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2 Aprile 2021animali domestici / consigli utili / gatti / malattie gatto / raffreddore gattoGatto raffreddato, come riconoscere i sintomi e come curare i disturbi del raffreddore nei gatti con rimedi naturali, o quando è il caso di rivolgersi al veterinario.
Quante volte vi sarà capitato di vedere il vostro gatto starnutire continuamente, con il naso che cola e gli occhietti lacrimosi? Tutti sintomi evidenti che il vostro amico a quattro zampe ha preso il raffreddore, un po’ come capita a noi umani.
Vuoi per gli sbalzi di temperatura nel cambio stagione o per difese immunitarie basse, per i gatti che vivono molto all’aperto o in colonie, contrarre il raffreddore non è poi così inusuale.
La trasmissione da gatto a gatto è molto frequente, perchè per sua natura il raffreddore è molto contagioso.
Attenzione però, il raffreddore del gatto non viene trasmesso a noi umani perchè ha origine diversa.
Quello dei gatti è originato da Herpesvirus, Calicivirus o Clamydia ( malattia piuttosto importante per la quale è necessaria la vaccinazione), mentre il raffreddore umano può dipendere da un semplice raffreddamento o da Rhynovirus .
Come riconoscere un banale raffreddore da una malattia più importante?
Quando un gatto è raffreddato mostra grosso modo gli stessi sintomi degli umani, come il naso che cola, gli occhi arrossati, starnuti frequenti, inappetenza e temperatura più alta del normale.
Però dobbiamo prendere in considerazione anche altri fattori, per capire se si tratta di raffreddore o di una allergia a qualche pianta o prodotto che usiamo in casa.
Intanto, verificare se la temperatura del gatto è superiore ai 39 gradi ( tra i 38 e 39 gradi è normale), se le secrezioni nasali sono composte da muco e sangue, se ha difficoltà a respirare, tosse ed inappetenza.
Come curare il gatto con raffreddore?
Quando questi sintomi sono persistenti, è fortemente consigliato rivolgersi al proprio veterinario, che interverrà con le opportune cure antibiotiche, antistaminici o antinfiammatori per contenere il sintomi .
Assolutamente vietato l’uso dei nostri farmaci per curare il raffreddore del gatto, lo condurrebbe alla morte certa!
Si può al contrario, ricorrere a cure omeopatiche, alleviare l’irritazione agli occhi o al naso pulendoli con batuffoli imbevuti di camomilla tiepida, ed aiutarlo nella respirazione con l’aerosol, sempre però prescritta dal veterinario.
Per stimolare il suo appetito, si consigliano cibi morbidi, brodi dove inumidire le crocchette, ed assicurarsi che abbia sempre a disposizione acqua fresca e pulita per idratarsi correttamente.
Naturalmente il gatto quando è raffreddato, ha bisogno di tranquillità, silenzio, ed un luogo caldo e confortevole dove poter riposare sereno, senza altri gatti o animali domestici, un po’ quello che cerchiamo anche noi umani quando siamo un po’ ” acciaccatelli “.
continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
14 Agosto 2020gattiIn estate le temperature e l’umidità aumentano ed è facile essere a rischio per i colpi di calore, questo vale per l’uomo ma anche i nostri amici gatti.
Riconoscere un colpo di calore nel nostro gatto è abbastanza semplice, perchè il suo comportamento cambia in maniera molto evidente.
Un colpo di calore nel gatto si riconosce dal respiro corto e affannoso, aumento della temperatura oltre i 40°, segni di debolezza e irrequietezza o sintomi di spossatezza e perdita di coscienza.
Come evitare i colpi di calore nel gatto?
Come per gli uomini così come per i gatti, in caso di temperature elevate, la prima cosa da fare è non esporsi al sole , ma cercare delle aree all’ombra e ben arieggiate.
Sappiamo che i gatti non bevono molto per loro natura, così per incentivarli ad idratarsi di più, posizioniamo delle fontanelle automatiche in casa e in giardino e privilegiamo al cibo secco quello umido, almeno nella stagione estiva.
In questo modo per il gatto sarà più naturale mantenere la giusta idratazione e grado di temperatura.
Se questo non dovesse essere sufficiente, possiamo aggiungere un tappetino rinfrescante dove il gatto potrà riposare e rigenerarsi dopo aver giocato o passeggiato.
Il tappetino rinfrescante non necessita di particolari trattamenti, dovrà essere solo riposto in una zona all’ombra, fresca e liscia per raggiungere autonomamente la temperatura ideale, dove il gatto gradualmente raggiungerà la temperatura ideale.
Come gestire un di colpo di calore nel gatto?
Se notiamo i sintomi sopra descritti nel nostro gatto, la prima cosa da fare con molta calma, è quella di avvolgere il nostro amico in un asciugamano umido, in modo da contrastare l’elevato calore corporeo.
Il gatto non ha ghiandole sudoripare sufficienti a regolare la temperatura corporea, ed espellono il calore solo attraverso i cuscinetti delle zampe, così per abbassare più rapidamente la temperatura, possiamo fargli una piccola doccia con acqua fredda, in modo da far evaporare il calore e l’umidità depositatasi sulla pelle.
Se però notiamo che nonostante il nostro intervento, lo stato fisico del nostro gatto non cambia, dobbiamo rivolgerci immediatamente al veterinario, che provvederà a stabilizzare la frequenza cardiaca e ad idratare il nostro gatto con terapie ad infusione.
Letture consigliate : Il re della casa
[...]
24 Maggio 2022animali domestici / cani / curiositàTosatura cane a pelo lungo, è necessaria? Siamo certi di fare il bene del nostro cane ?
In quanti di voi guardando il proprio pastore tedesco o magari il piccolo e dolce barboncino, avrà pensato ” inizia l’estate, devo tosarlo altrimenti morirà dal caldo “… , ecco, proprio in questo momento è il caso che vi fermiate!
Siete proprio certi che tosare il cane quando fa caldo sia la scelta migliore? La risposta è no, ed ecco la spiegazione.
Tosatura cane: che funzione ha il pelo del cane?
Il pelo per il cane è assolutamente fondamentale per il suo buono stato di salute. Se nei periodi in cui le temperature sono basse, lo riscalda e lo protegge dalle intemperie, in estate lo aiuta a sentire meno il caldo. Questo perchè il suo pelo è un termoregolatore multistrato, ovvero, regola la sua temperatura in base a quella esterna, proteggendolo dal freddo in inverno e dal caldo in estate.
Madre natura, che ne sa più di noi, ha pensato bene di dotare i cani di un sistema di “cambio armadio” automatico, attraverso la fase di muta. Durante la primavera infatti, il cane perde in modo naturale il sottopelo, quella sorta di lanuggine che ha la funzione di isolante, lasciandolo così più libero di affrontare la stagione estiva.
Questo processo di auto gestione, si alterna ad ogni cambio di stagione, in estate lasciando il pelo più esterno per proteggere la pelle dagli agenti atmosferici, sole, pioggia, e d’inverno rafforzandolo con il sottopelo per proteggerlo dal freddo.
Ecco perchè non è il caso di rasare il cane quando comincia a fare caldo.
Quanto può essere pericoloso tosare un cane?
La tosatura del cane può essere molto pericolosa, perchè togliendogli completamente il pelo, esponiamo la sua pelle delicatissima a scottature ed ustioni.
Inoltre, bisogna sempre ricordare, che la regolazione della temperatura del cane, avviene solo in parte attraverso delle ghiandole sudoripare poste sotto i polpastrelli delle zampe, il resto lo fa la ventilazione polmonare, ovvero tramite la respirazione.
Cosi, quando vedete il vostro cane ansimare a bocca aperta e con la lingua gocciolante dopo una passeggiata, non preoccupatevi, sta solo cercando di abbassare la sua temperatura corporea.
Come possiamo aiutare il nostro cane a non soffrire molto il caldo?
Se è assolutamente sconsigliato tosare il cane per le ragioni sopra citate, accorciare o sfoltire il pelo è sicuramente una buona soluzione, soprattutto per quelle razze di cani che hanno il pelo molto lungo ( come ad esempio il levriero afgano, il border collie, ma anche lo yorkshire terrier o il maltese).
Cosi, per affrontare la stagione estiva senza minare la salute del nostro cane, possiamo sicuramente:
rivolgerci ad un tolettatore professionista oppure al nostro negozio di animali di fiducia per consigli ed informazioni su come curare correttamente il pelo del nostro amico a quattro zampe;
portarlo fuori solo nelle ore meno calde, quindi al mattino presto o dopo il tramonto ( l’asfalto caldo potrebbe ustionare le zampe );
tenere la sua ciotola pulita e con acqua sempre fresca;
dargli da mangiare nelle ore più fresche della giornata;
non eccedere con l’aria condizionata in casa, per evitare bruschi cambi di temperatura con l’esterno ( del resto passare da 20° interni a 35°esterni in 2 minuti non fa bene a noi e neanche a Fido );
anche informarsi bene sulla natura della razza del nostro cane può essere di grande aiuto ( crescere un Siberian Husky in una città a soli 20mt s.l.m. potrebbe essere impegnativo, per voi ma anche e soprattutto per lui ).
Per altri consigli sul mondo degli animali, e non solo , iscriviti alla nostra newsletter. [...]
2 Aprile 2021animali domestici / consigli utili / gatti / malattie gatto / raffreddore gattoGatto raffreddato, come riconoscere i sintomi e come curare i disturbi del raffreddore nei gatti con rimedi naturali, o quando è il caso di rivolgersi al veterinario.
Quante volte vi sarà capitato di vedere il vostro gatto starnutire continuamente, con il naso che cola e gli occhietti lacrimosi? Tutti sintomi evidenti che il vostro amico a quattro zampe ha preso il raffreddore, un po’ come capita a noi umani.
Vuoi per gli sbalzi di temperatura nel cambio stagione o per difese immunitarie basse, per i gatti che vivono molto all’aperto o in colonie, contrarre il raffreddore non è poi così inusuale.
La trasmissione da gatto a gatto è molto frequente, perchè per sua natura il raffreddore è molto contagioso.
Attenzione però, il raffreddore del gatto non viene trasmesso a noi umani perchè ha origine diversa.
Quello dei gatti è originato da Herpesvirus, Calicivirus o Clamydia ( malattia piuttosto importante per la quale è necessaria la vaccinazione), mentre il raffreddore umano può dipendere da un semplice raffreddamento o da Rhynovirus .
Come riconoscere un banale raffreddore da una malattia più importante?
Quando un gatto è raffreddato mostra grosso modo gli stessi sintomi degli umani, come il naso che cola, gli occhi arrossati, starnuti frequenti, inappetenza e temperatura più alta del normale.
Però dobbiamo prendere in considerazione anche altri fattori, per capire se si tratta di raffreddore o di una allergia a qualche pianta o prodotto che usiamo in casa.
Intanto, verificare se la temperatura del gatto è superiore ai 39 gradi ( tra i 38 e 39 gradi è normale), se le secrezioni nasali sono composte da muco e sangue, se ha difficoltà a respirare, tosse ed inappetenza.
Come curare il gatto con raffreddore?
Quando questi sintomi sono persistenti, è fortemente consigliato rivolgersi al proprio veterinario, che interverrà con le opportune cure antibiotiche, antistaminici o antinfiammatori per contenere il sintomi .
Assolutamente vietato l’uso dei nostri farmaci per curare il raffreddore del gatto, lo condurrebbe alla morte certa!
Si può al contrario, ricorrere a cure omeopatiche, alleviare l’irritazione agli occhi o al naso pulendoli con batuffoli imbevuti di camomilla tiepida, ed aiutarlo nella respirazione con l’aerosol, sempre però prescritta dal veterinario.
Per stimolare il suo appetito, si consigliano cibi morbidi, brodi dove inumidire le crocchette, ed assicurarsi che abbia sempre a disposizione acqua fresca e pulita per idratarsi correttamente.
Naturalmente il gatto quando è raffreddato, ha bisogno di tranquillità, silenzio, ed un luogo caldo e confortevole dove poter riposare sereno, senza altri gatti o animali domestici, un po’ quello che cerchiamo anche noi umani quando siamo un po’ ” acciaccatelli “.
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14 Agosto 2020gattiIn estate le temperature e l’umidità aumentano ed è facile essere a rischio per i colpi di calore, questo vale per l’uomo ma anche i nostri amici gatti.
Riconoscere un colpo di calore nel nostro gatto è abbastanza semplice, perchè il suo comportamento cambia in maniera molto evidente.
Un colpo di calore nel gatto si riconosce dal respiro corto e affannoso, aumento della temperatura oltre i 40°, segni di debolezza e irrequietezza o sintomi di spossatezza e perdita di coscienza.
Come evitare i colpi di calore nel gatto?
Come per gli uomini così come per i gatti, in caso di temperature elevate, la prima cosa da fare è non esporsi al sole , ma cercare delle aree all’ombra e ben arieggiate.
Sappiamo che i gatti non bevono molto per loro natura, così per incentivarli ad idratarsi di più, posizioniamo delle fontanelle automatiche in casa e in giardino e privilegiamo al cibo secco quello umido, almeno nella stagione estiva.
In questo modo per il gatto sarà più naturale mantenere la giusta idratazione e grado di temperatura.
Se questo non dovesse essere sufficiente, possiamo aggiungere un tappetino rinfrescante dove il gatto potrà riposare e rigenerarsi dopo aver giocato o passeggiato.
Il tappetino rinfrescante non necessita di particolari trattamenti, dovrà essere solo riposto in una zona all’ombra, fresca e liscia per raggiungere autonomamente la temperatura ideale, dove il gatto gradualmente raggiungerà la temperatura ideale.
Come gestire un di colpo di calore nel gatto?
Se notiamo i sintomi sopra descritti nel nostro gatto, la prima cosa da fare con molta calma, è quella di avvolgere il nostro amico in un asciugamano umido, in modo da contrastare l’elevato calore corporeo.
Il gatto non ha ghiandole sudoripare sufficienti a regolare la temperatura corporea, ed espellono il calore solo attraverso i cuscinetti delle zampe, così per abbassare più rapidamente la temperatura, possiamo fargli una piccola doccia con acqua fredda, in modo da far evaporare il calore e l’umidità depositatasi sulla pelle.
Se però notiamo che nonostante il nostro intervento, lo stato fisico del nostro gatto non cambia, dobbiamo rivolgerci immediatamente al veterinario, che provvederà a stabilizzare la frequenza cardiaca e ad idratare il nostro gatto con terapie ad infusione.
Letture consigliate : Il re della casa
[...]
24 Maggio 2022animali domestici / cani / curiositàTosatura cane a pelo lungo, è necessaria? Siamo certi di fare il bene del nostro cane ?
In quanti di voi guardando il proprio pastore tedesco o magari il piccolo e dolce barboncino, avrà pensato ” inizia l’estate, devo tosarlo altrimenti morirà dal caldo “… , ecco, proprio in questo momento è il caso che vi fermiate!
Siete proprio certi che tosare il cane quando fa caldo sia la scelta migliore? La risposta è no, ed ecco la spiegazione.
Tosatura cane: che funzione ha il pelo del cane?
Il pelo per il cane è assolutamente fondamentale per il suo buono stato di salute. Se nei periodi in cui le temperature sono basse, lo riscalda e lo protegge dalle intemperie, in estate lo aiuta a sentire meno il caldo. Questo perchè il suo pelo è un termoregolatore multistrato, ovvero, regola la sua temperatura in base a quella esterna, proteggendolo dal freddo in inverno e dal caldo in estate.
Madre natura, che ne sa più di noi, ha pensato bene di dotare i cani di un sistema di “cambio armadio” automatico, attraverso la fase di muta. Durante la primavera infatti, il cane perde in modo naturale il sottopelo, quella sorta di lanuggine che ha la funzione di isolante, lasciandolo così più libero di affrontare la stagione estiva.
Questo processo di auto gestione, si alterna ad ogni cambio di stagione, in estate lasciando il pelo più esterno per proteggere la pelle dagli agenti atmosferici, sole, pioggia, e d’inverno rafforzandolo con il sottopelo per proteggerlo dal freddo.
Ecco perchè non è il caso di rasare il cane quando comincia a fare caldo.
Quanto può essere pericoloso tosare un cane?
La tosatura del cane può essere molto pericolosa, perchè togliendogli completamente il pelo, esponiamo la sua pelle delicatissima a scottature ed ustioni.
Inoltre, bisogna sempre ricordare, che la regolazione della temperatura del cane, avviene solo in parte attraverso delle ghiandole sudoripare poste sotto i polpastrelli delle zampe, il resto lo fa la ventilazione polmonare, ovvero tramite la respirazione.
Cosi, quando vedete il vostro cane ansimare a bocca aperta e con la lingua gocciolante dopo una passeggiata, non preoccupatevi, sta solo cercando di abbassare la sua temperatura corporea.
Come possiamo aiutare il nostro cane a non soffrire molto il caldo?
Se è assolutamente sconsigliato tosare il cane per le ragioni sopra citate, accorciare o sfoltire il pelo è sicuramente una buona soluzione, soprattutto per quelle razze di cani che hanno il pelo molto lungo ( come ad esempio il levriero afgano, il border collie, ma anche lo yorkshire terrier o il maltese).
Cosi, per affrontare la stagione estiva senza minare la salute del nostro cane, possiamo sicuramente:
rivolgerci ad un tolettatore professionista oppure al nostro negozio di animali di fiducia per consigli ed informazioni su come curare correttamente il pelo del nostro amico a quattro zampe;
portarlo fuori solo nelle ore meno calde, quindi al mattino presto o dopo il tramonto ( l’asfalto caldo potrebbe ustionare le zampe );
tenere la sua ciotola pulita e con acqua sempre fresca;
dargli da mangiare nelle ore più fresche della giornata;
non eccedere con l’aria condizionata in casa, per evitare bruschi cambi di temperatura con l’esterno ( del resto passare da 20° interni a 35°esterni in 2 minuti non fa bene a noi e neanche a Fido );
anche informarsi bene sulla natura della razza del nostro cane può essere di grande aiuto ( crescere un Siberian Husky in una città a soli 20mt s.l.m. potrebbe essere impegnativo, per voi ma anche e soprattutto per lui ).
Per altri consigli sul mondo degli animali, e non solo , iscriviti alla nostra newsletter. [...]
2 Aprile 2021animali domestici / consigli utili / gatti / malattie gatto / raffreddore gattoGatto raffreddato, come riconoscere i sintomi e come curare i disturbi del raffreddore nei gatti con rimedi naturali, o quando è il caso di rivolgersi al veterinario.
Quante volte vi sarà capitato di vedere il vostro gatto starnutire continuamente, con il naso che cola e gli occhietti lacrimosi? Tutti sintomi evidenti che il vostro amico a quattro zampe ha preso il raffreddore, un po’ come capita a noi umani.
Vuoi per gli sbalzi di temperatura nel cambio stagione o per difese immunitarie basse, per i gatti che vivono molto all’aperto o in colonie, contrarre il raffreddore non è poi così inusuale.
La trasmissione da gatto a gatto è molto frequente, perchè per sua natura il raffreddore è molto contagioso.
Attenzione però, il raffreddore del gatto non viene trasmesso a noi umani perchè ha origine diversa.
Quello dei gatti è originato da Herpesvirus, Calicivirus o Clamydia ( malattia piuttosto importante per la quale è necessaria la vaccinazione), mentre il raffreddore umano può dipendere da un semplice raffreddamento o da Rhynovirus .
Come riconoscere un banale raffreddore da una malattia più importante?
Quando un gatto è raffreddato mostra grosso modo gli stessi sintomi degli umani, come il naso che cola, gli occhi arrossati, starnuti frequenti, inappetenza e temperatura più alta del normale.
Però dobbiamo prendere in considerazione anche altri fattori, per capire se si tratta di raffreddore o di una allergia a qualche pianta o prodotto che usiamo in casa.
Intanto, verificare se la temperatura del gatto è superiore ai 39 gradi ( tra i 38 e 39 gradi è normale), se le secrezioni nasali sono composte da muco e sangue, se ha difficoltà a respirare, tosse ed inappetenza.
Come curare il gatto con raffreddore?
Quando questi sintomi sono persistenti, è fortemente consigliato rivolgersi al proprio veterinario, che interverrà con le opportune cure antibiotiche, antistaminici o antinfiammatori per contenere il sintomi .
Assolutamente vietato l’uso dei nostri farmaci per curare il raffreddore del gatto, lo condurrebbe alla morte certa!
Si può al contrario, ricorrere a cure omeopatiche, alleviare l’irritazione agli occhi o al naso pulendoli con batuffoli imbevuti di camomilla tiepida, ed aiutarlo nella respirazione con l’aerosol, sempre però prescritta dal veterinario.
Per stimolare il suo appetito, si consigliano cibi morbidi, brodi dove inumidire le crocchette, ed assicurarsi che abbia sempre a disposizione acqua fresca e pulita per idratarsi correttamente.
Naturalmente il gatto quando è raffreddato, ha bisogno di tranquillità, silenzio, ed un luogo caldo e confortevole dove poter riposare sereno, senza altri gatti o animali domestici, un po’ quello che cerchiamo anche noi umani quando siamo un po’ ” acciaccatelli “.
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14 Agosto 2020gattiIn estate le temperature e l’umidità aumentano ed è facile essere a rischio per i colpi di calore, questo vale per l’uomo ma anche i nostri amici gatti.
Riconoscere un colpo di calore nel nostro gatto è abbastanza semplice, perchè il suo comportamento cambia in maniera molto evidente.
Un colpo di calore nel gatto si riconosce dal respiro corto e affannoso, aumento della temperatura oltre i 40°, segni di debolezza e irrequietezza o sintomi di spossatezza e perdita di coscienza.
Come evitare i colpi di calore nel gatto?
Come per gli uomini così come per i gatti, in caso di temperature elevate, la prima cosa da fare è non esporsi al sole , ma cercare delle aree all’ombra e ben arieggiate.
Sappiamo che i gatti non bevono molto per loro natura, così per incentivarli ad idratarsi di più, posizioniamo delle fontanelle automatiche in casa e in giardino e privilegiamo al cibo secco quello umido, almeno nella stagione estiva.
In questo modo per il gatto sarà più naturale mantenere la giusta idratazione e grado di temperatura.
Se questo non dovesse essere sufficiente, possiamo aggiungere un tappetino rinfrescante dove il gatto potrà riposare e rigenerarsi dopo aver giocato o passeggiato.
Il tappetino rinfrescante non necessita di particolari trattamenti, dovrà essere solo riposto in una zona all’ombra, fresca e liscia per raggiungere autonomamente la temperatura ideale, dove il gatto gradualmente raggiungerà la temperatura ideale.
Come gestire un di colpo di calore nel gatto?
Se notiamo i sintomi sopra descritti nel nostro gatto, la prima cosa da fare con molta calma, è quella di avvolgere il nostro amico in un asciugamano umido, in modo da contrastare l’elevato calore corporeo.
Il gatto non ha ghiandole sudoripare sufficienti a regolare la temperatura corporea, ed espellono il calore solo attraverso i cuscinetti delle zampe, così per abbassare più rapidamente la temperatura, possiamo fargli una piccola doccia con acqua fredda, in modo da far evaporare il calore e l’umidità depositatasi sulla pelle.
Se però notiamo che nonostante il nostro intervento, lo stato fisico del nostro gatto non cambia, dobbiamo rivolgerci immediatamente al veterinario, che provvederà a stabilizzare la frequenza cardiaca e ad idratare il nostro gatto con terapie ad infusione.
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[...]
24 Maggio 2022animali domestici / cani / curiositàTosatura cane a pelo lungo, è necessaria? Siamo certi di fare il bene del nostro cane ?
In quanti di voi guardando il proprio pastore tedesco o magari il piccolo e dolce barboncino, avrà pensato ” inizia l’estate, devo tosarlo altrimenti morirà dal caldo “… , ecco, proprio in questo momento è il caso che vi fermiate!
Siete proprio certi che tosare il cane quando fa caldo sia la scelta migliore? La risposta è no, ed ecco la spiegazione.
Tosatura cane: che funzione ha il pelo del cane?
Il pelo per il cane è assolutamente fondamentale per il suo buono stato di salute. Se nei periodi in cui le temperature sono basse, lo riscalda e lo protegge dalle intemperie, in estate lo aiuta a sentire meno il caldo. Questo perchè il suo pelo è un termoregolatore multistrato, ovvero, regola la sua temperatura in base a quella esterna, proteggendolo dal freddo in inverno e dal caldo in estate.
Madre natura, che ne sa più di noi, ha pensato bene di dotare i cani di un sistema di “cambio armadio” automatico, attraverso la fase di muta. Durante la primavera infatti, il cane perde in modo naturale il sottopelo, quella sorta di lanuggine che ha la funzione di isolante, lasciandolo così più libero di affrontare la stagione estiva.
Questo processo di auto gestione, si alterna ad ogni cambio di stagione, in estate lasciando il pelo più esterno per proteggere la pelle dagli agenti atmosferici, sole, pioggia, e d’inverno rafforzandolo con il sottopelo per proteggerlo dal freddo.
Ecco perchè non è il caso di rasare il cane quando comincia a fare caldo.
Quanto può essere pericoloso tosare un cane?
La tosatura del cane può essere molto pericolosa, perchè togliendogli completamente il pelo, esponiamo la sua pelle delicatissima a scottature ed ustioni.
Inoltre, bisogna sempre ricordare, che la regolazione della temperatura del cane, avviene solo in parte attraverso delle ghiandole sudoripare poste sotto i polpastrelli delle zampe, il resto lo fa la ventilazione polmonare, ovvero tramite la respirazione.
Cosi, quando vedete il vostro cane ansimare a bocca aperta e con la lingua gocciolante dopo una passeggiata, non preoccupatevi, sta solo cercando di abbassare la sua temperatura corporea.
Come possiamo aiutare il nostro cane a non soffrire molto il caldo?
Se è assolutamente sconsigliato tosare il cane per le ragioni sopra citate, accorciare o sfoltire il pelo è sicuramente una buona soluzione, soprattutto per quelle razze di cani che hanno il pelo molto lungo ( come ad esempio il levriero afgano, il border collie, ma anche lo yorkshire terrier o il maltese).
Cosi, per affrontare la stagione estiva senza minare la salute del nostro cane, possiamo sicuramente:
rivolgerci ad un tolettatore professionista oppure al nostro negozio di animali di fiducia per consigli ed informazioni su come curare correttamente il pelo del nostro amico a quattro zampe;
portarlo fuori solo nelle ore meno calde, quindi al mattino presto o dopo il tramonto ( l’asfalto caldo potrebbe ustionare le zampe );
tenere la sua ciotola pulita e con acqua sempre fresca;
dargli da mangiare nelle ore più fresche della giornata;
non eccedere con l’aria condizionata in casa, per evitare bruschi cambi di temperatura con l’esterno ( del resto passare da 20° interni a 35°esterni in 2 minuti non fa bene a noi e neanche a Fido );
anche informarsi bene sulla natura della razza del nostro cane può essere di grande aiuto ( crescere un Siberian Husky in una città a soli 20mt s.l.m. potrebbe essere impegnativo, per voi ma anche e soprattutto per lui ).
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