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2 Marzo 2021animali domestici / congiuntivite gatto / consigli utili / gattiCongiuntivite gatto, rimedi naturali o farmaci, cosa è meglio per curare il nostro amico a quattro zampe quando manifesta i sintomi di una infiammazione agli occhi? Il problema della congiuntivite che affrontiamo noi umani, è molto simile a quella che spesso affligge anche i nostri amici animali, come cani e gatti. Curare un gatto con congiuntivite, spesso può sembrare più complicato di quello che è realmente, ma basta capirne l’origine e la soluzione è presto data. Ma cos’è la congiuntivite del gatto? Si tratta di un’infiammazione che colpisce lo strato trasparente che riveste la parte anteriore del globo oculare e la superficie interna delle palpebre, chiamata appunto congiuntiva. Ciò comporta una eccessiva lacrimazione, con lacrime sono di solito dense e scure che scorrono vicino al naso sotto l’occhio, un palese rigonfiamento della terza palpebra dell’occhio del gatto, visibile normalmente dalla parte dell’occhio più vicina al naso, che se infiammata arriva a ricoprire l’iride. Come per noi umani, anche la congiuntivite del gatto genera dolore, prurito, e nei casi più gravi anche delle lesioni sull’occhio. Cause della congiuntivite del gatto? La cause che inducono la congiuntivite al gatto, possono essere diverse, posso avere origine allergica o anche di natura batterica/virale,  può essere dovuta alla presenza di vento/sole intensi che colpiscono direttamente l’occhio irritandolo, o di un corpo estraneo; oppure può essere legata ad altre patologie dell’occhio (come nella cheratocongiuntivite secca del cane). Come curare la congiuntivite al gatto? Inutile dire che la prima cosa da fare nel caso si verifichino i primi sintomi di una congiuntivite al vostro gatto o cane, è quella di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia in zona per consentirgli di effettuare degli esami più approfonditi per stabilirne la causa e provvedere alla giusta terapia. Di solito il veterinario comincia sempre con una terapia sintomatica, tramite la somministrazione di farmaci per ridurre l’infiammazione, come ad esempio un collirio specifico per la congiuntivite dei gatti, per poi passare ad analizzare le lacrime del gatto per individuare se la congiuntivite è di origine batterica. Per le forme più lievi, sempre dietro consiglio del veterinario possiamo ricorrere anche a rimedi naturali, come gli impacchi con camomilla o malva fredda per 2 o 3 volte al giorno e inoltre localmente può essere applicato un collirio a base di eufrasia.  E’ importante anche una modifica nell’alimentazione del nostro amico a quattro zampe, a base di apposite vitamine che hanno effetto sul lungo periodo, e soprattutto fare attenzione all’igiene dell’ambiente frequentato dal gatto, perchè essendo contagiosa, la congiuntivite può essere trasmessa all’uomo involontariamente. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
12 Agosto 2020animali domestici / cani / consigli utili / curiositàPettorina o collare cosa scegliere? E’ quello che ci si chiede sempre quando si adotta un cane, e la scelta non sempre facile ed ovvia. E’ l’eterno dilemma quando si porta a casa un cucciolo di cane, cosa andrà meglio? la pettorina o il collare? In realtà non siamo poi noi a decidere, ma il nostro cane in effetti. Partiamo però da un punto in comune, che sia collare o pettorina lo scopo è quello di guidarlo in modo corretto e senza fargli male quando lo portiamo fuori per una passeggiata e che se non abbiamo instaurato prima un buon rapporto con il nostro cane, avremo comunque difficoltà a gestirlo. Cosa troviamo in commercio e cosa viene consigliato anche in base alla taglia del nostro cane? La prima cosa da sapere è che, con il collare viene fatta pressione sul collo del cane, mentre con la pettorina la si fa sul dorso e sul petto. Nel primo caso, bisogna fare attenzione a non creare dei traumi all’animale quando si cerca di contenerlo o indirizzarlo verso un’altra direzione, nel secondo caso fare attenzione alla postura che assume il cane quando cammina a causa della imbragatura che potrebbe risultargli ingombrante. Esiste il collare fisso, che non si allarga e non si stringe, a meno che non lo si faccia manualmente prima di applicarlo. Non deve essere nè troppo largo nè troppo stretto, altrimenti il cane potrebbe sfilarselo o farsi male. La giusta misura è quella che prevede la larghezza di un dito tra collare e collo del cane. Abbiamo il collare semistrozzo o strozzo, nel primo la sua forma cambia in base alla trazione che opera il guinzaglio sul cane, il secondo, di solito è realizzato in maglie metalliche più o meno grandi in base alle dimensioni del collare, consigliati solo a chi ha molta dimestichezza con il prodotto per evitare traumi all’animale. Poi ci sono le pettorine Svedese ad H , la Norvegese a Y e quella a  X, ognuna di loro più o meno ingombranti e facili da gestire nella vestizione, tutte più o meno confortevoli nel momento in cui si fa pressione per controllare l’animale. Inutile dire che la scelta tra il collare o la pettorina non spetta solo a noi, ma anche al nostro amico a quattro zampe, così quando andiamo in negozio oltre ad affidarci ai consigli del venditore, facciamo indossare il supporto direttamente al cane e vediamo la sua reazione, perchè ricordiamoci che la prima cosa è il suo benessere.             [...]
31 Luglio 2020cani / cibo animali / consigli utiliCosa scegliere tra un’alimentazione naturale casalinga e quella industriale per il nostro cane?  E’ forse la domanda che ci si fa più spesso, ed alla quale non è sempre facile rispondere, ma di certo qualunque sia la scelta, ci sono delle regole ben precise da osservare.  Prima di poter scegliere tra un’alimentazione naturale o industriale, dobbiamo tener presente l‘età , la razza, la frequenza di attività fisica, ma soprattutto il fatto che il cane è un animale onnivoro con la predilezione per la carne e che la  conformazione del suo stomaco,  dilatabile fino a tre volte la sua capacità, lo porterebbe a mangiare un quantità eccessiva di cibo che potrebbe essere causa di malattie ed obesità. Per molti aspetti, riguardanti la quantità e la qualità di cibo da dare al vostro amico a quattro zampe, il vostro veterinario vi sarà di grande aiuto, ma poi la scelta sul cibo casalingo o industriale spetta solo a voi. Che siano crocchette o cibo preparato in casa a posta per il vostro cane, bisogna ricordare che la sua alimentazione deve essere ben bilanciata, rispettando le giuste proporzioni tra molte proteine, un medio contenuto di grassi, poca fibra vegetale  molti sali minerali . Cosa controllare sulle etichette delle crocchette per cani? Per ragioni di stili di vita e tempo, molte persone optano per l’uso di crocchette o cibo in scatola per l’alimentazione del proprio cane, il che va bene, ma bisogna fare attenzione al reale contenuto di questo cibo. Quando acquistate questi prodotti, controllate i valori nutrizionali riportati sull’etichetta, e prediligete prodotti che contengono carne e non  “farina di carne”,  e che non abbiano conservanti, coloranti ed appetizzanti (esaltatori di sapore) che rendono dipendente l’animale e causano molto spesso infiammazioni all’apparato gastrointestinale, dermatiti, sonnolenza e perdita di peso. Altro elemento da controllare, sull’etichetta delle crocchette, è la quantità di cereali in esse contenuta, che non dovrebbe superare il 10% del valore nutrizionale. A cosa fare attenzione sul cibo preparato in casa per i cani? Come possiamo ben immaginare, il cane predilige certamente il cibo umido a quello secco, d’altronde in natura il cane va a caccia di prede vive e non di crocchette… , ma bisogna fare attenzione come sempre alle quantità ed alle giuste proporzioni e combinazioni tra carne, riso e pasta ( sempre ben cotti ) e verdure ( zucchine e carote lessate per lo più ) . Nella scelta della carne, ricordate poca carne con elevato contenuto di grassi e niente carne di maiale cruda per il rischio di pseudorabbia, ed attenzione ai salumi, da somministrare con estrema parsimonia per il loro elevato contenuto di sodio e conservanti potenzialmente pericolosi per il loro contenuto di nitriti e nitrati. Un giusto apporto di proteine animali viene anche dal pesce, che può essere un’ottima alternativa alla carne con una ulteriore fonte di grassi essenziali come omega3, da servire cotto e senza lische ovviamente, o in alternativa usare un mangime di farina di pesce. Fate attenzione ai latticini, sono poco digeribili per il cane e possono provocare diarrea, ed attenzione anche ai carboidrati digeriti con una certa difficoltà. Vanno bene le uova ( solo il tuorlo ), fonte di grassi e vitamine, da somministrare anche crudo, e di certo anche le ossa di animale,  fonte di sali minerali e soprattutto utili per la masticazione e per tenere i denti puliti. Attenzione però, solo ossa polpose e crude, mai cotte perchè tendono a frantumarsi diventando particolarmente pericolose, e no alle ossa di tacchino perchè troppo fragili. Assoluto divieto per biscotti, dolci, cioccolato , uva , cipolla, aglio, alcoolici o bibite zuccherate, e naturalmente attenzione agli avanzi dei nostri pasti, perchè troppo ricchi di condimenti e grassi che i cani non riescono a digerire.           [...]
2 Marzo 2021animali domestici / congiuntivite gatto / consigli utili / gattiCongiuntivite gatto, rimedi naturali o farmaci, cosa è meglio per curare il nostro amico a quattro zampe quando manifesta i sintomi di una infiammazione agli occhi? Il problema della congiuntivite che affrontiamo noi umani, è molto simile a quella che spesso affligge anche i nostri amici animali, come cani e gatti. Curare un gatto con congiuntivite, spesso può sembrare più complicato di quello che è realmente, ma basta capirne l’origine e la soluzione è presto data. Ma cos’è la congiuntivite del gatto? Si tratta di un’infiammazione che colpisce lo strato trasparente che riveste la parte anteriore del globo oculare e la superficie interna delle palpebre, chiamata appunto congiuntiva. Ciò comporta una eccessiva lacrimazione, con lacrime sono di solito dense e scure che scorrono vicino al naso sotto l’occhio, un palese rigonfiamento della terza palpebra dell’occhio del gatto, visibile normalmente dalla parte dell’occhio più vicina al naso, che se infiammata arriva a ricoprire l’iride. Come per noi umani, anche la congiuntivite del gatto genera dolore, prurito, e nei casi più gravi anche delle lesioni sull’occhio. Cause della congiuntivite del gatto? La cause che inducono la congiuntivite al gatto, possono essere diverse, posso avere origine allergica o anche di natura batterica/virale,  può essere dovuta alla presenza di vento/sole intensi che colpiscono direttamente l’occhio irritandolo, o di un corpo estraneo; oppure può essere legata ad altre patologie dell’occhio (come nella cheratocongiuntivite secca del cane). Come curare la congiuntivite al gatto? Inutile dire che la prima cosa da fare nel caso si verifichino i primi sintomi di una congiuntivite al vostro gatto o cane, è quella di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia in zona per consentirgli di effettuare degli esami più approfonditi per stabilirne la causa e provvedere alla giusta terapia. Di solito il veterinario comincia sempre con una terapia sintomatica, tramite la somministrazione di farmaci per ridurre l’infiammazione, come ad esempio un collirio specifico per la congiuntivite dei gatti, per poi passare ad analizzare le lacrime del gatto per individuare se la congiuntivite è di origine batterica. Per le forme più lievi, sempre dietro consiglio del veterinario possiamo ricorrere anche a rimedi naturali, come gli impacchi con camomilla o malva fredda per 2 o 3 volte al giorno e inoltre localmente può essere applicato un collirio a base di eufrasia.  E’ importante anche una modifica nell’alimentazione del nostro amico a quattro zampe, a base di apposite vitamine che hanno effetto sul lungo periodo, e soprattutto fare attenzione all’igiene dell’ambiente frequentato dal gatto, perchè essendo contagiosa, la congiuntivite può essere trasmessa all’uomo involontariamente. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
12 Agosto 2020animali domestici / cani / consigli utili / curiositàPettorina o collare cosa scegliere? E’ quello che ci si chiede sempre quando si adotta un cane, e la scelta non sempre facile ed ovvia. E’ l’eterno dilemma quando si porta a casa un cucciolo di cane, cosa andrà meglio? la pettorina o il collare? In realtà non siamo poi noi a decidere, ma il nostro cane in effetti. Partiamo però da un punto in comune, che sia collare o pettorina lo scopo è quello di guidarlo in modo corretto e senza fargli male quando lo portiamo fuori per una passeggiata e che se non abbiamo instaurato prima un buon rapporto con il nostro cane, avremo comunque difficoltà a gestirlo. Cosa troviamo in commercio e cosa viene consigliato anche in base alla taglia del nostro cane? La prima cosa da sapere è che, con il collare viene fatta pressione sul collo del cane, mentre con la pettorina la si fa sul dorso e sul petto. Nel primo caso, bisogna fare attenzione a non creare dei traumi all’animale quando si cerca di contenerlo o indirizzarlo verso un’altra direzione, nel secondo caso fare attenzione alla postura che assume il cane quando cammina a causa della imbragatura che potrebbe risultargli ingombrante. Esiste il collare fisso, che non si allarga e non si stringe, a meno che non lo si faccia manualmente prima di applicarlo. Non deve essere nè troppo largo nè troppo stretto, altrimenti il cane potrebbe sfilarselo o farsi male. La giusta misura è quella che prevede la larghezza di un dito tra collare e collo del cane. Abbiamo il collare semistrozzo o strozzo, nel primo la sua forma cambia in base alla trazione che opera il guinzaglio sul cane, il secondo, di solito è realizzato in maglie metalliche più o meno grandi in base alle dimensioni del collare, consigliati solo a chi ha molta dimestichezza con il prodotto per evitare traumi all’animale. Poi ci sono le pettorine Svedese ad H , la Norvegese a Y e quella a  X, ognuna di loro più o meno ingombranti e facili da gestire nella vestizione, tutte più o meno confortevoli nel momento in cui si fa pressione per controllare l’animale. Inutile dire che la scelta tra il collare o la pettorina non spetta solo a noi, ma anche al nostro amico a quattro zampe, così quando andiamo in negozio oltre ad affidarci ai consigli del venditore, facciamo indossare il supporto direttamente al cane e vediamo la sua reazione, perchè ricordiamoci che la prima cosa è il suo benessere.             [...]
31 Luglio 2020cani / cibo animali / consigli utiliCosa scegliere tra un’alimentazione naturale casalinga e quella industriale per il nostro cane?  E’ forse la domanda che ci si fa più spesso, ed alla quale non è sempre facile rispondere, ma di certo qualunque sia la scelta, ci sono delle regole ben precise da osservare.  Prima di poter scegliere tra un’alimentazione naturale o industriale, dobbiamo tener presente l‘età , la razza, la frequenza di attività fisica, ma soprattutto il fatto che il cane è un animale onnivoro con la predilezione per la carne e che la  conformazione del suo stomaco,  dilatabile fino a tre volte la sua capacità, lo porterebbe a mangiare un quantità eccessiva di cibo che potrebbe essere causa di malattie ed obesità. Per molti aspetti, riguardanti la quantità e la qualità di cibo da dare al vostro amico a quattro zampe, il vostro veterinario vi sarà di grande aiuto, ma poi la scelta sul cibo casalingo o industriale spetta solo a voi. Che siano crocchette o cibo preparato in casa a posta per il vostro cane, bisogna ricordare che la sua alimentazione deve essere ben bilanciata, rispettando le giuste proporzioni tra molte proteine, un medio contenuto di grassi, poca fibra vegetale  molti sali minerali . Cosa controllare sulle etichette delle crocchette per cani? Per ragioni di stili di vita e tempo, molte persone optano per l’uso di crocchette o cibo in scatola per l’alimentazione del proprio cane, il che va bene, ma bisogna fare attenzione al reale contenuto di questo cibo. Quando acquistate questi prodotti, controllate i valori nutrizionali riportati sull’etichetta, e prediligete prodotti che contengono carne e non  “farina di carne”,  e che non abbiano conservanti, coloranti ed appetizzanti (esaltatori di sapore) che rendono dipendente l’animale e causano molto spesso infiammazioni all’apparato gastrointestinale, dermatiti, sonnolenza e perdita di peso. Altro elemento da controllare, sull’etichetta delle crocchette, è la quantità di cereali in esse contenuta, che non dovrebbe superare il 10% del valore nutrizionale. A cosa fare attenzione sul cibo preparato in casa per i cani? Come possiamo ben immaginare, il cane predilige certamente il cibo umido a quello secco, d’altronde in natura il cane va a caccia di prede vive e non di crocchette… , ma bisogna fare attenzione come sempre alle quantità ed alle giuste proporzioni e combinazioni tra carne, riso e pasta ( sempre ben cotti ) e verdure ( zucchine e carote lessate per lo più ) . Nella scelta della carne, ricordate poca carne con elevato contenuto di grassi e niente carne di maiale cruda per il rischio di pseudorabbia, ed attenzione ai salumi, da somministrare con estrema parsimonia per il loro elevato contenuto di sodio e conservanti potenzialmente pericolosi per il loro contenuto di nitriti e nitrati. Un giusto apporto di proteine animali viene anche dal pesce, che può essere un’ottima alternativa alla carne con una ulteriore fonte di grassi essenziali come omega3, da servire cotto e senza lische ovviamente, o in alternativa usare un mangime di farina di pesce. Fate attenzione ai latticini, sono poco digeribili per il cane e possono provocare diarrea, ed attenzione anche ai carboidrati digeriti con una certa difficoltà. Vanno bene le uova ( solo il tuorlo ), fonte di grassi e vitamine, da somministrare anche crudo, e di certo anche le ossa di animale,  fonte di sali minerali e soprattutto utili per la masticazione e per tenere i denti puliti. Attenzione però, solo ossa polpose e crude, mai cotte perchè tendono a frantumarsi diventando particolarmente pericolose, e no alle ossa di tacchino perchè troppo fragili. Assoluto divieto per biscotti, dolci, cioccolato , uva , cipolla, aglio, alcoolici o bibite zuccherate, e naturalmente attenzione agli avanzi dei nostri pasti, perchè troppo ricchi di condimenti e grassi che i cani non riescono a digerire.           [...]
2 Marzo 2021animali domestici / congiuntivite gatto / consigli utili / gattiCongiuntivite gatto, rimedi naturali o farmaci, cosa è meglio per curare il nostro amico a quattro zampe quando manifesta i sintomi di una infiammazione agli occhi? Il problema della congiuntivite che affrontiamo noi umani, è molto simile a quella che spesso affligge anche i nostri amici animali, come cani e gatti. Curare un gatto con congiuntivite, spesso può sembrare più complicato di quello che è realmente, ma basta capirne l’origine e la soluzione è presto data. Ma cos’è la congiuntivite del gatto? Si tratta di un’infiammazione che colpisce lo strato trasparente che riveste la parte anteriore del globo oculare e la superficie interna delle palpebre, chiamata appunto congiuntiva. Ciò comporta una eccessiva lacrimazione, con lacrime sono di solito dense e scure che scorrono vicino al naso sotto l’occhio, un palese rigonfiamento della terza palpebra dell’occhio del gatto, visibile normalmente dalla parte dell’occhio più vicina al naso, che se infiammata arriva a ricoprire l’iride. Come per noi umani, anche la congiuntivite del gatto genera dolore, prurito, e nei casi più gravi anche delle lesioni sull’occhio. Cause della congiuntivite del gatto? La cause che inducono la congiuntivite al gatto, possono essere diverse, posso avere origine allergica o anche di natura batterica/virale,  può essere dovuta alla presenza di vento/sole intensi che colpiscono direttamente l’occhio irritandolo, o di un corpo estraneo; oppure può essere legata ad altre patologie dell’occhio (come nella cheratocongiuntivite secca del cane). Come curare la congiuntivite al gatto? Inutile dire che la prima cosa da fare nel caso si verifichino i primi sintomi di una congiuntivite al vostro gatto o cane, è quella di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia in zona per consentirgli di effettuare degli esami più approfonditi per stabilirne la causa e provvedere alla giusta terapia. Di solito il veterinario comincia sempre con una terapia sintomatica, tramite la somministrazione di farmaci per ridurre l’infiammazione, come ad esempio un collirio specifico per la congiuntivite dei gatti, per poi passare ad analizzare le lacrime del gatto per individuare se la congiuntivite è di origine batterica. Per le forme più lievi, sempre dietro consiglio del veterinario possiamo ricorrere anche a rimedi naturali, come gli impacchi con camomilla o malva fredda per 2 o 3 volte al giorno e inoltre localmente può essere applicato un collirio a base di eufrasia.  E’ importante anche una modifica nell’alimentazione del nostro amico a quattro zampe, a base di apposite vitamine che hanno effetto sul lungo periodo, e soprattutto fare attenzione all’igiene dell’ambiente frequentato dal gatto, perchè essendo contagiosa, la congiuntivite può essere trasmessa all’uomo involontariamente. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
12 Agosto 2020animali domestici / cani / consigli utili / curiositàPettorina o collare cosa scegliere? E’ quello che ci si chiede sempre quando si adotta un cane, e la scelta non sempre facile ed ovvia. E’ l’eterno dilemma quando si porta a casa un cucciolo di cane, cosa andrà meglio? la pettorina o il collare? In realtà non siamo poi noi a decidere, ma il nostro cane in effetti. Partiamo però da un punto in comune, che sia collare o pettorina lo scopo è quello di guidarlo in modo corretto e senza fargli male quando lo portiamo fuori per una passeggiata e che se non abbiamo instaurato prima un buon rapporto con il nostro cane, avremo comunque difficoltà a gestirlo. Cosa troviamo in commercio e cosa viene consigliato anche in base alla taglia del nostro cane? La prima cosa da sapere è che, con il collare viene fatta pressione sul collo del cane, mentre con la pettorina la si fa sul dorso e sul petto. Nel primo caso, bisogna fare attenzione a non creare dei traumi all’animale quando si cerca di contenerlo o indirizzarlo verso un’altra direzione, nel secondo caso fare attenzione alla postura che assume il cane quando cammina a causa della imbragatura che potrebbe risultargli ingombrante. Esiste il collare fisso, che non si allarga e non si stringe, a meno che non lo si faccia manualmente prima di applicarlo. Non deve essere nè troppo largo nè troppo stretto, altrimenti il cane potrebbe sfilarselo o farsi male. La giusta misura è quella che prevede la larghezza di un dito tra collare e collo del cane. Abbiamo il collare semistrozzo o strozzo, nel primo la sua forma cambia in base alla trazione che opera il guinzaglio sul cane, il secondo, di solito è realizzato in maglie metalliche più o meno grandi in base alle dimensioni del collare, consigliati solo a chi ha molta dimestichezza con il prodotto per evitare traumi all’animale. Poi ci sono le pettorine Svedese ad H , la Norvegese a Y e quella a  X, ognuna di loro più o meno ingombranti e facili da gestire nella vestizione, tutte più o meno confortevoli nel momento in cui si fa pressione per controllare l’animale. Inutile dire che la scelta tra il collare o la pettorina non spetta solo a noi, ma anche al nostro amico a quattro zampe, così quando andiamo in negozio oltre ad affidarci ai consigli del venditore, facciamo indossare il supporto direttamente al cane e vediamo la sua reazione, perchè ricordiamoci che la prima cosa è il suo benessere.             [...]
31 Luglio 2020cani / cibo animali / consigli utiliCosa scegliere tra un’alimentazione naturale casalinga e quella industriale per il nostro cane?  E’ forse la domanda che ci si fa più spesso, ed alla quale non è sempre facile rispondere, ma di certo qualunque sia la scelta, ci sono delle regole ben precise da osservare.  Prima di poter scegliere tra un’alimentazione naturale o industriale, dobbiamo tener presente l‘età , la razza, la frequenza di attività fisica, ma soprattutto il fatto che il cane è un animale onnivoro con la predilezione per la carne e che la  conformazione del suo stomaco,  dilatabile fino a tre volte la sua capacità, lo porterebbe a mangiare un quantità eccessiva di cibo che potrebbe essere causa di malattie ed obesità. Per molti aspetti, riguardanti la quantità e la qualità di cibo da dare al vostro amico a quattro zampe, il vostro veterinario vi sarà di grande aiuto, ma poi la scelta sul cibo casalingo o industriale spetta solo a voi. Che siano crocchette o cibo preparato in casa a posta per il vostro cane, bisogna ricordare che la sua alimentazione deve essere ben bilanciata, rispettando le giuste proporzioni tra molte proteine, un medio contenuto di grassi, poca fibra vegetale  molti sali minerali . Cosa controllare sulle etichette delle crocchette per cani? Per ragioni di stili di vita e tempo, molte persone optano per l’uso di crocchette o cibo in scatola per l’alimentazione del proprio cane, il che va bene, ma bisogna fare attenzione al reale contenuto di questo cibo. Quando acquistate questi prodotti, controllate i valori nutrizionali riportati sull’etichetta, e prediligete prodotti che contengono carne e non  “farina di carne”,  e che non abbiano conservanti, coloranti ed appetizzanti (esaltatori di sapore) che rendono dipendente l’animale e causano molto spesso infiammazioni all’apparato gastrointestinale, dermatiti, sonnolenza e perdita di peso. Altro elemento da controllare, sull’etichetta delle crocchette, è la quantità di cereali in esse contenuta, che non dovrebbe superare il 10% del valore nutrizionale. A cosa fare attenzione sul cibo preparato in casa per i cani? Come possiamo ben immaginare, il cane predilige certamente il cibo umido a quello secco, d’altronde in natura il cane va a caccia di prede vive e non di crocchette… , ma bisogna fare attenzione come sempre alle quantità ed alle giuste proporzioni e combinazioni tra carne, riso e pasta ( sempre ben cotti ) e verdure ( zucchine e carote lessate per lo più ) . Nella scelta della carne, ricordate poca carne con elevato contenuto di grassi e niente carne di maiale cruda per il rischio di pseudorabbia, ed attenzione ai salumi, da somministrare con estrema parsimonia per il loro elevato contenuto di sodio e conservanti potenzialmente pericolosi per il loro contenuto di nitriti e nitrati. Un giusto apporto di proteine animali viene anche dal pesce, che può essere un’ottima alternativa alla carne con una ulteriore fonte di grassi essenziali come omega3, da servire cotto e senza lische ovviamente, o in alternativa usare un mangime di farina di pesce. Fate attenzione ai latticini, sono poco digeribili per il cane e possono provocare diarrea, ed attenzione anche ai carboidrati digeriti con una certa difficoltà. Vanno bene le uova ( solo il tuorlo ), fonte di grassi e vitamine, da somministrare anche crudo, e di certo anche le ossa di animale,  fonte di sali minerali e soprattutto utili per la masticazione e per tenere i denti puliti. Attenzione però, solo ossa polpose e crude, mai cotte perchè tendono a frantumarsi diventando particolarmente pericolose, e no alle ossa di tacchino perchè troppo fragili. Assoluto divieto per biscotti, dolci, cioccolato , uva , cipolla, aglio, alcoolici o bibite zuccherate, e naturalmente attenzione agli avanzi dei nostri pasti, perchè troppo ricchi di condimenti e grassi che i cani non riescono a digerire.           [...]
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