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17 Giugno 2021animali domestici / cani / curiositàAndare in spiaggia con il cane a volte può essere complicato, ma se conosciamo le regole di base a cui dobbiamo attenerci, tutto sarà più facile e divertente.  Cominciamo a capire cosa prevede la legge a riguardo. In realtà non esiste una norma nazionale che vieta in assoluto di portare i nostri amici a quattro zampe a fare il bagno al mare, ma possono esistere delle ordinanze regionali, comunali o della Capitaneria di Porto, che ne limitino l’accesso. Naturalmente questo tipo di indicazione deve essere ben visibile, deve riportare il riferimento specifico dell’ ordinanza e la data, la firma del Sindaco o del Comandante dei Vigili Urbani. Se non vi è alcuna indicazione ben pubblicizzata, l’accesso per il nostro cane alla spiaggia libera è consentita, sempre con museruola e guinzaglio. Una eccezione!  Sia per le spiagge libere che per gli stabilimenti, sono sempre ammessi i cani guida per i non vedenti e cani da salvataggio.  Cosa diversa è per lo stabilimento balneare, il cui gestore può a sua discrezione autorizzare o meno l’accesso dei cani alla spiaggia avuta in concessione, o stabilire orari e zone a loro destinate. Anche qui, però vale la regola del libero accesso per cani guida e da salvataggio. Va ricordato inoltre, che lo spazio della battigia e successiva striscia di cinque metri , anche negli stabilimenti balneari, deve essere sempre disponibile all’accesso al mare per chiunque, compreso i nostri cani. Ma attenzione a non fare i furbetti, perchè sulla battigia e relativa striscia della spiaggia in concessione, non ci si può fermare a giocare, chiacchierare, sedersi a prendere il sole, stendere l’asciugamano o posizionare la sediolina pieghevole ed intrattenersi con o senza cane, se non volete incorrere in qualche multa. Stabilimenti balneari pet-friendly Proprio per l’esistenza di questa varietà di regole, negli ultimi anni sono nate le cosiddette bau-beach, ovvero spiagge libere attrezzate per ospitare i cani , che possono scorrazzare liberamente anche senza guinzaglio, dove si possono trovare docce, ciotole per l’acqua, sacchetti igienici, e tutto l’occorrente per trascorrere una giornata in tranquillità e divertimento per cani e padroni. Naturalmente per accedervi, è necessario che il cane sia in regola con le vaccinazioni e vi acceda con pettorina o guinzaglio e museruola, oltre a dover mostrare il libretto sanitario. In tutti gli altri casi, ovvero spiaggia libera, ma non specificatamente per cani, stabilimenti balneari dove non è vietato l’ingresso ai cani, ma prive di aree specifiche per loro, il nostro amico dovrà attenersi alle regole generali della buona educazione e restare vicino al padrone sotto l’ombrellone con il guinzaglio. Quando portare il cane in spiaggia? Come potete ben immaginare, non si può andare in spiaggia con il cane nelle ore più calde (11.00 /16.00 ) perchè potrebbe avere un colpo di calore o peggio ancora ustionarsi le zampette sulla sabbia rovente. Bisogna sempre ricordarsi che “Fido” regola la temperatura corporea respirando con la bocca aperta, e le temperature roventi della spiaggia, l’aria calda che risale dalla sabbia, non aiutano, così è sempre meglio portarlo al mattino presto o nel pomeriggio, e riservargli sempre un angolino al fresco sotto l’ombrellone. Le cose da mettere in borsa per Fido sacchetti igienici ciotola per l’acqua (fondamentale e attenzione a non fargli bere l’acqua del mare) spruzzino per rinfrescarlo di tanto in tanto pomata protettiva per i cuscinetti plantari ( per evitare scottature e disidratazione) crema per le scottature ( per le zone prive di pelo, come naso, bocca, addome, punta delle orecchie) shampoo lenitivo ( da utilizzare per una doccia in acqua dolce prima del rientro a casa ) Oltre a queste piccole ma fondamentali regole per portare il nostro cane in spiaggia con noi, prima di partire vi consigliamo di accertarvi del suo stato di salute. Fate un salto dal vostro veterinario di fiducia, che saprà certamente darvi altri preziosi consigli mirati al benessere del vostro cane, in relazione anche alla sua storia clinica, razza ed età. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
29 Luglio 2020animali domestici / cibo animali / consigli utili / curiosità / gattiChi vive con un gatto lo sa, non ci si annoia mai. Pur essendo uno degli animali domestici più diffusi nel nostro paese abituato a vivere con gli umani, non ha perso del tutto il suo istinto da felino predatore, e questo spesso fa sì che i suoi comportamenti possono stupirci o al contrario lasciarci molto perplessi.   Sappiamo tutti che il gatto al contrario del cane è un animale molto più indipendente e dalla spiccata personalità, e questo spesso va in contrasto con l’eccesso di attenzioni da parte di noi umani sempre pronti a riempirli di coccole , carezze e anche di cibo. Ma cosa piace veramente ai gatti? Di certo ai gatti piace arrampicarsi, questo perchè essendo dei predatori, sono portati a trovare delle posizioni di vantaggio, esplorando dall’alto l’area circostante alla ricerca di prede e anche se stando in casa non hanno bisogno di cacciare, il loro istinto li porta comunque ad arrampicarsi su tende e mobili alti alla ricerca di angolini nascosti dove appostarsi. Ma se ai gatti piace arrampicarsi , di certo non piace che gli vengano tagliati gli artigli, che per loro è un vero e proprio trauma. Oltre che doloroso, il taglio degli artigli per i gatti è fonte di grande stress e vulnerabilità , ed è fortemente sconsigliato per i gatti che trascorrono parte della loro giornata all’esterno, perchè li priva delle loro difese naturali. Amano le coccole e le carezze, ma senza eccedere, sono loro a dirci quando hanno voglia di attenzione miagolando o strusciandosi sulle nostre gambe. Attenzione però a non lasciarli troppo a lungo da soli, e si, perchè il gatto soffre l’ ansia da abbandono che può portarlo a crisi di aggressività, con danneggiamento di oggetti, come divani graffiati , tende strappate, ma anche bisognini fuori dalla lettiera. Un consiglio se lasciate per molte ore il vostro gatto da solo in casa, quando rientrate , per prima cosa dedicatevi a lui completamente per almeno 10 minuti, lo renderà felice e rilassato, ma mi raccomando niente carezze sulla pancia,  il loro istinto li fa sentire in pericolo  visto che in quella zona risiedono gli organi vitali. Allora si a carezze alla base del mento, delle orecchie, della coda, e del muso, appena dietro i baffi. Di certo ai gatti piace giocare con gomitoli, tappi, giocattoli di piccole dimensioni, perchè li associano alle piccole prede di cui si nutrono in natura, ed amano dormire nei posti più strani, meglio se sono scatole di cartone, questo perchè i gatti non amano i contatti forzati con gli esseri umani, ed hanno bisogno di un posto dove sentirsi isolati ma al tempo stesso al sicuro e anche al caldo, visto che per natura gatti hanno bisogno di temperature di circa 10 gradi più alte delle nostre (tra i 30 e i 36 °C). Cos’altro non piace ai gatti? Ai gatti si sa, l’acqua non piace, per cui non insistete, tanto a tenersi pulito ci pensa da solo, voi preoccupatevi di tenere sempre pulita la lettiera, perchè al di là di un discorso puramente igienico, l’odore di urina, che in natura gli animali  usano per marcare il territorio, per i gatti diventa controproducente, rendendoli più vulnerabili verso i loro predatori. Non amano i rumori molesti, così il suono di un clacson, o il rumore dei tuoni , fuochi d’artificio, ma anche urla o musica alta,  possono allarmarlo e renderlo aggressivo. Ai gatti non piacciono neanche particolari odori, come quello di  agrumi, aceto, pesce non fresco,  l’odore delle banane,  ma anche di alcune piante come l’eucaliptus. In ultimo ricordate che ai gatti non piacciono gli spostamenti, il movimento dell’auto crea loro stress e disagio anche fisico, con episodi di vomito, per cui non dimenticate mai , se siete obbligati a spostarvi , di  usare il trasportino. [...]
14 Agosto 2020gattiIn estate le temperature e l’umidità aumentano ed è facile essere a rischio per i colpi di calore, questo vale per l’uomo ma anche i nostri amici gatti. Riconoscere un colpo di calore nel nostro gatto è abbastanza semplice, perchè il suo comportamento cambia in maniera molto evidente. Un colpo di calore nel gatto si riconosce dal respiro corto e affannoso, aumento della temperatura oltre i 40°, segni di debolezza e irrequietezza o sintomi di spossatezza e perdita di coscienza. Come evitare i colpi di calore nel gatto? Come per gli uomini così come per i gatti, in caso di temperature elevate, la prima cosa da fare è non esporsi al sole , ma cercare delle aree all’ombra e ben arieggiate. Sappiamo che i gatti non bevono molto per loro natura, così per incentivarli ad idratarsi di più,  posizioniamo delle fontanelle automatiche in casa e in giardino e privilegiamo al cibo secco quello umido, almeno nella stagione estiva. In questo modo per il gatto sarà più naturale mantenere la giusta idratazione e grado di temperatura. Se questo non dovesse essere sufficiente, possiamo aggiungere un tappetino rinfrescante dove il gatto potrà riposare e rigenerarsi dopo aver giocato o passeggiato. Il tappetino rinfrescante non necessita di particolari trattamenti, dovrà essere solo riposto in una zona all’ombra, fresca e liscia per raggiungere autonomamente la temperatura  ideale, dove il gatto gradualmente raggiungerà la temperatura ideale. Come gestire un di colpo di calore nel gatto? Se notiamo i sintomi sopra descritti nel nostro gatto, la prima cosa da fare con molta calma, è quella di avvolgere il nostro amico in un asciugamano umido, in modo da contrastare l’elevato calore corporeo. Il gatto non ha ghiandole sudoripare sufficienti a regolare la temperatura corporea, ed espellono il calore  solo attraverso i cuscinetti delle zampe, così per abbassare più rapidamente la temperatura, possiamo fargli una piccola doccia con acqua fredda, in modo da far evaporare il calore e l’umidità depositatasi sulla pelle. Se però notiamo che nonostante il nostro intervento, lo stato fisico del nostro gatto non cambia, dobbiamo rivolgerci immediatamente al  veterinario, che provvederà a stabilizzare la frequenza cardiaca e ad idratare il nostro gatto con terapie ad infusione. Letture consigliate : Il re della casa          [...]

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