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16 Settembre 2020animali domestici / cani / consigli utili / curiosità / gattiL’autunno è alle porte e con lui arriva anche la stagione del cambio pelo per cani, gatti e per tutti gli animali domestici pelosi. Il periodo della muta avviene due volte l’anno, in primavera ed in autunno, quando cioè le temperature aumentano o diminuiscono, ma soprattutto sono le ore di luce che variare. Come per noi umani, che d’estate ci vestiamo più leggeri ed in autunno più pesanti, anche i cani e i gatti lo fanno, cambiano il proprio pelo per mantenere una temperatura corporea costante. Questa cambiamento naturale, per chi ha cani o gatti in casa può risultare un po’ problematico, perchè si ritrova il pelo sparso in giro per tutta la casa. Cosa fare nel periodo di muta del pelo? Intanto rinquoriamoci, perchè il cambio pelo dall’estate all’autunno è meno copioso, proprio perchè il cane o il gatto, si preparano alla stagione più fredda e come noi dovrà mettersi un cappotto per affrontarlo, quindi perderà meno pelo. Poi, per meglio gestire questa fase, la prima cosa da fare è acquistare una buona spazzola o un cardatore per aiutare il nostro amico a liberarsi del pelo morto, spazzolandolo regolarmente 1 volta al giorno o a 1 volta settimana, a seconda della lunghezza del pelo. Per il gatto, che ingerisce il pelo durante le sue pulizie quotidiane ed è spesso la causa di occlusioni intestinali, possiamo tranquillamente aggiungere al cibo le paste di malto, gradite anche dai cani, e reperibili in un qualunque negozio di animali.   Anche se i nostri amici trascorrono la maggior parte del tempo in casa, è molto utile procurargli dell’erba fresca , che in natura mangiano in caso di problemi gastrici per espellere ciò che non è gradito dal loro organismo, tramite il vomito. L’erba si può piantare nei vasi di fiori o comprare in vaschette già pronte. Inoltre, da non sottovalutare una corretta idratazione, un apporto corretto di proteine, acidi omega ed alcune vitamine (es. biotina) determinano una migliore salute del manto e di conseguenza una minore inclinazione alla caduta. Cosa non fare nel periodo di muta del pelo del cane? Di sicuro la cosa da non fare è tosare il mantello del cane, proprio per l’importanza che ha di mantenere la temperatura costante nell’animale. Tosare il manto nella stagione estiva per esempio, non aumenta la sudorazione del cane, che invece termoregola la temperatura con la respirazione, ed in inverno ne impedisce la dispersione del calore corporeo. Diversamente, rivolgersi ad un toelettatore esperto per una spazzolatura accurata e periodica, può evitare problemi di dermatiti e forfora soprattutto per i cani a pelo lungo.     [...]
27 Marzo 2021animali domestici / cani / malattieLa prima cosa che viene in mente alle persone che vogliono prendere un cane come animale domestico, è la razza di cani che non puzzano. E’ vero, spesso i cani non hanno un buon odore, ma vediamo perchè. Come noi umani, anche gli animali hanno un loro odore, che il più delle volte serve come autodifesa quando si sentono minacciati, come succede per esempio con il furetto, o come segno di riconoscimento tra simili, come avviene tra i cani quando si annusano a vicenda. A volte l’odore emanato da un animale serve per mimetizzarsi nell’ambiente circostante per favorire la cattura di altre prede. I cani fanno parte di quella categoria di animali che a volte presentano questo ” difettuccio”, quell’odore importante che spesso può risultare piuttosto fastidioso, come ad esempio quando sono bagnati. Perchè i cani puzzano ? L’odore fastidioso che può avere un cane dipende da diversi fattori. In primis è una questione di natura per alcune razze, perchè la loro pelle secerne un grasso che serve a proteggerla dai parassiti e che viene trattenuta dal pelo. In questi casi lavarlo frequentemente non risolverà il problema. Un altro motivo è la presenza di infezioni nelle orecchie. Infatti i cani hanno nelle orecchie delle ghiandole che producono un odore forte, che diventa più pungente se colpite da infezioni da lieviti. Il cattivo odore può dipendere anche dalle irritazioni cutanee che tendono a far aumentare la produzione di sebo, che come abbiamo visto prima è una sorta di autodifesa dai parassiti. Le irritazioni cutanee spesso si manifestano nelle razze di cani che hanno una pelle molto rugosa e che trattiene molta umidità, come ad esempio i bulldog. Anche l’alito del cane a volte non ha proprio un odore di menta fresca, dovuto a qualche problema intestinale, da tenere sotto controllo ed eventualmente far esaminare dal veterinario di fiducia. Spesso però questo l’alito cattivo del cane è semplicemente dovuto ad una igiene orale è un po’ carente,  a tal proposito in commercio esistono diversi prodotti molto efficaci per la pulizia dei denti del vostro cane, disponibili in un qualunque negozio di animali o supermercato fornito. Quali sono le razze di cani che non puzzano? Premesso che un cane non può essere assolutamente inodore, perchè  fa parte della sua identità e della sua natura, del resto anche noi umani abbiamo un nostro odore. Detto questo però esistono razze di cani che producono meno sebo, che hanno un pelo corto o che trattiene meno lo sporco con un conseguente minor odore. Parliamo di razze come: i Basenji , dalla pelle molto distesa e pelo corto e poco incline alle infezione da lieviti, i barboncini, con il pelo dall’odore quasi inesistente ed  ipoallergenico, i bichon frisé, dalla pelle sempre molto pulita, i cani d’acqua portoghese , dal pelo sottile ed arricciato che non trattiene lo sporco, i dalmata, i maltesi, gli Shih Tzu ed i Collie a pelo lungo seppur abbiano una quantità di pelo importante, non puzza. E’ molto importante però fare attenzione alla frequenza delle tolettature, anche se determinate razze di cani non puzzano, necessitano comunque di essere lavati, ma senza esagerare, perchè troppi bagni riducono la produzione di sebo e seccano la pelle, rendendo il nostro amico a quattro zampe più vulnerabile alle infezioni ed ai batteri. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter   [...]
8 Settembre 2020animali domestici / canarino giallo / cibo animali / consigli utili / curiositàIl canarino giallo, simpatico, allegro, il suo colore sgargiante fa subito allegria e così in molti lo scelgono come animale da compagnia. Ma per il benessere di tutti gli animali domestici, anche per il canarino, bisogna conoscerne le principali esigenze etologiche.  Partendo dalle origini, il canarino prende il suo nome dalle Isole Canarie, area geografica di provenienza, poi esportato ed allevato dall’uomo nel resto nel resto d’Europa. Amati per il loro gradevole cinguettio, tipica dei maschi, in passato venivano utilizzati dai minatori per controllare la salubrità dell’aria nelle miniere. I canarini sono sensibili e non amano le restrizioni, dedicargli una voliera ampia, con acqua e cibo sempre freschi e soprattutto sempre pulita, sarà fondamentale. Amano fare il bagno,  la luce e l’aria fresca, ma attenzione a non posizionare la voliera in zone della casa con troppe correnti. Il loro cinguettio è adorabile, così come il loro aspetto,  fondamentale per riconoscerne lo stato di salute. Perchè se il canarino non canta, vuol dire che non sta bene in salute, oppure che nell’ambiente in cui vive gli manca qualcosa di cui ha bisogno. A cosa stare attenti quando si compra un canarino? Entrando in un negozio di animali o in allevamento di canarini, la prima cosa che ci colpisce è sicuramente il loro colore, ma per essere sicuri di comprare un canarino sano, bisogna stare attenti al loro stato d’animo. Infatti se il canarino che abbiamo scelto non è allegro e non canta, vuol dire che non sta bene. Bisogna stare attenti all’integrità del suo piumaggio, per cui è consigliabile acquistarlo dopo il periodo di muta, (periodo migliore tra novembre e marzo) , oltre all’assenza di escoriazioni o traumi sulle zampette. Cosa mangiano i canarini gialli? La dieta del canarino in cattività deve essere bilanciata, deve contenere semi di scagliola, ravizzone, panico bianco, avena decorticata, lino, cardo e perilla. Non devono mai mancare frutta (mela, pera, albicocca e banana) e verdura (broccoli, spinaci e lattuga). Servono anche proteine che sono contenute nell’uovo sodo e nel formaggio grattato. Da non dimenticare le foglie di tarassaco che contengono molto calcio. Fondamentale per il benessere dei canarini domestici, oltre ad una dieta corretta e ad un ambiente pulito e confortevole, è la dolcezza e la delicatezza con la quale vengono trattati. Sono animali estremamente sensibili, e rumori forti e cambiamenti bruschi potrebbero minare la loro salute in maniera irreversibile.             [...]

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