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27 Luglio 2020cibo animali / consigli utiliPensare al pesciolino rosso come al pesciolino che vive in un’ampolla di vetro, sempre piccolo , che ci fa compagnia senza molte pretese, non è proprio corretto, perchè devi sapere che i pesci rossi, o Carassius auratus, possono vivere fino a 30 anni raggiungendo anche i 30 cm di lunghezza e 3 kg di peso. E’ vero, molti pesciolini rossi non sopravvivono a lungo dopo che li abbiamo portati a casa, ma questo non dipende dalla loro natura, ma dagli errori che commettiamo noi umani, sia con la loro alimentazione , che per l’ambiente in cui li facciamo vivere. Ma andiamo per gradi. Come prenderci cura di un pesce rosso, partendo dalla sua casa? L’habitat per un pesce rosso è fondamentale, ed è per questo che dobbiamo adeguare la sua casa alla sua dimensione, tenendo conto che per ogni esemplare sono necessari 20 litri di acqua. Questo ci fa ben capire che non possiamo usare le piccole ampolle di vetro, ma un acquario che garantisca questa quantità di acqua dolce per ogni esemplare che ci vive. In merito all’acqua dell’acquario, questa andrà cambiata con una certa frequenza, almeno una volta a settimana e in una percentuale del 30/40% . Va bene anche l’acqua del rubinetto, purchè abbia riposato il tanto che basta per far depositare i residui di cloro in essa contenuti e dannosi per i pesci. Per rendere più confortevole e meno monotono l’ambiente dell’acquario, si possono aggiungere piante artificiali,ghiaia per il fondo o  mini paesaggi in pietra, evitando piante  che potrebbero essere mangiate, e prima di introdurre il nostro amico nella sua nuova casa, accertarsi della temperatura e della qualità dell’acqua, utilizzando anche un filtro meccanico, che ripulisca regolarmente l’acqua da residui di cibo, escrementi e altre sostanze, e un termostato per avere una temperatura costante. Cosa mangiano i pesci rossi? Sul cibo la regola numero 1 è non esagerare. I pesci sono onnivori e soprattutto non hanno il senso della sazietà, per cui è consigliabile dargli da mangiare non una sola volta al giorno è ma più volte al giorno in piccole quantità che riescono a mangiare in un minuto. I pesci rossi amano una dieta variegata, per cui cambiare mangime ogni tanto sarà sicuramente gradito, soprattutto se mischiato con larve di zanzare liofilizzate. Amano il cavolo di Pechino e l’insalata e possono mangiare anche le piante da acquario,  e per non fargli assumere troppa aria  durante la scorpacciata, il mangime galleggiante o quello liofilizzato, dovrebbe restare in ammollo per un paio di secondi prima di essere somministrato. Un consiglio per evitare un eccesso di residui nell’acqua, è quello di prevedere un giorno a settimana di digiuno e di tanto in tanto dargli qualche verdura sbollentata e sminuzzata,  tipo piselli, spinaci, zucchine,  che sostituisca e integri le fibre vegetali che si trovano naturalmente nell’acqua dei fiumi. [...]
27 Agosto 2020animali domestici / cibo animali / consigli utili / maialino nanoA molti sembrerà strano, ma di fatto non lo è perchè in molti pensano di adottare un maialino nano come animale domestico. Ma cosa bisogna sapere prima di adottarne uno? Intanto il maialino nano, conosciuto anche come maialino a pancia tazza o anche vietnamita, fa parte della categoria dei suini, e come tale può raggiungere le dimensioni di un cane di taglia medio grande, e raggiungere fino i 70 kg. Ed è per questo motivo che gli appartamenti non sono proprio il luogo ideale dove far vivere un maialino nano. E’ un animale estremamente intelligente, curioso e socievole , proprio per questo è anche molto permaloso e geloso. Se in casa ci sono altri animaletti e gli spazi sono limitati, potrebbe sorgere qualche problema di convivenza. La sua intelligenza va ben oltre quella riconosciuta ai cani, impara molto in fretta, è molto protettivo verso i componenti della famiglia, e così se vi capita di rimproverarlo, potreste ritrovarvelo con il muso lungo o addirittura che vi volti le spalle per un bel po’. Purtroppo però non vede bene e per questo non ama le urla e tende a innervosirsi davanti ai movimenti troppo rapidi. Al contrario di quello che si pensa, i maialini non puzzano affatto. Sono gli animali più puliti in circolazione, alla stregua dei gatti sono sempre pronti a sguazzare ovunque ci sia dell’acqua. E’ vero, amano rotolarsi nel fango, ma lo fanno solo per proteggersi dai parassiti. Non hanno le ghiandole sudoripare ed il loro pelo è quasi inesistente, non sporcano in giro, anzi, imparano subito a fare i bisogni sempre nello stesso posto e se ne hanno la possibilità, fanno il bagno tutti i giorni. Certo bisogna dargli una mano per la pulizia delle orecchie e degli occhi. Quello che però è vero, è che i maialini nani sono dei veri mangioni. Mangerebbero in continuazione, qualunque cosa, ma se decidiamo di adottarne uno, dobbiamo stare molto attenti alla sua alimentazione, perchè crescendo la loro dimensione diventa importante. Potrà sicuramente mangiare i resti della cucina di casa integrati con farine, fiocchi d’avena, frutta e verdura, erba fresca, cereali, qualche castagna o ghianda matura.   Ma niente carni crude, patate crude, ossa, agrumi e dolciumi. Anche per il maialino nano dovremo far riferimento al nostro veterinario di fiducia per le vaccinazioni, per gli antiparassitari da pelo,  nonchè per il taglio delle zanne (per i maschi)  e la limatura delle unghie. Per quel che riguarda la sterilizzazione, è di norma consigliata sia per le femmine che per i maschi, per evitare che scappino di casa. Ricordate però prima di adottare un maialino nano, non può vivere in un appartamento. E’ un animale che ha bisogno di spazio verde dove gironzolare, andare in cerca di odori nuovi, avere delle pozze di acqua dove rinfrescarsi e fare il bagno quando le temperature sono alte. [...]
28 Settembre 2020animali domestici / cani / gatti / microchip / sanzioniIl microchip è una capsula di vetro biocompatibile che contiene i dati segnaletici del cane o gatto e del loro proprietario.  Il microchip viene inserito sotto pelle con una siringa, come avviene per una normale puntura, di solito nella zona sinistra del collo, è indolore e non crea nessun disturbo all’animale. Naturalmente il microchip viene impiantato dal medico veterinario, che provvede al tempo stesso ad iscrivere l’animale nell’anagrafe animali d’affezione, indicando : il numero del microchip i dati del proprietario i dati dell’animale Quando si mette il microchip? Intanto il microchip è obbligatorio, a stabilirlo è Legge 14 agosto 1991, n.281, che impone a tutti i proprietari di cani di iscrivere il proprio all’ anagrafe canina regionale, identificandolo attraverso un microchip sottocutaneo. La stessa legge ne prevede anche la comunicazione in caso di cessione del cane ad altro proprietario l’avviso in caso di decesso del cane. Detto ciò, l’iscrizione all’anagrafe canina regionale ed il microchip deve essere impiantato nel cane  entro trenta giorni dalla nascita o entro quindici giorni dal momento in cui ne entra in possesso e comunque prima della sua cessione a qualunque titolo.   Quanto costa mettere il microchip al cane o al gatto? Fermo restando che il microchip ad oggi (settembre 2020) è obbligatorio per i cani  su tutto il territorio nazionale, e per i gatti  solo nella regione Lombardia da gennaio 2020, il costo per il suo impianto varia da regione a regione e se eseguito privatamente o presso una ASL. Infatti, possiamo avere costi per 10 euro ai 50 euro se effettuato presso uno studio medico veterinario, e dai 5 euro ai 10 euro se effettuato presso una Asl. Così come varia il costo da regione a regione per impiantare un microchip, anche le sanzioni variano in caso di omissione del dispositivo, e si va dai  € 104,00 a € 259,00. Perchè è obbligatorio il microchip? L’obbligo di impiantare il microchip, nasce dall’esigenza di limitare il randagismo, identificare il cane in caso di smarrimento, ma anche per verificarne le vaccinazioni, la proprietà ed impedirne la successiva vendita non autorizzata . Naturalmente, ogni variazione per cambio di residenza, o di proprietà o in caso di decesso del nostro animale,  dovrà essere comunicata entro e non oltre 15 giorni al nostro veterinario o alla Asl di competenza.     [...]
27 Luglio 2020cibo animali / consigli utiliPensare al pesciolino rosso come al pesciolino che vive in un’ampolla di vetro, sempre piccolo , che ci fa compagnia senza molte pretese, non è proprio corretto, perchè devi sapere che i pesci rossi, o Carassius auratus, possono vivere fino a 30 anni raggiungendo anche i 30 cm di lunghezza e 3 kg di peso. E’ vero, molti pesciolini rossi non sopravvivono a lungo dopo che li abbiamo portati a casa, ma questo non dipende dalla loro natura, ma dagli errori che commettiamo noi umani, sia con la loro alimentazione , che per l’ambiente in cui li facciamo vivere. Ma andiamo per gradi. Come prenderci cura di un pesce rosso, partendo dalla sua casa? L’habitat per un pesce rosso è fondamentale, ed è per questo che dobbiamo adeguare la sua casa alla sua dimensione, tenendo conto che per ogni esemplare sono necessari 20 litri di acqua. Questo ci fa ben capire che non possiamo usare le piccole ampolle di vetro, ma un acquario che garantisca questa quantità di acqua dolce per ogni esemplare che ci vive. In merito all’acqua dell’acquario, questa andrà cambiata con una certa frequenza, almeno una volta a settimana e in una percentuale del 30/40% . Va bene anche l’acqua del rubinetto, purchè abbia riposato il tanto che basta per far depositare i residui di cloro in essa contenuti e dannosi per i pesci. Per rendere più confortevole e meno monotono l’ambiente dell’acquario, si possono aggiungere piante artificiali,ghiaia per il fondo o  mini paesaggi in pietra, evitando piante  che potrebbero essere mangiate, e prima di introdurre il nostro amico nella sua nuova casa, accertarsi della temperatura e della qualità dell’acqua, utilizzando anche un filtro meccanico, che ripulisca regolarmente l’acqua da residui di cibo, escrementi e altre sostanze, e un termostato per avere una temperatura costante. Cosa mangiano i pesci rossi? Sul cibo la regola numero 1 è non esagerare. I pesci sono onnivori e soprattutto non hanno il senso della sazietà, per cui è consigliabile dargli da mangiare non una sola volta al giorno è ma più volte al giorno in piccole quantità che riescono a mangiare in un minuto. I pesci rossi amano una dieta variegata, per cui cambiare mangime ogni tanto sarà sicuramente gradito, soprattutto se mischiato con larve di zanzare liofilizzate. Amano il cavolo di Pechino e l’insalata e possono mangiare anche le piante da acquario,  e per non fargli assumere troppa aria  durante la scorpacciata, il mangime galleggiante o quello liofilizzato, dovrebbe restare in ammollo per un paio di secondi prima di essere somministrato. Un consiglio per evitare un eccesso di residui nell’acqua, è quello di prevedere un giorno a settimana di digiuno e di tanto in tanto dargli qualche verdura sbollentata e sminuzzata,  tipo piselli, spinaci, zucchine,  che sostituisca e integri le fibre vegetali che si trovano naturalmente nell’acqua dei fiumi. [...]
27 Agosto 2020animali domestici / cibo animali / consigli utili / maialino nanoA molti sembrerà strano, ma di fatto non lo è perchè in molti pensano di adottare un maialino nano come animale domestico. Ma cosa bisogna sapere prima di adottarne uno? Intanto il maialino nano, conosciuto anche come maialino a pancia tazza o anche vietnamita, fa parte della categoria dei suini, e come tale può raggiungere le dimensioni di un cane di taglia medio grande, e raggiungere fino i 70 kg. Ed è per questo motivo che gli appartamenti non sono proprio il luogo ideale dove far vivere un maialino nano. E’ un animale estremamente intelligente, curioso e socievole , proprio per questo è anche molto permaloso e geloso. Se in casa ci sono altri animaletti e gli spazi sono limitati, potrebbe sorgere qualche problema di convivenza. La sua intelligenza va ben oltre quella riconosciuta ai cani, impara molto in fretta, è molto protettivo verso i componenti della famiglia, e così se vi capita di rimproverarlo, potreste ritrovarvelo con il muso lungo o addirittura che vi volti le spalle per un bel po’. Purtroppo però non vede bene e per questo non ama le urla e tende a innervosirsi davanti ai movimenti troppo rapidi. Al contrario di quello che si pensa, i maialini non puzzano affatto. Sono gli animali più puliti in circolazione, alla stregua dei gatti sono sempre pronti a sguazzare ovunque ci sia dell’acqua. E’ vero, amano rotolarsi nel fango, ma lo fanno solo per proteggersi dai parassiti. Non hanno le ghiandole sudoripare ed il loro pelo è quasi inesistente, non sporcano in giro, anzi, imparano subito a fare i bisogni sempre nello stesso posto e se ne hanno la possibilità, fanno il bagno tutti i giorni. Certo bisogna dargli una mano per la pulizia delle orecchie e degli occhi. Quello che però è vero, è che i maialini nani sono dei veri mangioni. Mangerebbero in continuazione, qualunque cosa, ma se decidiamo di adottarne uno, dobbiamo stare molto attenti alla sua alimentazione, perchè crescendo la loro dimensione diventa importante. Potrà sicuramente mangiare i resti della cucina di casa integrati con farine, fiocchi d’avena, frutta e verdura, erba fresca, cereali, qualche castagna o ghianda matura.   Ma niente carni crude, patate crude, ossa, agrumi e dolciumi. Anche per il maialino nano dovremo far riferimento al nostro veterinario di fiducia per le vaccinazioni, per gli antiparassitari da pelo,  nonchè per il taglio delle zanne (per i maschi)  e la limatura delle unghie. Per quel che riguarda la sterilizzazione, è di norma consigliata sia per le femmine che per i maschi, per evitare che scappino di casa. Ricordate però prima di adottare un maialino nano, non può vivere in un appartamento. E’ un animale che ha bisogno di spazio verde dove gironzolare, andare in cerca di odori nuovi, avere delle pozze di acqua dove rinfrescarsi e fare il bagno quando le temperature sono alte. [...]
28 Settembre 2020animali domestici / cani / gatti / microchip / sanzioniIl microchip è una capsula di vetro biocompatibile che contiene i dati segnaletici del cane o gatto e del loro proprietario.  Il microchip viene inserito sotto pelle con una siringa, come avviene per una normale puntura, di solito nella zona sinistra del collo, è indolore e non crea nessun disturbo all’animale. Naturalmente il microchip viene impiantato dal medico veterinario, che provvede al tempo stesso ad iscrivere l’animale nell’anagrafe animali d’affezione, indicando : il numero del microchip i dati del proprietario i dati dell’animale Quando si mette il microchip? Intanto il microchip è obbligatorio, a stabilirlo è Legge 14 agosto 1991, n.281, che impone a tutti i proprietari di cani di iscrivere il proprio all’ anagrafe canina regionale, identificandolo attraverso un microchip sottocutaneo. La stessa legge ne prevede anche la comunicazione in caso di cessione del cane ad altro proprietario l’avviso in caso di decesso del cane. Detto ciò, l’iscrizione all’anagrafe canina regionale ed il microchip deve essere impiantato nel cane  entro trenta giorni dalla nascita o entro quindici giorni dal momento in cui ne entra in possesso e comunque prima della sua cessione a qualunque titolo.   Quanto costa mettere il microchip al cane o al gatto? Fermo restando che il microchip ad oggi (settembre 2020) è obbligatorio per i cani  su tutto il territorio nazionale, e per i gatti  solo nella regione Lombardia da gennaio 2020, il costo per il suo impianto varia da regione a regione e se eseguito privatamente o presso una ASL. Infatti, possiamo avere costi per 10 euro ai 50 euro se effettuato presso uno studio medico veterinario, e dai 5 euro ai 10 euro se effettuato presso una Asl. Così come varia il costo da regione a regione per impiantare un microchip, anche le sanzioni variano in caso di omissione del dispositivo, e si va dai  € 104,00 a € 259,00. Perchè è obbligatorio il microchip? L’obbligo di impiantare il microchip, nasce dall’esigenza di limitare il randagismo, identificare il cane in caso di smarrimento, ma anche per verificarne le vaccinazioni, la proprietà ed impedirne la successiva vendita non autorizzata . Naturalmente, ogni variazione per cambio di residenza, o di proprietà o in caso di decesso del nostro animale,  dovrà essere comunicata entro e non oltre 15 giorni al nostro veterinario o alla Asl di competenza.     [...]
27 Luglio 2020cibo animali / consigli utiliPensare al pesciolino rosso come al pesciolino che vive in un’ampolla di vetro, sempre piccolo , che ci fa compagnia senza molte pretese, non è proprio corretto, perchè devi sapere che i pesci rossi, o Carassius auratus, possono vivere fino a 30 anni raggiungendo anche i 30 cm di lunghezza e 3 kg di peso. E’ vero, molti pesciolini rossi non sopravvivono a lungo dopo che li abbiamo portati a casa, ma questo non dipende dalla loro natura, ma dagli errori che commettiamo noi umani, sia con la loro alimentazione , che per l’ambiente in cui li facciamo vivere. Ma andiamo per gradi. Come prenderci cura di un pesce rosso, partendo dalla sua casa? L’habitat per un pesce rosso è fondamentale, ed è per questo che dobbiamo adeguare la sua casa alla sua dimensione, tenendo conto che per ogni esemplare sono necessari 20 litri di acqua. Questo ci fa ben capire che non possiamo usare le piccole ampolle di vetro, ma un acquario che garantisca questa quantità di acqua dolce per ogni esemplare che ci vive. In merito all’acqua dell’acquario, questa andrà cambiata con una certa frequenza, almeno una volta a settimana e in una percentuale del 30/40% . Va bene anche l’acqua del rubinetto, purchè abbia riposato il tanto che basta per far depositare i residui di cloro in essa contenuti e dannosi per i pesci. Per rendere più confortevole e meno monotono l’ambiente dell’acquario, si possono aggiungere piante artificiali,ghiaia per il fondo o  mini paesaggi in pietra, evitando piante  che potrebbero essere mangiate, e prima di introdurre il nostro amico nella sua nuova casa, accertarsi della temperatura e della qualità dell’acqua, utilizzando anche un filtro meccanico, che ripulisca regolarmente l’acqua da residui di cibo, escrementi e altre sostanze, e un termostato per avere una temperatura costante. Cosa mangiano i pesci rossi? Sul cibo la regola numero 1 è non esagerare. I pesci sono onnivori e soprattutto non hanno il senso della sazietà, per cui è consigliabile dargli da mangiare non una sola volta al giorno è ma più volte al giorno in piccole quantità che riescono a mangiare in un minuto. I pesci rossi amano una dieta variegata, per cui cambiare mangime ogni tanto sarà sicuramente gradito, soprattutto se mischiato con larve di zanzare liofilizzate. Amano il cavolo di Pechino e l’insalata e possono mangiare anche le piante da acquario,  e per non fargli assumere troppa aria  durante la scorpacciata, il mangime galleggiante o quello liofilizzato, dovrebbe restare in ammollo per un paio di secondi prima di essere somministrato. Un consiglio per evitare un eccesso di residui nell’acqua, è quello di prevedere un giorno a settimana di digiuno e di tanto in tanto dargli qualche verdura sbollentata e sminuzzata,  tipo piselli, spinaci, zucchine,  che sostituisca e integri le fibre vegetali che si trovano naturalmente nell’acqua dei fiumi. [...]
27 Agosto 2020animali domestici / cibo animali / consigli utili / maialino nanoA molti sembrerà strano, ma di fatto non lo è perchè in molti pensano di adottare un maialino nano come animale domestico. Ma cosa bisogna sapere prima di adottarne uno? Intanto il maialino nano, conosciuto anche come maialino a pancia tazza o anche vietnamita, fa parte della categoria dei suini, e come tale può raggiungere le dimensioni di un cane di taglia medio grande, e raggiungere fino i 70 kg. Ed è per questo motivo che gli appartamenti non sono proprio il luogo ideale dove far vivere un maialino nano. E’ un animale estremamente intelligente, curioso e socievole , proprio per questo è anche molto permaloso e geloso. Se in casa ci sono altri animaletti e gli spazi sono limitati, potrebbe sorgere qualche problema di convivenza. La sua intelligenza va ben oltre quella riconosciuta ai cani, impara molto in fretta, è molto protettivo verso i componenti della famiglia, e così se vi capita di rimproverarlo, potreste ritrovarvelo con il muso lungo o addirittura che vi volti le spalle per un bel po’. Purtroppo però non vede bene e per questo non ama le urla e tende a innervosirsi davanti ai movimenti troppo rapidi. Al contrario di quello che si pensa, i maialini non puzzano affatto. Sono gli animali più puliti in circolazione, alla stregua dei gatti sono sempre pronti a sguazzare ovunque ci sia dell’acqua. E’ vero, amano rotolarsi nel fango, ma lo fanno solo per proteggersi dai parassiti. Non hanno le ghiandole sudoripare ed il loro pelo è quasi inesistente, non sporcano in giro, anzi, imparano subito a fare i bisogni sempre nello stesso posto e se ne hanno la possibilità, fanno il bagno tutti i giorni. Certo bisogna dargli una mano per la pulizia delle orecchie e degli occhi. Quello che però è vero, è che i maialini nani sono dei veri mangioni. Mangerebbero in continuazione, qualunque cosa, ma se decidiamo di adottarne uno, dobbiamo stare molto attenti alla sua alimentazione, perchè crescendo la loro dimensione diventa importante. Potrà sicuramente mangiare i resti della cucina di casa integrati con farine, fiocchi d’avena, frutta e verdura, erba fresca, cereali, qualche castagna o ghianda matura.   Ma niente carni crude, patate crude, ossa, agrumi e dolciumi. Anche per il maialino nano dovremo far riferimento al nostro veterinario di fiducia per le vaccinazioni, per gli antiparassitari da pelo,  nonchè per il taglio delle zanne (per i maschi)  e la limatura delle unghie. Per quel che riguarda la sterilizzazione, è di norma consigliata sia per le femmine che per i maschi, per evitare che scappino di casa. Ricordate però prima di adottare un maialino nano, non può vivere in un appartamento. E’ un animale che ha bisogno di spazio verde dove gironzolare, andare in cerca di odori nuovi, avere delle pozze di acqua dove rinfrescarsi e fare il bagno quando le temperature sono alte. [...]
28 Settembre 2020animali domestici / cani / gatti / microchip / sanzioniIl microchip è una capsula di vetro biocompatibile che contiene i dati segnaletici del cane o gatto e del loro proprietario.  Il microchip viene inserito sotto pelle con una siringa, come avviene per una normale puntura, di solito nella zona sinistra del collo, è indolore e non crea nessun disturbo all’animale. Naturalmente il microchip viene impiantato dal medico veterinario, che provvede al tempo stesso ad iscrivere l’animale nell’anagrafe animali d’affezione, indicando : il numero del microchip i dati del proprietario i dati dell’animale Quando si mette il microchip? Intanto il microchip è obbligatorio, a stabilirlo è Legge 14 agosto 1991, n.281, che impone a tutti i proprietari di cani di iscrivere il proprio all’ anagrafe canina regionale, identificandolo attraverso un microchip sottocutaneo. La stessa legge ne prevede anche la comunicazione in caso di cessione del cane ad altro proprietario l’avviso in caso di decesso del cane. Detto ciò, l’iscrizione all’anagrafe canina regionale ed il microchip deve essere impiantato nel cane  entro trenta giorni dalla nascita o entro quindici giorni dal momento in cui ne entra in possesso e comunque prima della sua cessione a qualunque titolo.   Quanto costa mettere il microchip al cane o al gatto? Fermo restando che il microchip ad oggi (settembre 2020) è obbligatorio per i cani  su tutto il territorio nazionale, e per i gatti  solo nella regione Lombardia da gennaio 2020, il costo per il suo impianto varia da regione a regione e se eseguito privatamente o presso una ASL. Infatti, possiamo avere costi per 10 euro ai 50 euro se effettuato presso uno studio medico veterinario, e dai 5 euro ai 10 euro se effettuato presso una Asl. Così come varia il costo da regione a regione per impiantare un microchip, anche le sanzioni variano in caso di omissione del dispositivo, e si va dai  € 104,00 a € 259,00. Perchè è obbligatorio il microchip? L’obbligo di impiantare il microchip, nasce dall’esigenza di limitare il randagismo, identificare il cane in caso di smarrimento, ma anche per verificarne le vaccinazioni, la proprietà ed impedirne la successiva vendita non autorizzata . Naturalmente, ogni variazione per cambio di residenza, o di proprietà o in caso di decesso del nostro animale,  dovrà essere comunicata entro e non oltre 15 giorni al nostro veterinario o alla Asl di competenza.     [...]
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