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17 Giugno 2021animali domestici / cani / curiositàAndare in spiaggia con il cane a volte può essere complicato, ma se conosciamo le regole di base a cui dobbiamo attenerci, tutto sarà più facile e divertente.  Cominciamo a capire cosa prevede la legge a riguardo. In realtà non esiste una norma nazionale che vieta in assoluto di portare i nostri amici a quattro zampe a fare il bagno al mare, ma possono esistere delle ordinanze regionali, comunali o della Capitaneria di Porto, che ne limitino l’accesso. Naturalmente questo tipo di indicazione deve essere ben visibile, deve riportare il riferimento specifico dell’ ordinanza e la data, la firma del Sindaco o del Comandante dei Vigili Urbani. Se non vi è alcuna indicazione ben pubblicizzata, l’accesso per il nostro cane alla spiaggia libera è consentita, sempre con museruola e guinzaglio. Una eccezione!  Sia per le spiagge libere che per gli stabilimenti, sono sempre ammessi i cani guida per i non vedenti e cani da salvataggio.  Cosa diversa è per lo stabilimento balneare, il cui gestore può a sua discrezione autorizzare o meno l’accesso dei cani alla spiaggia avuta in concessione, o stabilire orari e zone a loro destinate. Anche qui, però vale la regola del libero accesso per cani guida e da salvataggio. Va ricordato inoltre, che lo spazio della battigia e successiva striscia di cinque metri , anche negli stabilimenti balneari, deve essere sempre disponibile all’accesso al mare per chiunque, compreso i nostri cani. Ma attenzione a non fare i furbetti, perchè sulla battigia e relativa striscia della spiaggia in concessione, non ci si può fermare a giocare, chiacchierare, sedersi a prendere il sole, stendere l’asciugamano o posizionare la sediolina pieghevole ed intrattenersi con o senza cane, se non volete incorrere in qualche multa. Stabilimenti balneari pet-friendly Proprio per l’esistenza di questa varietà di regole, negli ultimi anni sono nate le cosiddette bau-beach, ovvero spiagge libere attrezzate per ospitare i cani , che possono scorrazzare liberamente anche senza guinzaglio, dove si possono trovare docce, ciotole per l’acqua, sacchetti igienici, e tutto l’occorrente per trascorrere una giornata in tranquillità e divertimento per cani e padroni. Naturalmente per accedervi, è necessario che il cane sia in regola con le vaccinazioni e vi acceda con pettorina o guinzaglio e museruola, oltre a dover mostrare il libretto sanitario. In tutti gli altri casi, ovvero spiaggia libera, ma non specificatamente per cani, stabilimenti balneari dove non è vietato l’ingresso ai cani, ma prive di aree specifiche per loro, il nostro amico dovrà attenersi alle regole generali della buona educazione e restare vicino al padrone sotto l’ombrellone con il guinzaglio. Quando portare il cane in spiaggia? Come potete ben immaginare, non si può andare in spiaggia con il cane nelle ore più calde (11.00 /16.00 ) perchè potrebbe avere un colpo di calore o peggio ancora ustionarsi le zampette sulla sabbia rovente. Bisogna sempre ricordarsi che “Fido” regola la temperatura corporea respirando con la bocca aperta, e le temperature roventi della spiaggia, l’aria calda che risale dalla sabbia, non aiutano, così è sempre meglio portarlo al mattino presto o nel pomeriggio, e riservargli sempre un angolino al fresco sotto l’ombrellone. Le cose da mettere in borsa per Fido sacchetti igienici ciotola per l’acqua (fondamentale e attenzione a non fargli bere l’acqua del mare) spruzzino per rinfrescarlo di tanto in tanto pomata protettiva per i cuscinetti plantari ( per evitare scottature e disidratazione) crema per le scottature ( per le zone prive di pelo, come naso, bocca, addome, punta delle orecchie) shampoo lenitivo ( da utilizzare per una doccia in acqua dolce prima del rientro a casa ) Oltre a queste piccole ma fondamentali regole per portare il nostro cane in spiaggia con noi, prima di partire vi consigliamo di accertarvi del suo stato di salute. Fate un salto dal vostro veterinario di fiducia, che saprà certamente darvi altri preziosi consigli mirati al benessere del vostro cane, in relazione anche alla sua storia clinica, razza ed età. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
3 Agosto 2020cani / consigli utiliSpesso ci si domanda se è il caso di sterilizzare il nostro cane oppure no e se facendolo trasformiamo il suo carattere o peggio ancora se lo priviamo di una funzione naturale. Tutto questo è lecito, ma prima di poter decidere, è necessario capire bene in cosa consiste la sterilizzazione del cane. La prima cosa da capire bene è che la sterilizzazione è un intervento chirurgico, che comporta l’asportazione delle ovaie del cane femmina o dei testicoli nel caso del cane maschio, ed indipendentemente dalla tecnica di esecuzione ( laparoscopia o laparotomia ), è di natura irreversibile, cioè rende definitivamente l’animale incapace di procreare. Quali sono i vantaggi di sterilizzare il cane ? Stabilito che una volta eseguita la sterilizzazione non si torna indietro,  più che di vantaggi dobbiamo parlare di benefici fisici per l’animale, che nel caso del cane femmina, si concretizzano con un minor rischio di tumore mammario e di mastiti, o di un eventuale piometra ( tumore all’utero in età avanzata ), si evitano gravidanze indesiderate o isteriche, ed ancora la mancanza di periodi di calore con conseguente perdite ematiche che si manifestano in questo periodo, e contribuisce q prevenire diabete di tipo II indotto da progesterone. I benefici apportati nel cane maschio dalla sterilizzazione, sono altrettanto importanti, parliamo di minor rischio di patologie a carico dei testicoli e della prostata, i cani sterilizzati hanno dei comportamenti più tranquilli, meno agitati ed evitano fughe incontrollate da casa alla ricerca di femmine in calore. Quando va eseguita la sterilizzazione del cane? Sicuramente è importante aspettare che il cane sia abbia raggiunto la maturità sessuale, di solito infatti per il maschio viene effettuata dopo il primo anno di età. Un po’ più complesso è invece decidere quando eseguire la sterilizzazione su un cane femmina, perchè bisogna tenere in considerazione una serie di fattori, quali sicuramente l’età, perchè non è consigliato eseguire questo intervento quando il cane è troppo giovane, perchè potrebbero insorgere problemi con l’anestesia e da grande l’animale potrebbe avere soffrire di perdite urinarie involontarie. In ultimo, è anche da considerare che se si vuole comunque far partorire il cane, non bisogna andare oltre il quinto anno di età, perchè con il tempo l’animale inizia ad avere problemi per portare avanti la gravidanza e allattare, con conseguenze anche gravi. Qualunque sia la vostra decisione, è però importante farsi sempre consigliare dal vostro veterinario, sia per quanto riguarda la tempistica di esecuzione dell’intervento di sterilizzazione , e sia per quanto riguarda la tecnica chirurgica utilizzata, perchè come tutti gli interventi ci sono sempre delle incognite e delle fasi post operatorie più o meno dolorose da affrontare. [...]
28 Settembre 2020animali domestici / cani / gatti / microchip / sanzioniIl microchip è una capsula di vetro biocompatibile che contiene i dati segnaletici del cane o gatto e del loro proprietario.  Il microchip viene inserito sotto pelle con una siringa, come avviene per una normale puntura, di solito nella zona sinistra del collo, è indolore e non crea nessun disturbo all’animale. Naturalmente il microchip viene impiantato dal medico veterinario, che provvede al tempo stesso ad iscrivere l’animale nell’anagrafe animali d’affezione, indicando : il numero del microchip i dati del proprietario i dati dell’animale Quando si mette il microchip? Intanto il microchip è obbligatorio, a stabilirlo è Legge 14 agosto 1991, n.281, che impone a tutti i proprietari di cani di iscrivere il proprio all’ anagrafe canina regionale, identificandolo attraverso un microchip sottocutaneo. La stessa legge ne prevede anche la comunicazione in caso di cessione del cane ad altro proprietario l’avviso in caso di decesso del cane. Detto ciò, l’iscrizione all’anagrafe canina regionale ed il microchip deve essere impiantato nel cane  entro trenta giorni dalla nascita o entro quindici giorni dal momento in cui ne entra in possesso e comunque prima della sua cessione a qualunque titolo.   Quanto costa mettere il microchip al cane o al gatto? Fermo restando che il microchip ad oggi (settembre 2020) è obbligatorio per i cani  su tutto il territorio nazionale, e per i gatti  solo nella regione Lombardia da gennaio 2020, il costo per il suo impianto varia da regione a regione e se eseguito privatamente o presso una ASL. Infatti, possiamo avere costi per 10 euro ai 50 euro se effettuato presso uno studio medico veterinario, e dai 5 euro ai 10 euro se effettuato presso una Asl. Così come varia il costo da regione a regione per impiantare un microchip, anche le sanzioni variano in caso di omissione del dispositivo, e si va dai  € 104,00 a € 259,00. Perchè è obbligatorio il microchip? L’obbligo di impiantare il microchip, nasce dall’esigenza di limitare il randagismo, identificare il cane in caso di smarrimento, ma anche per verificarne le vaccinazioni, la proprietà ed impedirne la successiva vendita non autorizzata . Naturalmente, ogni variazione per cambio di residenza, o di proprietà o in caso di decesso del nostro animale,  dovrà essere comunicata entro e non oltre 15 giorni al nostro veterinario o alla Asl di competenza.     [...]
17 Giugno 2021animali domestici / cani / curiositàAndare in spiaggia con il cane a volte può essere complicato, ma se conosciamo le regole di base a cui dobbiamo attenerci, tutto sarà più facile e divertente.  Cominciamo a capire cosa prevede la legge a riguardo. In realtà non esiste una norma nazionale che vieta in assoluto di portare i nostri amici a quattro zampe a fare il bagno al mare, ma possono esistere delle ordinanze regionali, comunali o della Capitaneria di Porto, che ne limitino l’accesso. Naturalmente questo tipo di indicazione deve essere ben visibile, deve riportare il riferimento specifico dell’ ordinanza e la data, la firma del Sindaco o del Comandante dei Vigili Urbani. Se non vi è alcuna indicazione ben pubblicizzata, l’accesso per il nostro cane alla spiaggia libera è consentita, sempre con museruola e guinzaglio. Una eccezione!  Sia per le spiagge libere che per gli stabilimenti, sono sempre ammessi i cani guida per i non vedenti e cani da salvataggio.  Cosa diversa è per lo stabilimento balneare, il cui gestore può a sua discrezione autorizzare o meno l’accesso dei cani alla spiaggia avuta in concessione, o stabilire orari e zone a loro destinate. Anche qui, però vale la regola del libero accesso per cani guida e da salvataggio. Va ricordato inoltre, che lo spazio della battigia e successiva striscia di cinque metri , anche negli stabilimenti balneari, deve essere sempre disponibile all’accesso al mare per chiunque, compreso i nostri cani. Ma attenzione a non fare i furbetti, perchè sulla battigia e relativa striscia della spiaggia in concessione, non ci si può fermare a giocare, chiacchierare, sedersi a prendere il sole, stendere l’asciugamano o posizionare la sediolina pieghevole ed intrattenersi con o senza cane, se non volete incorrere in qualche multa. Stabilimenti balneari pet-friendly Proprio per l’esistenza di questa varietà di regole, negli ultimi anni sono nate le cosiddette bau-beach, ovvero spiagge libere attrezzate per ospitare i cani , che possono scorrazzare liberamente anche senza guinzaglio, dove si possono trovare docce, ciotole per l’acqua, sacchetti igienici, e tutto l’occorrente per trascorrere una giornata in tranquillità e divertimento per cani e padroni. Naturalmente per accedervi, è necessario che il cane sia in regola con le vaccinazioni e vi acceda con pettorina o guinzaglio e museruola, oltre a dover mostrare il libretto sanitario. In tutti gli altri casi, ovvero spiaggia libera, ma non specificatamente per cani, stabilimenti balneari dove non è vietato l’ingresso ai cani, ma prive di aree specifiche per loro, il nostro amico dovrà attenersi alle regole generali della buona educazione e restare vicino al padrone sotto l’ombrellone con il guinzaglio. Quando portare il cane in spiaggia? Come potete ben immaginare, non si può andare in spiaggia con il cane nelle ore più calde (11.00 /16.00 ) perchè potrebbe avere un colpo di calore o peggio ancora ustionarsi le zampette sulla sabbia rovente. Bisogna sempre ricordarsi che “Fido” regola la temperatura corporea respirando con la bocca aperta, e le temperature roventi della spiaggia, l’aria calda che risale dalla sabbia, non aiutano, così è sempre meglio portarlo al mattino presto o nel pomeriggio, e riservargli sempre un angolino al fresco sotto l’ombrellone. Le cose da mettere in borsa per Fido sacchetti igienici ciotola per l’acqua (fondamentale e attenzione a non fargli bere l’acqua del mare) spruzzino per rinfrescarlo di tanto in tanto pomata protettiva per i cuscinetti plantari ( per evitare scottature e disidratazione) crema per le scottature ( per le zone prive di pelo, come naso, bocca, addome, punta delle orecchie) shampoo lenitivo ( da utilizzare per una doccia in acqua dolce prima del rientro a casa ) Oltre a queste piccole ma fondamentali regole per portare il nostro cane in spiaggia con noi, prima di partire vi consigliamo di accertarvi del suo stato di salute. Fate un salto dal vostro veterinario di fiducia, che saprà certamente darvi altri preziosi consigli mirati al benessere del vostro cane, in relazione anche alla sua storia clinica, razza ed età. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
3 Agosto 2020cani / consigli utiliSpesso ci si domanda se è il caso di sterilizzare il nostro cane oppure no e se facendolo trasformiamo il suo carattere o peggio ancora se lo priviamo di una funzione naturale. Tutto questo è lecito, ma prima di poter decidere, è necessario capire bene in cosa consiste la sterilizzazione del cane. La prima cosa da capire bene è che la sterilizzazione è un intervento chirurgico, che comporta l’asportazione delle ovaie del cane femmina o dei testicoli nel caso del cane maschio, ed indipendentemente dalla tecnica di esecuzione ( laparoscopia o laparotomia ), è di natura irreversibile, cioè rende definitivamente l’animale incapace di procreare. Quali sono i vantaggi di sterilizzare il cane ? Stabilito che una volta eseguita la sterilizzazione non si torna indietro,  più che di vantaggi dobbiamo parlare di benefici fisici per l’animale, che nel caso del cane femmina, si concretizzano con un minor rischio di tumore mammario e di mastiti, o di un eventuale piometra ( tumore all’utero in età avanzata ), si evitano gravidanze indesiderate o isteriche, ed ancora la mancanza di periodi di calore con conseguente perdite ematiche che si manifestano in questo periodo, e contribuisce q prevenire diabete di tipo II indotto da progesterone. I benefici apportati nel cane maschio dalla sterilizzazione, sono altrettanto importanti, parliamo di minor rischio di patologie a carico dei testicoli e della prostata, i cani sterilizzati hanno dei comportamenti più tranquilli, meno agitati ed evitano fughe incontrollate da casa alla ricerca di femmine in calore. Quando va eseguita la sterilizzazione del cane? Sicuramente è importante aspettare che il cane sia abbia raggiunto la maturità sessuale, di solito infatti per il maschio viene effettuata dopo il primo anno di età. Un po’ più complesso è invece decidere quando eseguire la sterilizzazione su un cane femmina, perchè bisogna tenere in considerazione una serie di fattori, quali sicuramente l’età, perchè non è consigliato eseguire questo intervento quando il cane è troppo giovane, perchè potrebbero insorgere problemi con l’anestesia e da grande l’animale potrebbe avere soffrire di perdite urinarie involontarie. In ultimo, è anche da considerare che se si vuole comunque far partorire il cane, non bisogna andare oltre il quinto anno di età, perchè con il tempo l’animale inizia ad avere problemi per portare avanti la gravidanza e allattare, con conseguenze anche gravi. Qualunque sia la vostra decisione, è però importante farsi sempre consigliare dal vostro veterinario, sia per quanto riguarda la tempistica di esecuzione dell’intervento di sterilizzazione , e sia per quanto riguarda la tecnica chirurgica utilizzata, perchè come tutti gli interventi ci sono sempre delle incognite e delle fasi post operatorie più o meno dolorose da affrontare. [...]
28 Settembre 2020animali domestici / cani / gatti / microchip / sanzioniIl microchip è una capsula di vetro biocompatibile che contiene i dati segnaletici del cane o gatto e del loro proprietario.  Il microchip viene inserito sotto pelle con una siringa, come avviene per una normale puntura, di solito nella zona sinistra del collo, è indolore e non crea nessun disturbo all’animale. Naturalmente il microchip viene impiantato dal medico veterinario, che provvede al tempo stesso ad iscrivere l’animale nell’anagrafe animali d’affezione, indicando : il numero del microchip i dati del proprietario i dati dell’animale Quando si mette il microchip? Intanto il microchip è obbligatorio, a stabilirlo è Legge 14 agosto 1991, n.281, che impone a tutti i proprietari di cani di iscrivere il proprio all’ anagrafe canina regionale, identificandolo attraverso un microchip sottocutaneo. La stessa legge ne prevede anche la comunicazione in caso di cessione del cane ad altro proprietario l’avviso in caso di decesso del cane. Detto ciò, l’iscrizione all’anagrafe canina regionale ed il microchip deve essere impiantato nel cane  entro trenta giorni dalla nascita o entro quindici giorni dal momento in cui ne entra in possesso e comunque prima della sua cessione a qualunque titolo.   Quanto costa mettere il microchip al cane o al gatto? Fermo restando che il microchip ad oggi (settembre 2020) è obbligatorio per i cani  su tutto il territorio nazionale, e per i gatti  solo nella regione Lombardia da gennaio 2020, il costo per il suo impianto varia da regione a regione e se eseguito privatamente o presso una ASL. Infatti, possiamo avere costi per 10 euro ai 50 euro se effettuato presso uno studio medico veterinario, e dai 5 euro ai 10 euro se effettuato presso una Asl. Così come varia il costo da regione a regione per impiantare un microchip, anche le sanzioni variano in caso di omissione del dispositivo, e si va dai  € 104,00 a € 259,00. Perchè è obbligatorio il microchip? L’obbligo di impiantare il microchip, nasce dall’esigenza di limitare il randagismo, identificare il cane in caso di smarrimento, ma anche per verificarne le vaccinazioni, la proprietà ed impedirne la successiva vendita non autorizzata . Naturalmente, ogni variazione per cambio di residenza, o di proprietà o in caso di decesso del nostro animale,  dovrà essere comunicata entro e non oltre 15 giorni al nostro veterinario o alla Asl di competenza.     [...]
17 Giugno 2021animali domestici / cani / curiositàAndare in spiaggia con il cane a volte può essere complicato, ma se conosciamo le regole di base a cui dobbiamo attenerci, tutto sarà più facile e divertente.  Cominciamo a capire cosa prevede la legge a riguardo. In realtà non esiste una norma nazionale che vieta in assoluto di portare i nostri amici a quattro zampe a fare il bagno al mare, ma possono esistere delle ordinanze regionali, comunali o della Capitaneria di Porto, che ne limitino l’accesso. Naturalmente questo tipo di indicazione deve essere ben visibile, deve riportare il riferimento specifico dell’ ordinanza e la data, la firma del Sindaco o del Comandante dei Vigili Urbani. Se non vi è alcuna indicazione ben pubblicizzata, l’accesso per il nostro cane alla spiaggia libera è consentita, sempre con museruola e guinzaglio. Una eccezione!  Sia per le spiagge libere che per gli stabilimenti, sono sempre ammessi i cani guida per i non vedenti e cani da salvataggio.  Cosa diversa è per lo stabilimento balneare, il cui gestore può a sua discrezione autorizzare o meno l’accesso dei cani alla spiaggia avuta in concessione, o stabilire orari e zone a loro destinate. Anche qui, però vale la regola del libero accesso per cani guida e da salvataggio. Va ricordato inoltre, che lo spazio della battigia e successiva striscia di cinque metri , anche negli stabilimenti balneari, deve essere sempre disponibile all’accesso al mare per chiunque, compreso i nostri cani. Ma attenzione a non fare i furbetti, perchè sulla battigia e relativa striscia della spiaggia in concessione, non ci si può fermare a giocare, chiacchierare, sedersi a prendere il sole, stendere l’asciugamano o posizionare la sediolina pieghevole ed intrattenersi con o senza cane, se non volete incorrere in qualche multa. Stabilimenti balneari pet-friendly Proprio per l’esistenza di questa varietà di regole, negli ultimi anni sono nate le cosiddette bau-beach, ovvero spiagge libere attrezzate per ospitare i cani , che possono scorrazzare liberamente anche senza guinzaglio, dove si possono trovare docce, ciotole per l’acqua, sacchetti igienici, e tutto l’occorrente per trascorrere una giornata in tranquillità e divertimento per cani e padroni. Naturalmente per accedervi, è necessario che il cane sia in regola con le vaccinazioni e vi acceda con pettorina o guinzaglio e museruola, oltre a dover mostrare il libretto sanitario. In tutti gli altri casi, ovvero spiaggia libera, ma non specificatamente per cani, stabilimenti balneari dove non è vietato l’ingresso ai cani, ma prive di aree specifiche per loro, il nostro amico dovrà attenersi alle regole generali della buona educazione e restare vicino al padrone sotto l’ombrellone con il guinzaglio. Quando portare il cane in spiaggia? Come potete ben immaginare, non si può andare in spiaggia con il cane nelle ore più calde (11.00 /16.00 ) perchè potrebbe avere un colpo di calore o peggio ancora ustionarsi le zampette sulla sabbia rovente. Bisogna sempre ricordarsi che “Fido” regola la temperatura corporea respirando con la bocca aperta, e le temperature roventi della spiaggia, l’aria calda che risale dalla sabbia, non aiutano, così è sempre meglio portarlo al mattino presto o nel pomeriggio, e riservargli sempre un angolino al fresco sotto l’ombrellone. Le cose da mettere in borsa per Fido sacchetti igienici ciotola per l’acqua (fondamentale e attenzione a non fargli bere l’acqua del mare) spruzzino per rinfrescarlo di tanto in tanto pomata protettiva per i cuscinetti plantari ( per evitare scottature e disidratazione) crema per le scottature ( per le zone prive di pelo, come naso, bocca, addome, punta delle orecchie) shampoo lenitivo ( da utilizzare per una doccia in acqua dolce prima del rientro a casa ) Oltre a queste piccole ma fondamentali regole per portare il nostro cane in spiaggia con noi, prima di partire vi consigliamo di accertarvi del suo stato di salute. Fate un salto dal vostro veterinario di fiducia, che saprà certamente darvi altri preziosi consigli mirati al benessere del vostro cane, in relazione anche alla sua storia clinica, razza ed età. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
3 Agosto 2020cani / consigli utiliSpesso ci si domanda se è il caso di sterilizzare il nostro cane oppure no e se facendolo trasformiamo il suo carattere o peggio ancora se lo priviamo di una funzione naturale. Tutto questo è lecito, ma prima di poter decidere, è necessario capire bene in cosa consiste la sterilizzazione del cane. La prima cosa da capire bene è che la sterilizzazione è un intervento chirurgico, che comporta l’asportazione delle ovaie del cane femmina o dei testicoli nel caso del cane maschio, ed indipendentemente dalla tecnica di esecuzione ( laparoscopia o laparotomia ), è di natura irreversibile, cioè rende definitivamente l’animale incapace di procreare. Quali sono i vantaggi di sterilizzare il cane ? Stabilito che una volta eseguita la sterilizzazione non si torna indietro,  più che di vantaggi dobbiamo parlare di benefici fisici per l’animale, che nel caso del cane femmina, si concretizzano con un minor rischio di tumore mammario e di mastiti, o di un eventuale piometra ( tumore all’utero in età avanzata ), si evitano gravidanze indesiderate o isteriche, ed ancora la mancanza di periodi di calore con conseguente perdite ematiche che si manifestano in questo periodo, e contribuisce q prevenire diabete di tipo II indotto da progesterone. I benefici apportati nel cane maschio dalla sterilizzazione, sono altrettanto importanti, parliamo di minor rischio di patologie a carico dei testicoli e della prostata, i cani sterilizzati hanno dei comportamenti più tranquilli, meno agitati ed evitano fughe incontrollate da casa alla ricerca di femmine in calore. Quando va eseguita la sterilizzazione del cane? Sicuramente è importante aspettare che il cane sia abbia raggiunto la maturità sessuale, di solito infatti per il maschio viene effettuata dopo il primo anno di età. Un po’ più complesso è invece decidere quando eseguire la sterilizzazione su un cane femmina, perchè bisogna tenere in considerazione una serie di fattori, quali sicuramente l’età, perchè non è consigliato eseguire questo intervento quando il cane è troppo giovane, perchè potrebbero insorgere problemi con l’anestesia e da grande l’animale potrebbe avere soffrire di perdite urinarie involontarie. In ultimo, è anche da considerare che se si vuole comunque far partorire il cane, non bisogna andare oltre il quinto anno di età, perchè con il tempo l’animale inizia ad avere problemi per portare avanti la gravidanza e allattare, con conseguenze anche gravi. Qualunque sia la vostra decisione, è però importante farsi sempre consigliare dal vostro veterinario, sia per quanto riguarda la tempistica di esecuzione dell’intervento di sterilizzazione , e sia per quanto riguarda la tecnica chirurgica utilizzata, perchè come tutti gli interventi ci sono sempre delle incognite e delle fasi post operatorie più o meno dolorose da affrontare. [...]
28 Settembre 2020animali domestici / cani / gatti / microchip / sanzioniIl microchip è una capsula di vetro biocompatibile che contiene i dati segnaletici del cane o gatto e del loro proprietario.  Il microchip viene inserito sotto pelle con una siringa, come avviene per una normale puntura, di solito nella zona sinistra del collo, è indolore e non crea nessun disturbo all’animale. Naturalmente il microchip viene impiantato dal medico veterinario, che provvede al tempo stesso ad iscrivere l’animale nell’anagrafe animali d’affezione, indicando : il numero del microchip i dati del proprietario i dati dell’animale Quando si mette il microchip? Intanto il microchip è obbligatorio, a stabilirlo è Legge 14 agosto 1991, n.281, che impone a tutti i proprietari di cani di iscrivere il proprio all’ anagrafe canina regionale, identificandolo attraverso un microchip sottocutaneo. La stessa legge ne prevede anche la comunicazione in caso di cessione del cane ad altro proprietario l’avviso in caso di decesso del cane. Detto ciò, l’iscrizione all’anagrafe canina regionale ed il microchip deve essere impiantato nel cane  entro trenta giorni dalla nascita o entro quindici giorni dal momento in cui ne entra in possesso e comunque prima della sua cessione a qualunque titolo.   Quanto costa mettere il microchip al cane o al gatto? Fermo restando che il microchip ad oggi (settembre 2020) è obbligatorio per i cani  su tutto il territorio nazionale, e per i gatti  solo nella regione Lombardia da gennaio 2020, il costo per il suo impianto varia da regione a regione e se eseguito privatamente o presso una ASL. Infatti, possiamo avere costi per 10 euro ai 50 euro se effettuato presso uno studio medico veterinario, e dai 5 euro ai 10 euro se effettuato presso una Asl. Così come varia il costo da regione a regione per impiantare un microchip, anche le sanzioni variano in caso di omissione del dispositivo, e si va dai  € 104,00 a € 259,00. Perchè è obbligatorio il microchip? L’obbligo di impiantare il microchip, nasce dall’esigenza di limitare il randagismo, identificare il cane in caso di smarrimento, ma anche per verificarne le vaccinazioni, la proprietà ed impedirne la successiva vendita non autorizzata . Naturalmente, ogni variazione per cambio di residenza, o di proprietà o in caso di decesso del nostro animale,  dovrà essere comunicata entro e non oltre 15 giorni al nostro veterinario o alla Asl di competenza.     [...]
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