono quelli prodotti e commercializzati per noi umani, cosa diversa è invece per quelli venduti appositamente per i nostri amici a quattro zampe.
Questo perchè, i dolci prodotti per noi umani sono ricchi di zuccheri raffinati, edulcoranti, grassi e molti altri componenti che l’apparato digerente dei cani non riesce ad elaborare per la mancanza di specifici enzimi.
In più, il loro intestino è più corto del nostro e quindi i cibi molto elaborati non si riescono a digerire in tempo, causando così, un accumulo di zuccheri nel corpo del nostro pelosetto.
Per non parlare dei preparati a base di cioccolato, caffè o tè che sono altamente tossici, che contengono teobromina, un alcaloide naturale che i cani non sono in grado di metabolizzare. Così come la frutta (anche secca) , ricca di glucosio, dovrà essere somministrata con molta parsimonia, perchè un accumulo di zuccheri nel loro organismo può portare a malattie come:
diabete
pancreatite
obesità
danni al sistema nervoso e digerente
alterazioni del sangue e dell’apparato cardiovascolare
problemi dentali e gengiviti
morte per avvelenamento.
Quando e quali biscotti dare al nostro cane?
Di sicuro un biscotto ogni tanto non può far altro che piacere al nostro amico, sicuramente per premiarlo per essersi comportato bene, ma anche per una coccola in più.
Scegliere tra le migliori marche in commercio, non è sempre facile, ma di sicuro il nostro veterinario o nel negozio di animali di fiducia, ci sapranno consigliare al meglio, sia sul giusto quantitativo che sul prodotto più adatto secondo la taglia e razza del nostro cane.
E se volessimo farli in casa? Ecco alcune semplici ricette di biscotti per cani fatti in casa.
Ricetta biscotti al formaggio per cani
Ingredienti : 150g farina integrale di grano tenero, 150g farina di grano tenero 00, 30g burro fuso, 200ml latte parzialmente scremato, 130g emmenthal grattugiato.
Mescolate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo, stendetelo in una sfoglia di circa mezzo centimetro e poi tagliatela in un formato che preferite, adagiando su una teglia da forno le formine dei biscotti che avete realizzato e cuocete a 180° gradi per circa 30 minuti..
Ricetta biscotti integrali per cani
Ingredienti: 300 g di farina integrale, 150 g di burro di arachidi al naturale (senza zucchero o sale), 150 g di fiocchi d’avena, 70 g di latte in polvere, 2 uova, alcune foglie di prezzemolo.
Mescolate la farina integrale con le uova, i fiocchi d’avena pestati ed il prezzemolo tritato, poi aggiungete il latte in polvere diluito in un bicchiere d’acqua tiepida. A metà lavorazione aggiungete il burro di arachidi, ultimate la lavorazione e lasciate riposare per un paio d’ore.
Stendete l’impasto in una sfoglia di circa mezzo centimetro e poi tagliatela in un formato che preferite, adagiando su una teglia da forno le formine dei biscotti che avete realizzato e cuocete a 180° gradi per circa 30 minuti.
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27 Luglio 2020animali domestici / cibo animali / coniglio nano / consigli utili / curiositàDa qualche anno il coniglio è passato dall’essere un’appetitosa pietanza ad un simpatico ed affettuoso animale da compagnia, adorato dai bambini per il loro musetto simpatico e dagli adulti alla ricerca di un animale domestico dalle poche pretese.
Questi piccoli amici, al contrario di quello che si pensa, sono estremamente sensibili, intelligenti e bisognosi di attenzioni, ed il fatto che possano vivere dentro una gabbia, non significa che non abbiano bisogno di relazioni affettive, di gioco e soprattutto di un’ adeguata alimentazione affinchè possano vivere in salute ed il più a lungo possibile.
Cosa mangiano i conigli?
A questa domanda tutti rispondiamo : “ le carote!“, certo, ma non solo le carote. I conigli sono erbivori e quindi mangiano erba, foglie e piante varie, e quindi niente grassi, zuccheri, proteine, niente pane, no a cereali, biscotti o grissini, tutti alimenti che il sistema digestivo del coniglio non è in grado di elaborare e quindi estremamente dannosi per il suo organismo.
Il coniglio trae il suo nutrimento dalla fibra, che la sua flora intestinale elabora ricavandone proteine, vitamine, acidi grassi, e tutto quanto serve al suo nutrimento. Tra l’altro l’erba consuma i denti , perchè ricca di microcristalli di silice che lima i denti , e visto che uno dei problemi di salute dei conigli dipende dalla crescita perenne dei denti, il continuo masticare erba fa si che questo piccolo amico riesca a mantenerne la giusta lunghezza, senza incorrere in spiacevoli e dolorosi problemi di salute.
Ricordate inoltre, che i conigli hanno problemi di blocchi intestinali, e questo non è dovuto al fatto che abbiamo ingerito il pelo , ma a carenza di fibra o all’uso non corretto di mangimi che causano una alterazione della flora intestinale provocando enteriti e diaree che spesso si rivelano letali.
Riepilogando quindi, il nostro coniglietto può mangiare con regolarità :
fieno ( steli verdi e sottili ) sedano, finocchio, carote, zucca, invidia, lattuga, radicchio, zucchine, peperoni, basilico, prezzemolo, cicoria, cavoli, broccoli, coste di bietola, rape, ravanelli, rucola, spinaci, verza.
può mangiare anche un po’ di frutta, come : ananas, arancia, mela, anguria, melone, fragole, ciliegie, kiwi, pera pesca, albicocca, .. ma attenzione a non esagerare!
Ma il cibo assolutamente vietato per i conigli sono : melanzane, funghi, verdure cotte, aglio, cipolle, patata, legumi, piante ornamentali, snack (anche se “per conigli”), carboidrati in genere, come pane (nemmeno la crosta!), pasta, cereali, semi di qualsiasi genere, biscotti, dolciumi, cioccolato, yogurt, frutta secca .
E’ buona abitudine, lasciare sempre a disposizione del nostro amico, fieno e acqua pulita ( da cambiare 1-2 volte al giorno) , così che lui possa nutrirsi o fare degli spuntini che soddisfino il suo fabbisogno giornaliero misurato in circa 150-200 gr di verdura mista al giorno ogni chilogrammo di peso.
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2 Marzo 2021animali domestici / congiuntivite gatto / consigli utili / gattiCongiuntivite gatto, rimedi naturali o farmaci, cosa è meglio per curare il nostro amico a quattro zampe quando manifesta i sintomi di una infiammazione agli occhi?
Il problema della congiuntivite che affrontiamo noi umani, è molto simile a quella che spesso affligge anche i nostri amici animali, come cani e gatti. Curare un gatto con congiuntivite, spesso può sembrare più complicato di quello che è realmente, ma basta capirne l’origine e la soluzione è presto data.
Ma cos’è la congiuntivite del gatto?
Si tratta di un’infiammazione che colpisce lo strato trasparente che riveste la parte anteriore del globo oculare e la superficie interna delle palpebre, chiamata appunto congiuntiva.
Ciò comporta una eccessiva lacrimazione, con lacrime sono di solito dense e scure che scorrono vicino al naso sotto l’occhio, un palese rigonfiamento della terza palpebra dell’occhio del gatto, visibile normalmente dalla parte dell’occhio più vicina al naso, che se infiammata arriva a ricoprire l’iride.
Come per noi umani, anche la congiuntivite del gatto genera dolore, prurito, e nei casi più gravi anche delle lesioni sull’occhio.
Cause della congiuntivite del gatto?
La cause che inducono la congiuntivite al gatto, possono essere diverse, posso avere origine allergica o anche di natura batterica/virale, può essere dovuta alla presenza di vento/sole intensi che colpiscono direttamente l’occhio irritandolo, o di un corpo estraneo; oppure può essere legata ad altre patologie dell’occhio (come nella cheratocongiuntivite secca del cane).
Come curare la congiuntivite al gatto?
Inutile dire che la prima cosa da fare nel caso si verifichino i primi sintomi di una congiuntivite al vostro gatto o cane, è quella di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia in zona per consentirgli di effettuare degli esami più approfonditi per stabilirne la causa e provvedere alla giusta terapia.
Di solito il veterinario comincia sempre con una terapia sintomatica, tramite la somministrazione di farmaci per ridurre l’infiammazione, come ad esempio un collirio specifico per la congiuntivite dei gatti, per poi passare ad analizzare le lacrime del gatto per individuare se la congiuntivite è di origine batterica.
Per le forme più lievi, sempre dietro consiglio del veterinario possiamo ricorrere anche a rimedi naturali, come gli impacchi con camomilla o malva fredda per 2 o 3 volte al giorno e inoltre localmente può essere applicato un collirio a base di eufrasia.
E’ importante anche una modifica nell’alimentazione del nostro amico a quattro zampe, a base di apposite vitamine che hanno effetto sul lungo periodo, e soprattutto fare attenzione all’igiene dell’ambiente frequentato dal gatto, perchè essendo contagiosa, la congiuntivite può essere trasmessa all’uomo involontariamente.
continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
8 Dicembre 2020animali domestici / cani / cibo animali / consigli utiliCome si fa a dire di no ad un biscotto, quando il tuo cane ti guarda con quegli occhioni enormi da sotto il tavolo, mentre fai colazione? Che male farà un piccolo biscotto?
Certo, è difficile dire di no ad un biscotto o ad un dolcetto, quando il nostro cane ci guarda affranto, ma dobbiamo resistere ed evitare di farci condizionare, perchè assecondandolo mettiamo a rischio la sua salute.
Naturalmente c’è da fare una distinzione sui dolcetti e biscotti, quelli dannosi per il nostro cane sono quelli prodotti e commercializzati per noi umani, cosa diversa è invece per quelli venduti appositamente per i nostri amici a quattro zampe.
Questo perchè, i dolci prodotti per noi umani sono ricchi di zuccheri raffinati, edulcoranti, grassi e molti altri componenti che l’apparato digerente dei cani non riesce ad elaborare per la mancanza di specifici enzimi.
In più, il loro intestino è più corto del nostro e quindi i cibi molto elaborati non si riescono a digerire in tempo, causando così, un accumulo di zuccheri nel corpo del nostro pelosetto.
Per non parlare dei preparati a base di cioccolato, caffè o tè che sono altamente tossici, che contengono teobromina, un alcaloide naturale che i cani non sono in grado di metabolizzare. Così come la frutta (anche secca) , ricca di glucosio, dovrà essere somministrata con molta parsimonia, perchè un accumulo di zuccheri nel loro organismo può portare a malattie come:
diabete
pancreatite
obesità
danni al sistema nervoso e digerente
alterazioni del sangue e dell’apparato cardiovascolare
problemi dentali e gengiviti
morte per avvelenamento.
Quando e quali biscotti dare al nostro cane?
Di sicuro un biscotto ogni tanto non può far altro che piacere al nostro amico, sicuramente per premiarlo per essersi comportato bene, ma anche per una coccola in più.
Scegliere tra le migliori marche in commercio, non è sempre facile, ma di sicuro il nostro veterinario o nel negozio di animali di fiducia, ci sapranno consigliare al meglio, sia sul giusto quantitativo che sul prodotto più adatto secondo la taglia e razza del nostro cane.
E se volessimo farli in casa? Ecco alcune semplici ricette di biscotti per cani fatti in casa.
Ricetta biscotti al formaggio per cani
Ingredienti : 150g farina integrale di grano tenero, 150g farina di grano tenero 00, 30g burro fuso, 200ml latte parzialmente scremato, 130g emmenthal grattugiato.
Mescolate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo, stendetelo in una sfoglia di circa mezzo centimetro e poi tagliatela in un formato che preferite, adagiando su una teglia da forno le formine dei biscotti che avete realizzato e cuocete a 180° gradi per circa 30 minuti..
Ricetta biscotti integrali per cani
Ingredienti: 300 g di farina integrale, 150 g di burro di arachidi al naturale (senza zucchero o sale), 150 g di fiocchi d’avena, 70 g di latte in polvere, 2 uova, alcune foglie di prezzemolo.
Mescolate la farina integrale con le uova, i fiocchi d’avena pestati ed il prezzemolo tritato, poi aggiungete il latte in polvere diluito in un bicchiere d’acqua tiepida. A metà lavorazione aggiungete il burro di arachidi, ultimate la lavorazione e lasciate riposare per un paio d’ore.
Stendete l’impasto in una sfoglia di circa mezzo centimetro e poi tagliatela in un formato che preferite, adagiando su una teglia da forno le formine dei biscotti che avete realizzato e cuocete a 180° gradi per circa 30 minuti.
[...]
27 Luglio 2020animali domestici / cibo animali / coniglio nano / consigli utili / curiositàDa qualche anno il coniglio è passato dall’essere un’appetitosa pietanza ad un simpatico ed affettuoso animale da compagnia, adorato dai bambini per il loro musetto simpatico e dagli adulti alla ricerca di un animale domestico dalle poche pretese.
Questi piccoli amici, al contrario di quello che si pensa, sono estremamente sensibili, intelligenti e bisognosi di attenzioni, ed il fatto che possano vivere dentro una gabbia, non significa che non abbiano bisogno di relazioni affettive, di gioco e soprattutto di un’ adeguata alimentazione affinchè possano vivere in salute ed il più a lungo possibile.
Cosa mangiano i conigli?
A questa domanda tutti rispondiamo : “ le carote!“, certo, ma non solo le carote. I conigli sono erbivori e quindi mangiano erba, foglie e piante varie, e quindi niente grassi, zuccheri, proteine, niente pane, no a cereali, biscotti o grissini, tutti alimenti che il sistema digestivo del coniglio non è in grado di elaborare e quindi estremamente dannosi per il suo organismo.
Il coniglio trae il suo nutrimento dalla fibra, che la sua flora intestinale elabora ricavandone proteine, vitamine, acidi grassi, e tutto quanto serve al suo nutrimento. Tra l’altro l’erba consuma i denti , perchè ricca di microcristalli di silice che lima i denti , e visto che uno dei problemi di salute dei conigli dipende dalla crescita perenne dei denti, il continuo masticare erba fa si che questo piccolo amico riesca a mantenerne la giusta lunghezza, senza incorrere in spiacevoli e dolorosi problemi di salute.
Ricordate inoltre, che i conigli hanno problemi di blocchi intestinali, e questo non è dovuto al fatto che abbiamo ingerito il pelo , ma a carenza di fibra o all’uso non corretto di mangimi che causano una alterazione della flora intestinale provocando enteriti e diaree che spesso si rivelano letali.
Riepilogando quindi, il nostro coniglietto può mangiare con regolarità :
fieno ( steli verdi e sottili ) sedano, finocchio, carote, zucca, invidia, lattuga, radicchio, zucchine, peperoni, basilico, prezzemolo, cicoria, cavoli, broccoli, coste di bietola, rape, ravanelli, rucola, spinaci, verza.
può mangiare anche un po’ di frutta, come : ananas, arancia, mela, anguria, melone, fragole, ciliegie, kiwi, pera pesca, albicocca, .. ma attenzione a non esagerare!
Ma il cibo assolutamente vietato per i conigli sono : melanzane, funghi, verdure cotte, aglio, cipolle, patata, legumi, piante ornamentali, snack (anche se “per conigli”), carboidrati in genere, come pane (nemmeno la crosta!), pasta, cereali, semi di qualsiasi genere, biscotti, dolciumi, cioccolato, yogurt, frutta secca .
E’ buona abitudine, lasciare sempre a disposizione del nostro amico, fieno e acqua pulita ( da cambiare 1-2 volte al giorno) , così che lui possa nutrirsi o fare degli spuntini che soddisfino il suo fabbisogno giornaliero misurato in circa 150-200 gr di verdura mista al giorno ogni chilogrammo di peso.
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2 Marzo 2021animali domestici / congiuntivite gatto / consigli utili / gattiCongiuntivite gatto, rimedi naturali o farmaci, cosa è meglio per curare il nostro amico a quattro zampe quando manifesta i sintomi di una infiammazione agli occhi?
Il problema della congiuntivite che affrontiamo noi umani, è molto simile a quella che spesso affligge anche i nostri amici animali, come cani e gatti. Curare un gatto con congiuntivite, spesso può sembrare più complicato di quello che è realmente, ma basta capirne l’origine e la soluzione è presto data.
Ma cos’è la congiuntivite del gatto?
Si tratta di un’infiammazione che colpisce lo strato trasparente che riveste la parte anteriore del globo oculare e la superficie interna delle palpebre, chiamata appunto congiuntiva.
Ciò comporta una eccessiva lacrimazione, con lacrime sono di solito dense e scure che scorrono vicino al naso sotto l’occhio, un palese rigonfiamento della terza palpebra dell’occhio del gatto, visibile normalmente dalla parte dell’occhio più vicina al naso, che se infiammata arriva a ricoprire l’iride.
Come per noi umani, anche la congiuntivite del gatto genera dolore, prurito, e nei casi più gravi anche delle lesioni sull’occhio.
Cause della congiuntivite del gatto?
La cause che inducono la congiuntivite al gatto, possono essere diverse, posso avere origine allergica o anche di natura batterica/virale, può essere dovuta alla presenza di vento/sole intensi che colpiscono direttamente l’occhio irritandolo, o di un corpo estraneo; oppure può essere legata ad altre patologie dell’occhio (come nella cheratocongiuntivite secca del cane).
Come curare la congiuntivite al gatto?
Inutile dire che la prima cosa da fare nel caso si verifichino i primi sintomi di una congiuntivite al vostro gatto o cane, è quella di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia in zona per consentirgli di effettuare degli esami più approfonditi per stabilirne la causa e provvedere alla giusta terapia.
Di solito il veterinario comincia sempre con una terapia sintomatica, tramite la somministrazione di farmaci per ridurre l’infiammazione, come ad esempio un collirio specifico per la congiuntivite dei gatti, per poi passare ad analizzare le lacrime del gatto per individuare se la congiuntivite è di origine batterica.
Per le forme più lievi, sempre dietro consiglio del veterinario possiamo ricorrere anche a rimedi naturali, come gli impacchi con camomilla o malva fredda per 2 o 3 volte al giorno e inoltre localmente può essere applicato un collirio a base di eufrasia.
E’ importante anche una modifica nell’alimentazione del nostro amico a quattro zampe, a base di apposite vitamine che hanno effetto sul lungo periodo, e soprattutto fare attenzione all’igiene dell’ambiente frequentato dal gatto, perchè essendo contagiosa, la congiuntivite può essere trasmessa all’uomo involontariamente.
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8 Dicembre 2020animali domestici / cani / cibo animali / consigli utiliCome si fa a dire di no ad un biscotto, quando il tuo cane ti guarda con quegli occhioni enormi da sotto il tavolo, mentre fai colazione? Che male farà un piccolo biscotto?
Certo, è difficile dire di no ad un biscotto o ad un dolcetto, quando il nostro cane ci guarda affranto, ma dobbiamo resistere ed evitare di farci condizionare, perchè assecondandolo mettiamo a rischio la sua salute.
Naturalmente c’è da fare una distinzione sui dolcetti e biscotti, quelli dannosi per il nostro cane sono quelli prodotti e commercializzati per noi umani, cosa diversa è invece per quelli venduti appositamente per i nostri amici a quattro zampe.
Questo perchè, i dolci prodotti per noi umani sono ricchi di zuccheri raffinati, edulcoranti, grassi e molti altri componenti che l’apparato digerente dei cani non riesce ad elaborare per la mancanza di specifici enzimi.
In più, il loro intestino è più corto del nostro e quindi i cibi molto elaborati non si riescono a digerire in tempo, causando così, un accumulo di zuccheri nel corpo del nostro pelosetto.
Per non parlare dei preparati a base di cioccolato, caffè o tè che sono altamente tossici, che contengono teobromina, un alcaloide naturale che i cani non sono in grado di metabolizzare. Così come la frutta (anche secca) , ricca di glucosio, dovrà essere somministrata con molta parsimonia, perchè un accumulo di zuccheri nel loro organismo può portare a malattie come:
diabete
pancreatite
obesità
danni al sistema nervoso e digerente
alterazioni del sangue e dell’apparato cardiovascolare
problemi dentali e gengiviti
morte per avvelenamento.
Quando e quali biscotti dare al nostro cane?
Di sicuro un biscotto ogni tanto non può far altro che piacere al nostro amico, sicuramente per premiarlo per essersi comportato bene, ma anche per una coccola in più.
Scegliere tra le migliori marche in commercio, non è sempre facile, ma di sicuro il nostro veterinario o nel negozio di animali di fiducia, ci sapranno consigliare al meglio, sia sul giusto quantitativo che sul prodotto più adatto secondo la taglia e razza del nostro cane.
E se volessimo farli in casa? Ecco alcune semplici ricette di biscotti per cani fatti in casa.
Ricetta biscotti al formaggio per cani
Ingredienti : 150g farina integrale di grano tenero, 150g farina di grano tenero 00, 30g burro fuso, 200ml latte parzialmente scremato, 130g emmenthal grattugiato.
Mescolate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo, stendetelo in una sfoglia di circa mezzo centimetro e poi tagliatela in un formato che preferite, adagiando su una teglia da forno le formine dei biscotti che avete realizzato e cuocete a 180° gradi per circa 30 minuti..
Ricetta biscotti integrali per cani
Ingredienti: 300 g di farina integrale, 150 g di burro di arachidi al naturale (senza zucchero o sale), 150 g di fiocchi d’avena, 70 g di latte in polvere, 2 uova, alcune foglie di prezzemolo.
Mescolate la farina integrale con le uova, i fiocchi d’avena pestati ed il prezzemolo tritato, poi aggiungete il latte in polvere diluito in un bicchiere d’acqua tiepida. A metà lavorazione aggiungete il burro di arachidi, ultimate la lavorazione e lasciate riposare per un paio d’ore.
Stendete l’impasto in una sfoglia di circa mezzo centimetro e poi tagliatela in un formato che preferite, adagiando su una teglia da forno le formine dei biscotti che avete realizzato e cuocete a 180° gradi per circa 30 minuti.
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