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27 Luglio 2020cibo animali / consigli utiliPensare al pesciolino rosso come al pesciolino che vive in un’ampolla di vetro, sempre piccolo , che ci fa compagnia senza molte pretese, non è proprio corretto, perchè devi sapere che i pesci rossi, o Carassius auratus, possono vivere fino a 30 anni raggiungendo anche i 30 cm di lunghezza e 3 kg di peso. E’ vero, molti pesciolini rossi non sopravvivono a lungo dopo che li abbiamo portati a casa, ma questo non dipende dalla loro natura, ma dagli errori che commettiamo noi umani, sia con la loro alimentazione , che per l’ambiente in cui li facciamo vivere. Ma andiamo per gradi. Come prenderci cura di un pesce rosso, partendo dalla sua casa? L’habitat per un pesce rosso è fondamentale, ed è per questo che dobbiamo adeguare la sua casa alla sua dimensione, tenendo conto che per ogni esemplare sono necessari 20 litri di acqua. Questo ci fa ben capire che non possiamo usare le piccole ampolle di vetro, ma un acquario che garantisca questa quantità di acqua dolce per ogni esemplare che ci vive. In merito all’acqua dell’acquario, questa andrà cambiata con una certa frequenza, almeno una volta a settimana e in una percentuale del 30/40% . Va bene anche l’acqua del rubinetto, purchè abbia riposato il tanto che basta per far depositare i residui di cloro in essa contenuti e dannosi per i pesci. Per rendere più confortevole e meno monotono l’ambiente dell’acquario, si possono aggiungere piante artificiali,ghiaia per il fondo o  mini paesaggi in pietra, evitando piante  che potrebbero essere mangiate, e prima di introdurre il nostro amico nella sua nuova casa, accertarsi della temperatura e della qualità dell’acqua, utilizzando anche un filtro meccanico, che ripulisca regolarmente l’acqua da residui di cibo, escrementi e altre sostanze, e un termostato per avere una temperatura costante. Cosa mangiano i pesci rossi? Sul cibo la regola numero 1 è non esagerare. I pesci sono onnivori e soprattutto non hanno il senso della sazietà, per cui è consigliabile dargli da mangiare non una sola volta al giorno è ma più volte al giorno in piccole quantità che riescono a mangiare in un minuto. I pesci rossi amano una dieta variegata, per cui cambiare mangime ogni tanto sarà sicuramente gradito, soprattutto se mischiato con larve di zanzare liofilizzate. Amano il cavolo di Pechino e l’insalata e possono mangiare anche le piante da acquario,  e per non fargli assumere troppa aria  durante la scorpacciata, il mangime galleggiante o quello liofilizzato, dovrebbe restare in ammollo per un paio di secondi prima di essere somministrato. Un consiglio per evitare un eccesso di residui nell’acqua, è quello di prevedere un giorno a settimana di digiuno e di tanto in tanto dargli qualche verdura sbollentata e sminuzzata,  tipo piselli, spinaci, zucchine,  che sostituisca e integri le fibre vegetali che si trovano naturalmente nell’acqua dei fiumi. [...]
17 Giugno 2021animali domestici / cani / curiositàAndare in spiaggia con il cane a volte può essere complicato, ma se conosciamo le regole di base a cui dobbiamo attenerci, tutto sarà più facile e divertente.  Cominciamo a capire cosa prevede la legge a riguardo. In realtà non esiste una norma nazionale che vieta in assoluto di portare i nostri amici a quattro zampe a fare il bagno al mare, ma possono esistere delle ordinanze regionali, comunali o della Capitaneria di Porto, che ne limitino l’accesso. Naturalmente questo tipo di indicazione deve essere ben visibile, deve riportare il riferimento specifico dell’ ordinanza e la data, la firma del Sindaco o del Comandante dei Vigili Urbani. Se non vi è alcuna indicazione ben pubblicizzata, l’accesso per il nostro cane alla spiaggia libera è consentita, sempre con museruola e guinzaglio. Una eccezione!  Sia per le spiagge libere che per gli stabilimenti, sono sempre ammessi i cani guida per i non vedenti e cani da salvataggio.  Cosa diversa è per lo stabilimento balneare, il cui gestore può a sua discrezione autorizzare o meno l’accesso dei cani alla spiaggia avuta in concessione, o stabilire orari e zone a loro destinate. Anche qui, però vale la regola del libero accesso per cani guida e da salvataggio. Va ricordato inoltre, che lo spazio della battigia e successiva striscia di cinque metri , anche negli stabilimenti balneari, deve essere sempre disponibile all’accesso al mare per chiunque, compreso i nostri cani. Ma attenzione a non fare i furbetti, perchè sulla battigia e relativa striscia della spiaggia in concessione, non ci si può fermare a giocare, chiacchierare, sedersi a prendere il sole, stendere l’asciugamano o posizionare la sediolina pieghevole ed intrattenersi con o senza cane, se non volete incorrere in qualche multa. Stabilimenti balneari pet-friendly Proprio per l’esistenza di questa varietà di regole, negli ultimi anni sono nate le cosiddette bau-beach, ovvero spiagge libere attrezzate per ospitare i cani , che possono scorrazzare liberamente anche senza guinzaglio, dove si possono trovare docce, ciotole per l’acqua, sacchetti igienici, e tutto l’occorrente per trascorrere una giornata in tranquillità e divertimento per cani e padroni. Naturalmente per accedervi, è necessario che il cane sia in regola con le vaccinazioni e vi acceda con pettorina o guinzaglio e museruola, oltre a dover mostrare il libretto sanitario. In tutti gli altri casi, ovvero spiaggia libera, ma non specificatamente per cani, stabilimenti balneari dove non è vietato l’ingresso ai cani, ma prive di aree specifiche per loro, il nostro amico dovrà attenersi alle regole generali della buona educazione e restare vicino al padrone sotto l’ombrellone con il guinzaglio. Quando portare il cane in spiaggia? Come potete ben immaginare, non si può andare in spiaggia con il cane nelle ore più calde (11.00 /16.00 ) perchè potrebbe avere un colpo di calore o peggio ancora ustionarsi le zampette sulla sabbia rovente. Bisogna sempre ricordarsi che “Fido” regola la temperatura corporea respirando con la bocca aperta, e le temperature roventi della spiaggia, l’aria calda che risale dalla sabbia, non aiutano, così è sempre meglio portarlo al mattino presto o nel pomeriggio, e riservargli sempre un angolino al fresco sotto l’ombrellone. Le cose da mettere in borsa per Fido sacchetti igienici ciotola per l’acqua (fondamentale e attenzione a non fargli bere l’acqua del mare) spruzzino per rinfrescarlo di tanto in tanto pomata protettiva per i cuscinetti plantari ( per evitare scottature e disidratazione) crema per le scottature ( per le zone prive di pelo, come naso, bocca, addome, punta delle orecchie) shampoo lenitivo ( da utilizzare per una doccia in acqua dolce prima del rientro a casa ) Oltre a queste piccole ma fondamentali regole per portare il nostro cane in spiaggia con noi, prima di partire vi consigliamo di accertarvi del suo stato di salute. Fate un salto dal vostro veterinario di fiducia, che saprà certamente darvi altri preziosi consigli mirati al benessere del vostro cane, in relazione anche alla sua storia clinica, razza ed età. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
16 Aprile 2021animali domestici / cani / consigli utili / curiositàL’ addestramento cani è un argomento molto discusso tra coloro che vogliono prendere un cucciolo in casa o da chi già ce l’ha. Un cane che risponde ai più semplici comandi impartiti dal suo padrone, non solo ha una vita più tranquilla, ma anche più sicura. Addestrare un cane, significa soprattutto armarsi di molta pazienza, perchè ogni cane ha i suoi tempi ed i suoi livelli di attenzione, soprattutto se l’addestramento va oltre i più comuni comandi di fermo, resta, torna, seduto, e lascia. Ci sono livelli di addestramento che non possono essere impartiti dai soli proprietari dei cani, ma necessitano certamente di persone qualificate, ma per convivere con il nostro amico a quattro zampe possiamo intanto cominciare con le cose più elementari come : il comando seduto , conosciuto in tutto il mondo con il termine “sit” , il primo e certamente la base per ogni livello di addestramento, il comando resta, che lascia il cane fermo in un punto consentendo al padrone di allontanarsi , il comando lascia, che obbliga il cane a smettere di masticare qualcosa qualcosa che non dovrebbe, il comando vieni o torna , per invitare il cane a seguirti, magari in casa o nel posto dove ti trovi in quel preciso istante. Naturalmente durante la fase di addestramento del cane, oltre alla pazienza portate con voi dei biscottini da dare come premio al vostro amico a quattro zampe ogni volta che esegue correttamente ogni vostro comando. Inoltre è molto importante trovare un luogo tranquillo, dove non ci siano molti rumori , persone o altri animali, dove praticare l’addestramento, in modo da tenere il cane più concentrato possibile su di voi e sulle azioni da compiere. Tecniche di addestramento cani Come insegnare il comando “seduto” Metti in una mano il biscottino da dare come premio, avvicinala al muso del cane e poi portala in alto in modo da fargli alzare la testa. Tieni la mano in alto e leggermente indietro alla testa del cane, che con questo movimento tenderà a sbilanciarsi e quindi a sedersi, e mentre si siede pronunciate il comando ” seduto” o “sit”. Una volta seduto, coccolatelo e dategli il premio. Ripetete questa procedura più volte al giorno e quando cominciate ad avere la sensazione che abbia appreso le istruzioni, date il comando senza premiarlo ogni volta, fino a farglielo eseguire senza premio. Come insegnare il comando “resta” Dai il comando di “seduto”, poi con la mano aperta ed il palmo rivolto al viso del cane, pronuncia la parola “resta” e fai un passo indietro. Se il cane resta fermo torna da lui e premialo. Ripeti più volte il comando, ogni volta allontanandoti di un passo in più ed ogni volta premiando il tuo amico, anche solo con le coccole. Come insegnare il comando “lascia” Tieni in entrambe le mani un biscottino e mostrane una chiusa a pugno al tuo cane, che sentendo l’odore del biscotto proverà ad aprire con il muso. Dai il comando di “seduto” e poi dici “No”. Se il tuo cane obbedisce, premialo con coccole ed il biscotto  che tenevi nell’altra mano. Ripeti più volte questo primo comando. Dopo che ha imparato bene questo comando, dai al cane un gioco da tenere in bocca, e nascondi in una mano un biscottino. Aspetta qualche secondo e poi impartisci il comando ” lascia” , e se il cane non lascia il gioco fagli vedere il biscotto e daglielo solo dopo che lo avrà lasciato cadere. Ripeti più volte la procedura a distanza di qualche minuto, fino a quando il cane non avrà imparato a rispondere correttamente al comando. Come insegnare il comando “vieni ” o “torna” Fermati in un punto lontano dal tuo cane, siediti e aspetta qualche secondo, poi chiama il tuo cane con il suo nome e con il comando ” vieni” o “torna” (es. Dora, vieni! ), e continua a pronunciarlo fino a quando non ti avrà raggiunto. A questo punto come di consueto, premialo con coccole ed il solito biscottino. E’ molto importante che ogni comando impartito, sia sempre associato a qualcosa di piacevole, una coccola, un elogio, in modo che il cane lo viva non come una punizione o qualcosa di negativo. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter       [...]
27 Luglio 2020cibo animali / consigli utiliPensare al pesciolino rosso come al pesciolino che vive in un’ampolla di vetro, sempre piccolo , che ci fa compagnia senza molte pretese, non è proprio corretto, perchè devi sapere che i pesci rossi, o Carassius auratus, possono vivere fino a 30 anni raggiungendo anche i 30 cm di lunghezza e 3 kg di peso. E’ vero, molti pesciolini rossi non sopravvivono a lungo dopo che li abbiamo portati a casa, ma questo non dipende dalla loro natura, ma dagli errori che commettiamo noi umani, sia con la loro alimentazione , che per l’ambiente in cui li facciamo vivere. Ma andiamo per gradi. Come prenderci cura di un pesce rosso, partendo dalla sua casa? L’habitat per un pesce rosso è fondamentale, ed è per questo che dobbiamo adeguare la sua casa alla sua dimensione, tenendo conto che per ogni esemplare sono necessari 20 litri di acqua. Questo ci fa ben capire che non possiamo usare le piccole ampolle di vetro, ma un acquario che garantisca questa quantità di acqua dolce per ogni esemplare che ci vive. In merito all’acqua dell’acquario, questa andrà cambiata con una certa frequenza, almeno una volta a settimana e in una percentuale del 30/40% . Va bene anche l’acqua del rubinetto, purchè abbia riposato il tanto che basta per far depositare i residui di cloro in essa contenuti e dannosi per i pesci. Per rendere più confortevole e meno monotono l’ambiente dell’acquario, si possono aggiungere piante artificiali,ghiaia per il fondo o  mini paesaggi in pietra, evitando piante  che potrebbero essere mangiate, e prima di introdurre il nostro amico nella sua nuova casa, accertarsi della temperatura e della qualità dell’acqua, utilizzando anche un filtro meccanico, che ripulisca regolarmente l’acqua da residui di cibo, escrementi e altre sostanze, e un termostato per avere una temperatura costante. Cosa mangiano i pesci rossi? Sul cibo la regola numero 1 è non esagerare. I pesci sono onnivori e soprattutto non hanno il senso della sazietà, per cui è consigliabile dargli da mangiare non una sola volta al giorno è ma più volte al giorno in piccole quantità che riescono a mangiare in un minuto. I pesci rossi amano una dieta variegata, per cui cambiare mangime ogni tanto sarà sicuramente gradito, soprattutto se mischiato con larve di zanzare liofilizzate. Amano il cavolo di Pechino e l’insalata e possono mangiare anche le piante da acquario,  e per non fargli assumere troppa aria  durante la scorpacciata, il mangime galleggiante o quello liofilizzato, dovrebbe restare in ammollo per un paio di secondi prima di essere somministrato. Un consiglio per evitare un eccesso di residui nell’acqua, è quello di prevedere un giorno a settimana di digiuno e di tanto in tanto dargli qualche verdura sbollentata e sminuzzata,  tipo piselli, spinaci, zucchine,  che sostituisca e integri le fibre vegetali che si trovano naturalmente nell’acqua dei fiumi. [...]
17 Giugno 2021animali domestici / cani / curiositàAndare in spiaggia con il cane a volte può essere complicato, ma se conosciamo le regole di base a cui dobbiamo attenerci, tutto sarà più facile e divertente.  Cominciamo a capire cosa prevede la legge a riguardo. In realtà non esiste una norma nazionale che vieta in assoluto di portare i nostri amici a quattro zampe a fare il bagno al mare, ma possono esistere delle ordinanze regionali, comunali o della Capitaneria di Porto, che ne limitino l’accesso. Naturalmente questo tipo di indicazione deve essere ben visibile, deve riportare il riferimento specifico dell’ ordinanza e la data, la firma del Sindaco o del Comandante dei Vigili Urbani. Se non vi è alcuna indicazione ben pubblicizzata, l’accesso per il nostro cane alla spiaggia libera è consentita, sempre con museruola e guinzaglio. Una eccezione!  Sia per le spiagge libere che per gli stabilimenti, sono sempre ammessi i cani guida per i non vedenti e cani da salvataggio.  Cosa diversa è per lo stabilimento balneare, il cui gestore può a sua discrezione autorizzare o meno l’accesso dei cani alla spiaggia avuta in concessione, o stabilire orari e zone a loro destinate. Anche qui, però vale la regola del libero accesso per cani guida e da salvataggio. Va ricordato inoltre, che lo spazio della battigia e successiva striscia di cinque metri , anche negli stabilimenti balneari, deve essere sempre disponibile all’accesso al mare per chiunque, compreso i nostri cani. Ma attenzione a non fare i furbetti, perchè sulla battigia e relativa striscia della spiaggia in concessione, non ci si può fermare a giocare, chiacchierare, sedersi a prendere il sole, stendere l’asciugamano o posizionare la sediolina pieghevole ed intrattenersi con o senza cane, se non volete incorrere in qualche multa. Stabilimenti balneari pet-friendly Proprio per l’esistenza di questa varietà di regole, negli ultimi anni sono nate le cosiddette bau-beach, ovvero spiagge libere attrezzate per ospitare i cani , che possono scorrazzare liberamente anche senza guinzaglio, dove si possono trovare docce, ciotole per l’acqua, sacchetti igienici, e tutto l’occorrente per trascorrere una giornata in tranquillità e divertimento per cani e padroni. Naturalmente per accedervi, è necessario che il cane sia in regola con le vaccinazioni e vi acceda con pettorina o guinzaglio e museruola, oltre a dover mostrare il libretto sanitario. In tutti gli altri casi, ovvero spiaggia libera, ma non specificatamente per cani, stabilimenti balneari dove non è vietato l’ingresso ai cani, ma prive di aree specifiche per loro, il nostro amico dovrà attenersi alle regole generali della buona educazione e restare vicino al padrone sotto l’ombrellone con il guinzaglio. Quando portare il cane in spiaggia? Come potete ben immaginare, non si può andare in spiaggia con il cane nelle ore più calde (11.00 /16.00 ) perchè potrebbe avere un colpo di calore o peggio ancora ustionarsi le zampette sulla sabbia rovente. Bisogna sempre ricordarsi che “Fido” regola la temperatura corporea respirando con la bocca aperta, e le temperature roventi della spiaggia, l’aria calda che risale dalla sabbia, non aiutano, così è sempre meglio portarlo al mattino presto o nel pomeriggio, e riservargli sempre un angolino al fresco sotto l’ombrellone. Le cose da mettere in borsa per Fido sacchetti igienici ciotola per l’acqua (fondamentale e attenzione a non fargli bere l’acqua del mare) spruzzino per rinfrescarlo di tanto in tanto pomata protettiva per i cuscinetti plantari ( per evitare scottature e disidratazione) crema per le scottature ( per le zone prive di pelo, come naso, bocca, addome, punta delle orecchie) shampoo lenitivo ( da utilizzare per una doccia in acqua dolce prima del rientro a casa ) Oltre a queste piccole ma fondamentali regole per portare il nostro cane in spiaggia con noi, prima di partire vi consigliamo di accertarvi del suo stato di salute. Fate un salto dal vostro veterinario di fiducia, che saprà certamente darvi altri preziosi consigli mirati al benessere del vostro cane, in relazione anche alla sua storia clinica, razza ed età. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
16 Aprile 2021animali domestici / cani / consigli utili / curiositàL’ addestramento cani è un argomento molto discusso tra coloro che vogliono prendere un cucciolo in casa o da chi già ce l’ha. Un cane che risponde ai più semplici comandi impartiti dal suo padrone, non solo ha una vita più tranquilla, ma anche più sicura. Addestrare un cane, significa soprattutto armarsi di molta pazienza, perchè ogni cane ha i suoi tempi ed i suoi livelli di attenzione, soprattutto se l’addestramento va oltre i più comuni comandi di fermo, resta, torna, seduto, e lascia. Ci sono livelli di addestramento che non possono essere impartiti dai soli proprietari dei cani, ma necessitano certamente di persone qualificate, ma per convivere con il nostro amico a quattro zampe possiamo intanto cominciare con le cose più elementari come : il comando seduto , conosciuto in tutto il mondo con il termine “sit” , il primo e certamente la base per ogni livello di addestramento, il comando resta, che lascia il cane fermo in un punto consentendo al padrone di allontanarsi , il comando lascia, che obbliga il cane a smettere di masticare qualcosa qualcosa che non dovrebbe, il comando vieni o torna , per invitare il cane a seguirti, magari in casa o nel posto dove ti trovi in quel preciso istante. Naturalmente durante la fase di addestramento del cane, oltre alla pazienza portate con voi dei biscottini da dare come premio al vostro amico a quattro zampe ogni volta che esegue correttamente ogni vostro comando. Inoltre è molto importante trovare un luogo tranquillo, dove non ci siano molti rumori , persone o altri animali, dove praticare l’addestramento, in modo da tenere il cane più concentrato possibile su di voi e sulle azioni da compiere. Tecniche di addestramento cani Come insegnare il comando “seduto” Metti in una mano il biscottino da dare come premio, avvicinala al muso del cane e poi portala in alto in modo da fargli alzare la testa. Tieni la mano in alto e leggermente indietro alla testa del cane, che con questo movimento tenderà a sbilanciarsi e quindi a sedersi, e mentre si siede pronunciate il comando ” seduto” o “sit”. Una volta seduto, coccolatelo e dategli il premio. Ripetete questa procedura più volte al giorno e quando cominciate ad avere la sensazione che abbia appreso le istruzioni, date il comando senza premiarlo ogni volta, fino a farglielo eseguire senza premio. Come insegnare il comando “resta” Dai il comando di “seduto”, poi con la mano aperta ed il palmo rivolto al viso del cane, pronuncia la parola “resta” e fai un passo indietro. Se il cane resta fermo torna da lui e premialo. Ripeti più volte il comando, ogni volta allontanandoti di un passo in più ed ogni volta premiando il tuo amico, anche solo con le coccole. Come insegnare il comando “lascia” Tieni in entrambe le mani un biscottino e mostrane una chiusa a pugno al tuo cane, che sentendo l’odore del biscotto proverà ad aprire con il muso. Dai il comando di “seduto” e poi dici “No”. Se il tuo cane obbedisce, premialo con coccole ed il biscotto  che tenevi nell’altra mano. Ripeti più volte questo primo comando. Dopo che ha imparato bene questo comando, dai al cane un gioco da tenere in bocca, e nascondi in una mano un biscottino. Aspetta qualche secondo e poi impartisci il comando ” lascia” , e se il cane non lascia il gioco fagli vedere il biscotto e daglielo solo dopo che lo avrà lasciato cadere. Ripeti più volte la procedura a distanza di qualche minuto, fino a quando il cane non avrà imparato a rispondere correttamente al comando. Come insegnare il comando “vieni ” o “torna” Fermati in un punto lontano dal tuo cane, siediti e aspetta qualche secondo, poi chiama il tuo cane con il suo nome e con il comando ” vieni” o “torna” (es. Dora, vieni! ), e continua a pronunciarlo fino a quando non ti avrà raggiunto. A questo punto come di consueto, premialo con coccole ed il solito biscottino. E’ molto importante che ogni comando impartito, sia sempre associato a qualcosa di piacevole, una coccola, un elogio, in modo che il cane lo viva non come una punizione o qualcosa di negativo. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter       [...]
27 Luglio 2020cibo animali / consigli utiliPensare al pesciolino rosso come al pesciolino che vive in un’ampolla di vetro, sempre piccolo , che ci fa compagnia senza molte pretese, non è proprio corretto, perchè devi sapere che i pesci rossi, o Carassius auratus, possono vivere fino a 30 anni raggiungendo anche i 30 cm di lunghezza e 3 kg di peso. E’ vero, molti pesciolini rossi non sopravvivono a lungo dopo che li abbiamo portati a casa, ma questo non dipende dalla loro natura, ma dagli errori che commettiamo noi umani, sia con la loro alimentazione , che per l’ambiente in cui li facciamo vivere. Ma andiamo per gradi. Come prenderci cura di un pesce rosso, partendo dalla sua casa? L’habitat per un pesce rosso è fondamentale, ed è per questo che dobbiamo adeguare la sua casa alla sua dimensione, tenendo conto che per ogni esemplare sono necessari 20 litri di acqua. Questo ci fa ben capire che non possiamo usare le piccole ampolle di vetro, ma un acquario che garantisca questa quantità di acqua dolce per ogni esemplare che ci vive. In merito all’acqua dell’acquario, questa andrà cambiata con una certa frequenza, almeno una volta a settimana e in una percentuale del 30/40% . Va bene anche l’acqua del rubinetto, purchè abbia riposato il tanto che basta per far depositare i residui di cloro in essa contenuti e dannosi per i pesci. Per rendere più confortevole e meno monotono l’ambiente dell’acquario, si possono aggiungere piante artificiali,ghiaia per il fondo o  mini paesaggi in pietra, evitando piante  che potrebbero essere mangiate, e prima di introdurre il nostro amico nella sua nuova casa, accertarsi della temperatura e della qualità dell’acqua, utilizzando anche un filtro meccanico, che ripulisca regolarmente l’acqua da residui di cibo, escrementi e altre sostanze, e un termostato per avere una temperatura costante. Cosa mangiano i pesci rossi? Sul cibo la regola numero 1 è non esagerare. I pesci sono onnivori e soprattutto non hanno il senso della sazietà, per cui è consigliabile dargli da mangiare non una sola volta al giorno è ma più volte al giorno in piccole quantità che riescono a mangiare in un minuto. I pesci rossi amano una dieta variegata, per cui cambiare mangime ogni tanto sarà sicuramente gradito, soprattutto se mischiato con larve di zanzare liofilizzate. Amano il cavolo di Pechino e l’insalata e possono mangiare anche le piante da acquario,  e per non fargli assumere troppa aria  durante la scorpacciata, il mangime galleggiante o quello liofilizzato, dovrebbe restare in ammollo per un paio di secondi prima di essere somministrato. Un consiglio per evitare un eccesso di residui nell’acqua, è quello di prevedere un giorno a settimana di digiuno e di tanto in tanto dargli qualche verdura sbollentata e sminuzzata,  tipo piselli, spinaci, zucchine,  che sostituisca e integri le fibre vegetali che si trovano naturalmente nell’acqua dei fiumi. [...]
17 Giugno 2021animali domestici / cani / curiositàAndare in spiaggia con il cane a volte può essere complicato, ma se conosciamo le regole di base a cui dobbiamo attenerci, tutto sarà più facile e divertente.  Cominciamo a capire cosa prevede la legge a riguardo. In realtà non esiste una norma nazionale che vieta in assoluto di portare i nostri amici a quattro zampe a fare il bagno al mare, ma possono esistere delle ordinanze regionali, comunali o della Capitaneria di Porto, che ne limitino l’accesso. Naturalmente questo tipo di indicazione deve essere ben visibile, deve riportare il riferimento specifico dell’ ordinanza e la data, la firma del Sindaco o del Comandante dei Vigili Urbani. Se non vi è alcuna indicazione ben pubblicizzata, l’accesso per il nostro cane alla spiaggia libera è consentita, sempre con museruola e guinzaglio. Una eccezione!  Sia per le spiagge libere che per gli stabilimenti, sono sempre ammessi i cani guida per i non vedenti e cani da salvataggio.  Cosa diversa è per lo stabilimento balneare, il cui gestore può a sua discrezione autorizzare o meno l’accesso dei cani alla spiaggia avuta in concessione, o stabilire orari e zone a loro destinate. Anche qui, però vale la regola del libero accesso per cani guida e da salvataggio. Va ricordato inoltre, che lo spazio della battigia e successiva striscia di cinque metri , anche negli stabilimenti balneari, deve essere sempre disponibile all’accesso al mare per chiunque, compreso i nostri cani. Ma attenzione a non fare i furbetti, perchè sulla battigia e relativa striscia della spiaggia in concessione, non ci si può fermare a giocare, chiacchierare, sedersi a prendere il sole, stendere l’asciugamano o posizionare la sediolina pieghevole ed intrattenersi con o senza cane, se non volete incorrere in qualche multa. Stabilimenti balneari pet-friendly Proprio per l’esistenza di questa varietà di regole, negli ultimi anni sono nate le cosiddette bau-beach, ovvero spiagge libere attrezzate per ospitare i cani , che possono scorrazzare liberamente anche senza guinzaglio, dove si possono trovare docce, ciotole per l’acqua, sacchetti igienici, e tutto l’occorrente per trascorrere una giornata in tranquillità e divertimento per cani e padroni. Naturalmente per accedervi, è necessario che il cane sia in regola con le vaccinazioni e vi acceda con pettorina o guinzaglio e museruola, oltre a dover mostrare il libretto sanitario. In tutti gli altri casi, ovvero spiaggia libera, ma non specificatamente per cani, stabilimenti balneari dove non è vietato l’ingresso ai cani, ma prive di aree specifiche per loro, il nostro amico dovrà attenersi alle regole generali della buona educazione e restare vicino al padrone sotto l’ombrellone con il guinzaglio. Quando portare il cane in spiaggia? Come potete ben immaginare, non si può andare in spiaggia con il cane nelle ore più calde (11.00 /16.00 ) perchè potrebbe avere un colpo di calore o peggio ancora ustionarsi le zampette sulla sabbia rovente. Bisogna sempre ricordarsi che “Fido” regola la temperatura corporea respirando con la bocca aperta, e le temperature roventi della spiaggia, l’aria calda che risale dalla sabbia, non aiutano, così è sempre meglio portarlo al mattino presto o nel pomeriggio, e riservargli sempre un angolino al fresco sotto l’ombrellone. Le cose da mettere in borsa per Fido sacchetti igienici ciotola per l’acqua (fondamentale e attenzione a non fargli bere l’acqua del mare) spruzzino per rinfrescarlo di tanto in tanto pomata protettiva per i cuscinetti plantari ( per evitare scottature e disidratazione) crema per le scottature ( per le zone prive di pelo, come naso, bocca, addome, punta delle orecchie) shampoo lenitivo ( da utilizzare per una doccia in acqua dolce prima del rientro a casa ) Oltre a queste piccole ma fondamentali regole per portare il nostro cane in spiaggia con noi, prima di partire vi consigliamo di accertarvi del suo stato di salute. Fate un salto dal vostro veterinario di fiducia, che saprà certamente darvi altri preziosi consigli mirati al benessere del vostro cane, in relazione anche alla sua storia clinica, razza ed età. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
16 Aprile 2021animali domestici / cani / consigli utili / curiositàL’ addestramento cani è un argomento molto discusso tra coloro che vogliono prendere un cucciolo in casa o da chi già ce l’ha. Un cane che risponde ai più semplici comandi impartiti dal suo padrone, non solo ha una vita più tranquilla, ma anche più sicura. Addestrare un cane, significa soprattutto armarsi di molta pazienza, perchè ogni cane ha i suoi tempi ed i suoi livelli di attenzione, soprattutto se l’addestramento va oltre i più comuni comandi di fermo, resta, torna, seduto, e lascia. Ci sono livelli di addestramento che non possono essere impartiti dai soli proprietari dei cani, ma necessitano certamente di persone qualificate, ma per convivere con il nostro amico a quattro zampe possiamo intanto cominciare con le cose più elementari come : il comando seduto , conosciuto in tutto il mondo con il termine “sit” , il primo e certamente la base per ogni livello di addestramento, il comando resta, che lascia il cane fermo in un punto consentendo al padrone di allontanarsi , il comando lascia, che obbliga il cane a smettere di masticare qualcosa qualcosa che non dovrebbe, il comando vieni o torna , per invitare il cane a seguirti, magari in casa o nel posto dove ti trovi in quel preciso istante. Naturalmente durante la fase di addestramento del cane, oltre alla pazienza portate con voi dei biscottini da dare come premio al vostro amico a quattro zampe ogni volta che esegue correttamente ogni vostro comando. Inoltre è molto importante trovare un luogo tranquillo, dove non ci siano molti rumori , persone o altri animali, dove praticare l’addestramento, in modo da tenere il cane più concentrato possibile su di voi e sulle azioni da compiere. Tecniche di addestramento cani Come insegnare il comando “seduto” Metti in una mano il biscottino da dare come premio, avvicinala al muso del cane e poi portala in alto in modo da fargli alzare la testa. Tieni la mano in alto e leggermente indietro alla testa del cane, che con questo movimento tenderà a sbilanciarsi e quindi a sedersi, e mentre si siede pronunciate il comando ” seduto” o “sit”. Una volta seduto, coccolatelo e dategli il premio. Ripetete questa procedura più volte al giorno e quando cominciate ad avere la sensazione che abbia appreso le istruzioni, date il comando senza premiarlo ogni volta, fino a farglielo eseguire senza premio. Come insegnare il comando “resta” Dai il comando di “seduto”, poi con la mano aperta ed il palmo rivolto al viso del cane, pronuncia la parola “resta” e fai un passo indietro. Se il cane resta fermo torna da lui e premialo. Ripeti più volte il comando, ogni volta allontanandoti di un passo in più ed ogni volta premiando il tuo amico, anche solo con le coccole. Come insegnare il comando “lascia” Tieni in entrambe le mani un biscottino e mostrane una chiusa a pugno al tuo cane, che sentendo l’odore del biscotto proverà ad aprire con il muso. Dai il comando di “seduto” e poi dici “No”. Se il tuo cane obbedisce, premialo con coccole ed il biscotto  che tenevi nell’altra mano. Ripeti più volte questo primo comando. Dopo che ha imparato bene questo comando, dai al cane un gioco da tenere in bocca, e nascondi in una mano un biscottino. Aspetta qualche secondo e poi impartisci il comando ” lascia” , e se il cane non lascia il gioco fagli vedere il biscotto e daglielo solo dopo che lo avrà lasciato cadere. Ripeti più volte la procedura a distanza di qualche minuto, fino a quando il cane non avrà imparato a rispondere correttamente al comando. Come insegnare il comando “vieni ” o “torna” Fermati in un punto lontano dal tuo cane, siediti e aspetta qualche secondo, poi chiama il tuo cane con il suo nome e con il comando ” vieni” o “torna” (es. Dora, vieni! ), e continua a pronunciarlo fino a quando non ti avrà raggiunto. A questo punto come di consueto, premialo con coccole ed il solito biscottino. E’ molto importante che ogni comando impartito, sia sempre associato a qualcosa di piacevole, una coccola, un elogio, in modo che il cane lo viva non come una punizione o qualcosa di negativo. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter       [...]
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