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27 Luglio 2020animali domestici / cibo animali / coniglio nano / consigli utili / curiositàDa qualche anno il coniglio è passato dall’essere un’appetitosa pietanza ad un simpatico ed affettuoso animale da compagnia, adorato dai bambini per il loro musetto simpatico e dagli adulti alla ricerca di un animale domestico dalle poche pretese. Questi piccoli amici, al contrario di quello che si pensa, sono estremamente sensibili, intelligenti e bisognosi di attenzioni, ed il fatto che possano vivere dentro una gabbia, non significa che non abbiano bisogno di relazioni affettive, di gioco e soprattutto di un’ adeguata alimentazione affinchè possano vivere in salute ed il più a lungo possibile. Cosa mangiano i conigli? A questa domanda tutti rispondiamo : “ le carote!“, certo, ma non solo le carote. I conigli sono erbivori e quindi mangiano erba, foglie e piante varie,  e quindi niente grassi, zuccheri, proteine, niente pane, no a cereali, biscotti o grissini, tutti alimenti che il sistema digestivo del coniglio non è in grado di elaborare e quindi estremamente dannosi per il suo organismo. Il coniglio trae il suo nutrimento dalla fibra, che la sua flora intestinale elabora ricavandone proteine, vitamine, acidi grassi, e tutto quanto serve al suo nutrimento. Tra l’altro l’erba  consuma i denti , perchè ricca di microcristalli di silice che lima i denti , e visto che uno dei problemi di salute dei conigli dipende dalla crescita perenne dei denti, il continuo masticare erba fa si che questo piccolo amico riesca a mantenerne la giusta lunghezza, senza incorrere in spiacevoli e dolorosi problemi di salute. Ricordate inoltre, che i conigli hanno problemi di blocchi intestinali, e questo non è dovuto al fatto che abbiamo ingerito il pelo , ma a carenza di fibra o all’uso non corretto di mangimi che causano una alterazione della flora intestinale provocando enteriti e diaree che spesso si rivelano letali. Riepilogando quindi, il nostro coniglietto può mangiare con regolarità : fieno ( steli verdi e sottili ) sedano, finocchio, carote, zucca, invidia, lattuga, radicchio, zucchine, peperoni, basilico, prezzemolo, cicoria, cavoli, broccoli, coste di bietola, rape, ravanelli, rucola, spinaci, verza. può mangiare anche un po’ di frutta, come : ananas, arancia, mela, anguria, melone, fragole, ciliegie, kiwi, pera pesca, albicocca, .. ma attenzione a non esagerare! Ma il cibo assolutamente vietato per i conigli sono : melanzane, funghi, verdure cotte, aglio, cipolle, patata, legumi, piante ornamentali, snack  (anche se “per conigli”), carboidrati in genere, come pane (nemmeno la crosta!), pasta, cereali, semi di qualsiasi genere, biscotti, dolciumi, cioccolato, yogurt, frutta secca . E’ buona abitudine, lasciare sempre a disposizione del nostro amico, fieno e acqua pulita ( da cambiare 1-2 volte al giorno) , così che lui possa nutrirsi o fare degli spuntini che soddisfino il suo fabbisogno giornaliero misurato in circa 150-200 gr di verdura mista al giorno ogni chilogrammo di peso.   [...]
28 Settembre 2020animali domestici / cani / gatti / microchip / sanzioniIl microchip è una capsula di vetro biocompatibile che contiene i dati segnaletici del cane o gatto e del loro proprietario.  Il microchip viene inserito sotto pelle con una siringa, come avviene per una normale puntura, di solito nella zona sinistra del collo, è indolore e non crea nessun disturbo all’animale. Naturalmente il microchip viene impiantato dal medico veterinario, che provvede al tempo stesso ad iscrivere l’animale nell’anagrafe animali d’affezione, indicando : il numero del microchip i dati del proprietario i dati dell’animale Quando si mette il microchip? Intanto il microchip è obbligatorio, a stabilirlo è Legge 14 agosto 1991, n.281, che impone a tutti i proprietari di cani di iscrivere il proprio all’ anagrafe canina regionale, identificandolo attraverso un microchip sottocutaneo. La stessa legge ne prevede anche la comunicazione in caso di cessione del cane ad altro proprietario l’avviso in caso di decesso del cane. Detto ciò, l’iscrizione all’anagrafe canina regionale ed il microchip deve essere impiantato nel cane  entro trenta giorni dalla nascita o entro quindici giorni dal momento in cui ne entra in possesso e comunque prima della sua cessione a qualunque titolo.   Quanto costa mettere il microchip al cane o al gatto? Fermo restando che il microchip ad oggi (settembre 2020) è obbligatorio per i cani  su tutto il territorio nazionale, e per i gatti  solo nella regione Lombardia da gennaio 2020, il costo per il suo impianto varia da regione a regione e se eseguito privatamente o presso una ASL. Infatti, possiamo avere costi per 10 euro ai 50 euro se effettuato presso uno studio medico veterinario, e dai 5 euro ai 10 euro se effettuato presso una Asl. Così come varia il costo da regione a regione per impiantare un microchip, anche le sanzioni variano in caso di omissione del dispositivo, e si va dai  € 104,00 a € 259,00. Perchè è obbligatorio il microchip? L’obbligo di impiantare il microchip, nasce dall’esigenza di limitare il randagismo, identificare il cane in caso di smarrimento, ma anche per verificarne le vaccinazioni, la proprietà ed impedirne la successiva vendita non autorizzata . Naturalmente, ogni variazione per cambio di residenza, o di proprietà o in caso di decesso del nostro animale,  dovrà essere comunicata entro e non oltre 15 giorni al nostro veterinario o alla Asl di competenza.     [...]
16 Aprile 2021animali domestici / cani / consigli utili / curiositàL’ addestramento cani è un argomento molto discusso tra coloro che vogliono prendere un cucciolo in casa o da chi già ce l’ha. Un cane che risponde ai più semplici comandi impartiti dal suo padrone, non solo ha una vita più tranquilla, ma anche più sicura. Addestrare un cane, significa soprattutto armarsi di molta pazienza, perchè ogni cane ha i suoi tempi ed i suoi livelli di attenzione, soprattutto se l’addestramento va oltre i più comuni comandi di fermo, resta, torna, seduto, e lascia. Ci sono livelli di addestramento che non possono essere impartiti dai soli proprietari dei cani, ma necessitano certamente di persone qualificate, ma per convivere con il nostro amico a quattro zampe possiamo intanto cominciare con le cose più elementari come : il comando seduto , conosciuto in tutto il mondo con il termine “sit” , il primo e certamente la base per ogni livello di addestramento, il comando resta, che lascia il cane fermo in un punto consentendo al padrone di allontanarsi , il comando lascia, che obbliga il cane a smettere di masticare qualcosa qualcosa che non dovrebbe, il comando vieni o torna , per invitare il cane a seguirti, magari in casa o nel posto dove ti trovi in quel preciso istante. Naturalmente durante la fase di addestramento del cane, oltre alla pazienza portate con voi dei biscottini da dare come premio al vostro amico a quattro zampe ogni volta che esegue correttamente ogni vostro comando. Inoltre è molto importante trovare un luogo tranquillo, dove non ci siano molti rumori , persone o altri animali, dove praticare l’addestramento, in modo da tenere il cane più concentrato possibile su di voi e sulle azioni da compiere. Tecniche di addestramento cani Come insegnare il comando “seduto” Metti in una mano il biscottino da dare come premio, avvicinala al muso del cane e poi portala in alto in modo da fargli alzare la testa. Tieni la mano in alto e leggermente indietro alla testa del cane, che con questo movimento tenderà a sbilanciarsi e quindi a sedersi, e mentre si siede pronunciate il comando ” seduto” o “sit”. Una volta seduto, coccolatelo e dategli il premio. Ripetete questa procedura più volte al giorno e quando cominciate ad avere la sensazione che abbia appreso le istruzioni, date il comando senza premiarlo ogni volta, fino a farglielo eseguire senza premio. Come insegnare il comando “resta” Dai il comando di “seduto”, poi con la mano aperta ed il palmo rivolto al viso del cane, pronuncia la parola “resta” e fai un passo indietro. Se il cane resta fermo torna da lui e premialo. Ripeti più volte il comando, ogni volta allontanandoti di un passo in più ed ogni volta premiando il tuo amico, anche solo con le coccole. Come insegnare il comando “lascia” Tieni in entrambe le mani un biscottino e mostrane una chiusa a pugno al tuo cane, che sentendo l’odore del biscotto proverà ad aprire con il muso. Dai il comando di “seduto” e poi dici “No”. Se il tuo cane obbedisce, premialo con coccole ed il biscotto  che tenevi nell’altra mano. Ripeti più volte questo primo comando. Dopo che ha imparato bene questo comando, dai al cane un gioco da tenere in bocca, e nascondi in una mano un biscottino. Aspetta qualche secondo e poi impartisci il comando ” lascia” , e se il cane non lascia il gioco fagli vedere il biscotto e daglielo solo dopo che lo avrà lasciato cadere. Ripeti più volte la procedura a distanza di qualche minuto, fino a quando il cane non avrà imparato a rispondere correttamente al comando. Come insegnare il comando “vieni ” o “torna” Fermati in un punto lontano dal tuo cane, siediti e aspetta qualche secondo, poi chiama il tuo cane con il suo nome e con il comando ” vieni” o “torna” (es. Dora, vieni! ), e continua a pronunciarlo fino a quando non ti avrà raggiunto. A questo punto come di consueto, premialo con coccole ed il solito biscottino. E’ molto importante che ogni comando impartito, sia sempre associato a qualcosa di piacevole, una coccola, un elogio, in modo che il cane lo viva non come una punizione o qualcosa di negativo. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter       [...]

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