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30 Luglio 2020cibo animali / consigli utili / tartarugheQuando si pensa di prendere o regalare una tartaruga di terra o di acqua, si pensa ad un animaletto da compagnia ideale, perchè piccolo, poco pretenzioso ed impegnativo. Nulla di più sbagliato.
Il fatto di essere piccole, lente, che non emettono versi per richiamare la nostra attenzione, non significa che non abbiano delle proprie abitudini e che per poter stare con noi a lungo, devono vivere in un ambiente confortevole, salubre e che soddisfi le loro esigenze etologiche.
Cosa serve alle tartarughe di terra per vivere in salute ?
Le tartarughe di terra dette anche testuggini, posso vivere in ambiente domestico, ma hanno bisogno di molto spazio e possono vivere sia all’esterno che all’interno, l’importante è che sia un posto ampio e asciutto, perchè essendo dei rettili, non amano l’umidità ed il freddo. Così se decidete di attrezzare un’area interna, dove non è possibile accedere ai raggi di sole, è consigliato installare una lampada UVB perchè contribuiscono alla sintesi di vitamina D, consentendo così alla tartaruga di assimilare il calcio di cui necessita.
Se invece optate per un’area all’esterno, la più consigliata, è importante creare un ambiente con zone d’ombra per ripararsi nelle ore più calde, realizzare una recinzione adeguata a protezione di eventuali predatori, e mettere a disposizione sempre dell’acqua fresca per consentire la reidratazione costante dell’ospite, magari in una ciotola bassa per evitare che ci possa annegare.
Cosa mangiano le tartarughe di terra?
Le testuggini sono animaletti erbivori, per cui in natura si nutrono prevalentemente di erba selvatica, ma anche di frutta, seppur in piccola quantità.
La dieta di una tartaruga di terra deve essere variegata, prediligendo erbe ricche di calcio e povere di fosforo da ingerite in grande quantità, ed ecco perchè le preferite sono: tarassaco, piantaggine, crescione, erba medica, trifoglio, pale di fico d’india (ovviamente senza spine ), malva, ortiche, foglie di vite. Non disdegnano la cicoria, radicchio e scarola romana , e per quanto riguarda la frutta, apprezzano molto le fragole, lamponi, more, albicocche, fichi e ciliegie , ma senza esagerare perchè la frutta è più difficile da digerire.
Inutile dire, che sono assolutamente vietati i prodotti da forno, pane, pasta, carne, latte e derivati, erbe e ortaggi che contengono fosforo, e frutta come banane e pesche.
Cosa succede alle tartarughe in inverno?
Se nella stagione invernale notate che la vostra tartaruga non mangia , non si muove… niente paura è solo il periodo di letargo. Si, perchè le tartarughe nella stagione invernale vanno in letargo, anche se nell’area del mediterraneo date le temperature non troppo rigide, non parliamo di vero e proprio letargo , ma di un periodo di sonnolenza ed inappetenza, che porta al rallentamento delle funzioni vitali.
Sarà per il tipo di dieta, sarà per il letargo o per il loro modo di prendere la vita, con molta calma, ma sta di fatto che le tartarughe terrestri sono animali estremamente longevi, che raggiungo anche i 100 anni di vita . Niente male, no? [...]
2 Aprile 2021animali domestici / consigli utili / gatti / malattie gatto / raffreddore gattoGatto raffreddato, come riconoscere i sintomi e come curare i disturbi del raffreddore nei gatti con rimedi naturali, o quando è il caso di rivolgersi al veterinario.
Quante volte vi sarà capitato di vedere il vostro gatto starnutire continuamente, con il naso che cola e gli occhietti lacrimosi? Tutti sintomi evidenti che il vostro amico a quattro zampe ha preso il raffreddore, un po’ come capita a noi umani.
Vuoi per gli sbalzi di temperatura nel cambio stagione o per difese immunitarie basse, per i gatti che vivono molto all’aperto o in colonie, contrarre il raffreddore non è poi così inusuale.
La trasmissione da gatto a gatto è molto frequente, perchè per sua natura il raffreddore è molto contagioso.
Attenzione però, il raffreddore del gatto non viene trasmesso a noi umani perchè ha origine diversa.
Quello dei gatti è originato da Herpesvirus, Calicivirus o Clamydia ( malattia piuttosto importante per la quale è necessaria la vaccinazione), mentre il raffreddore umano può dipendere da un semplice raffreddamento o da Rhynovirus .
Come riconoscere un banale raffreddore da una malattia più importante?
Quando un gatto è raffreddato mostra grosso modo gli stessi sintomi degli umani, come il naso che cola, gli occhi arrossati, starnuti frequenti, inappetenza e temperatura più alta del normale.
Però dobbiamo prendere in considerazione anche altri fattori, per capire se si tratta di raffreddore o di una allergia a qualche pianta o prodotto che usiamo in casa.
Intanto, verificare se la temperatura del gatto è superiore ai 39 gradi ( tra i 38 e 39 gradi è normale), se le secrezioni nasali sono composte da muco e sangue, se ha difficoltà a respirare, tosse ed inappetenza.
Come curare il gatto con raffreddore?
Quando questi sintomi sono persistenti, è fortemente consigliato rivolgersi al proprio veterinario, che interverrà con le opportune cure antibiotiche, antistaminici o antinfiammatori per contenere il sintomi .
Assolutamente vietato l’uso dei nostri farmaci per curare il raffreddore del gatto, lo condurrebbe alla morte certa!
Si può al contrario, ricorrere a cure omeopatiche, alleviare l’irritazione agli occhi o al naso pulendoli con batuffoli imbevuti di camomilla tiepida, ed aiutarlo nella respirazione con l’aerosol, sempre però prescritta dal veterinario.
Per stimolare il suo appetito, si consigliano cibi morbidi, brodi dove inumidire le crocchette, ed assicurarsi che abbia sempre a disposizione acqua fresca e pulita per idratarsi correttamente.
Naturalmente il gatto quando è raffreddato, ha bisogno di tranquillità, silenzio, ed un luogo caldo e confortevole dove poter riposare sereno, senza altri gatti o animali domestici, un po’ quello che cerchiamo anche noi umani quando siamo un po’ ” acciaccatelli “.
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26 Luglio 2020animali domestici / antiparassitari / cani / consigli utiliOgni volta che ci si avvicina alla bella stagione ritorna l’incubo delle pulci e zecche per cani e gatti, ed il dilemma su cosa è meglio usare tra i collari antipulci in commercio o procedere con rimedi naturali.
I collari antipulci che troviamo in commercio, spesso contengono sostanze che possono nuocere ai nostri amici a quattro zampe, anche se ultimamente diversi brand del settore hanno hanno indirizzato la loro produzione verso collari antiparassitari contenenti estratti vegetali a base, come la citronella, olio essenziale di Neem , terpeni d’arancio, la cui efficacia protettiva supera i 6-7 mesi.
Per combattere pulci e zecche, e rendere la vita del nostro cane o del nostro gatto più serena, dobbiamo certamente fare attenzione al luogo dove dorme e dove gioca, cercando di mantenere sempre pulito e disinfettato divani, tappeti, sedile della macchina e trasportino, perchè ricordate che la pulce riesce a deporre fino a 20 uova al giorno, che tendono a cadere e spargersi ovunque.
Se non trattati nel giusto modo, i parassiti posso causare dei guai seri tanto al cane che al gatto, perchè sono la principale causa di allergie, dermatiti allergiche, e nei casi più gravi , sono proprio le pulci a provocare la tenia e perfino l’anemia, la debilitazione e il dimagrimento del cane o del gatto.
Quindi è molto importante, se vedete che il vostro cane comincia a grattarsi e mordicchiarsi insistentemente sul dorso, vicino alla coda o sulla pancia e fianchi, è il momento di agire, perchè le pulci lo stanno attaccando.
Come combattere pulci e zecche con prodotti naturali?
Sono diversi i prodotti naturali ed anche economici che possiamo usare per liberare i nostri amici a quattro zampe dai fastidiosi e pericolosi parassiti che li tormentano.
Cominciamo con l’aceto bianco, che diluito con acqua e passato con un panno inumidito sul manto del vostro cane, allontanerà le pulci e potrà essere usato anche per disinfettare anche i suoi giochi, la cuccia, o la copertina che usa per dormire.
Si può usare l’olio essenziale di lavanda, di citronella o menta da versare in gocce su di un fazzoletto o un laccio di stoffa da usare come collare e legare al collo del cane, per una efficacia immediata contro le pulci e le zanzare. La lavanda è molto efficace contro le zanzare e pulci anche come pianta da tenere nel proprio giardino o terrazzo .
E non dimentichiamo il limone , il cui succo diluito con acqua e bicarbonato, allontana i parassiti se passato con un panno sul pelo del cane ( esempio : succo di 2 limoni , 250gr acqua , 1 cucchiaino bicarbonato ).
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