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28 Luglio 2020animali domestici / animali speciali / cani / consigli utiliI cani guida per non vendenti, sono cani da assistenza addestrati per aiutare le persone ipovedenti o affette da cecità a superare gli ostacoli, consentendogli di vivere la quotidianità in modo più facile.  Ci sono cani guida  anche per aiutare le persone affette da epilessia, che come quelli per i non vedenti, seguono un addestramento molto particolare con costi importanti,  ed è per questo che lo stato prevede delle detrazioni fiscali per l’acquisto e le spese di mantenimento dei cani guida. Non tutte le razze di cani sono adatti a diventare cani guida, perchè per questo tipo di supporto alle persone non vedenti o affette da epilessia, è richiesto un carattere tranquillo, attento , coraggioso, vivace ma non troppo aggressivo, ed è per questo che si prediligono le razze come labrador, golden retriever, ma anche pastori tedesco, pastori belga e scozzesi. Chi può chiedere la detrazione fiscale sui cani guida? Secondo la normativa fiscale attualmente in vigore in Italia, una persona non vedente può portare in detrazione dall’Irpef il 19% delle spese sostenute per l’acquisto del cane guida, una sola volta in un periodo di 4 anni (salvo i casi di perdita dell’animale). La detrazione può essere calcolata sull’intero ammontare del costo sostenuto ed è fruibile dal disabile o dal familiare di cui il non vedente è fiscalmente a carico. Può essere utilizzata, a scelta del contribuente, in unica soluzione o in quattro quote annuali di pari importo, utilizzando: Rigo E5 del modello 730/2020 Rigo RP5 del modello Redditi PF 2020   A quanto ammonta la detrazione per le spese di mantenimento del cane guida? La persona non vedente che ha un cane guida, può fruire altresì della detrazione forfetaria di € 1.000,00 per le spese sostenute per il mantenimento del cane guida, senza che sia necessario documentare l’effettivo sostenimento della spesa. La detrazione forfettaria però, non è consentita al familiare del non vedente , anche se il non vedente è da considerare a carico del familiare stesso. La detrazione nei modelli dichiarativi va indicata: modello 730/2020: E81 modello Redditi PF 2020: rigo RP 82   Letture consigliate : http://ioleggotuleggi.it/animali-domestici/il-cane-educazione/     [...]
29 Luglio 2020animali domestici / cibo animali / consigli utili / curiosità / gattiChi vive con un gatto lo sa, non ci si annoia mai. Pur essendo uno degli animali domestici più diffusi nel nostro paese abituato a vivere con gli umani, non ha perso del tutto il suo istinto da felino predatore, e questo spesso fa sì che i suoi comportamenti possono stupirci o al contrario lasciarci molto perplessi.   Sappiamo tutti che il gatto al contrario del cane è un animale molto più indipendente e dalla spiccata personalità, e questo spesso va in contrasto con l’eccesso di attenzioni da parte di noi umani sempre pronti a riempirli di coccole , carezze e anche di cibo. Ma cosa piace veramente ai gatti? Di certo ai gatti piace arrampicarsi, questo perchè essendo dei predatori, sono portati a trovare delle posizioni di vantaggio, esplorando dall’alto l’area circostante alla ricerca di prede e anche se stando in casa non hanno bisogno di cacciare, il loro istinto li porta comunque ad arrampicarsi su tende e mobili alti alla ricerca di angolini nascosti dove appostarsi. Ma se ai gatti piace arrampicarsi , di certo non piace che gli vengano tagliati gli artigli, che per loro è un vero e proprio trauma. Oltre che doloroso, il taglio degli artigli per i gatti è fonte di grande stress e vulnerabilità , ed è fortemente sconsigliato per i gatti che trascorrono parte della loro giornata all’esterno, perchè li priva delle loro difese naturali. Amano le coccole e le carezze, ma senza eccedere, sono loro a dirci quando hanno voglia di attenzione miagolando o strusciandosi sulle nostre gambe. Attenzione però a non lasciarli troppo a lungo da soli, e si, perchè il gatto soffre l’ ansia da abbandono che può portarlo a crisi di aggressività, con danneggiamento di oggetti, come divani graffiati , tende strappate, ma anche bisognini fuori dalla lettiera. Un consiglio se lasciate per molte ore il vostro gatto da solo in casa, quando rientrate , per prima cosa dedicatevi a lui completamente per almeno 10 minuti, lo renderà felice e rilassato, ma mi raccomando niente carezze sulla pancia,  il loro istinto li fa sentire in pericolo  visto che in quella zona risiedono gli organi vitali. Allora si a carezze alla base del mento, delle orecchie, della coda, e del muso, appena dietro i baffi. Di certo ai gatti piace giocare con gomitoli, tappi, giocattoli di piccole dimensioni, perchè li associano alle piccole prede di cui si nutrono in natura, ed amano dormire nei posti più strani, meglio se sono scatole di cartone, questo perchè i gatti non amano i contatti forzati con gli esseri umani, ed hanno bisogno di un posto dove sentirsi isolati ma al tempo stesso al sicuro e anche al caldo, visto che per natura gatti hanno bisogno di temperature di circa 10 gradi più alte delle nostre (tra i 30 e i 36 °C). Cos’altro non piace ai gatti? Ai gatti si sa, l’acqua non piace, per cui non insistete, tanto a tenersi pulito ci pensa da solo, voi preoccupatevi di tenere sempre pulita la lettiera, perchè al di là di un discorso puramente igienico, l’odore di urina, che in natura gli animali  usano per marcare il territorio, per i gatti diventa controproducente, rendendoli più vulnerabili verso i loro predatori. Non amano i rumori molesti, così il suono di un clacson, o il rumore dei tuoni , fuochi d’artificio, ma anche urla o musica alta,  possono allarmarlo e renderlo aggressivo. Ai gatti non piacciono neanche particolari odori, come quello di  agrumi, aceto, pesce non fresco,  l’odore delle banane,  ma anche di alcune piante come l’eucaliptus. In ultimo ricordate che ai gatti non piacciono gli spostamenti, il movimento dell’auto crea loro stress e disagio anche fisico, con episodi di vomito, per cui non dimenticate mai , se siete obbligati a spostarvi , di  usare il trasportino. [...]
23 Febbraio 2021animali domestici / cane anziano / cibo animali / consigli utili / malattieUn cane anziano ha esigenze particolari, il trascorrere degli anni porta con se una serie di problematiche fisiche e non solo, alle quali noi umani dobbiamo porre la giusta attenzione. Prendersi cura di un cane anziano è importante, per lui e anche per noi. Un cane è ritenuto anziano quando ha raggiunto i 10 anni, che poi a pensarci bene, tanti non sono, ma se li trasformiamo in anni umani corrispondono ai nostri 70 anni, e anche per noi è un’età importante. A cosa dobbiamo fare attenzione ? Un cane che ha raggiunto i 7 o 8 anni è già un cane che rientra nella categoria senior , ed ha sicuramente un comportamento diverso da un cucciolo, non ha più tanta voglia di saltare sul divano o correre nel parco per tanto tempo, non mangia molto e trascorre più tempo riposando. Questo accade perchè la sua età non glielo consente ed anche perchè, essendo anziano comincia ad avere qualche problema di salute, dolori ai muscoli o alle ossa, o potrebbe avere problemi alla vista o ai denti. Come prendersi cura di un cane anziano? La prima cosa è sicuramente la pazienza, ricordiamoci sempre che un cane anziano è un po’ come un bambino, ma con molte fragilità . Perchè un cane adulto o anziano, può andare incontro alle più comuni patologie tipiche della sua età, come l’artrosi, la cecità, la sordità e la perdita dei denti, ma anche forme più gravi che lo conducono alla morte, come la torsione dello stomaco, malattie renali o cardiache. Dobbiamo fare sicuramente attenzione alla sua alimentazione, assicurandoci che mangi adeguatamente, evitando che diventi obeso, perchè un maggior peso graverebbe sulle sue fragili articolazioni, e ne impedirebbe il normale movimento. Accertiamoci che sia sempre ben idratato, mettendogli a disposizione acqua fresca o anche brodi di carne o pesce insieme a qualche crocchetta, per invogliarlo a bene di più. Ovviamente se notiamo che comincia a perdere i denti, alterniamo le crocchette per cani senior con un cibo più morbido, magari cucinato da noi. E’ molto importante sorvegliare il cane mentre mangia, per controllare che non mangi troppo velocemente ( sintomo della torsione dello stomaco) o che non mangi affatto, soprattutto se il nostro cane ha perso i denti o peggio che soffra di demenza senile. Nei casi in cui il cane ha perso la vista o l’udito, potrebbe sentirsi disorientato e non mangiare o bere abbastanza, aggravando il suo stato fisico e psicologico. Fare attività fisica e sociale E’ molto importante continuare l’attività fisica per il nostro cane, ma in maniera diversa. Certamente non potrà correre e giocare come prima, ma passeggiare più volte al giorno per almeno mezz’ora è fondamentale per mantenere attivi i suoi muscoli e la socialità con gli altri cani. Un cane anziano tende ad isolarsi e deprimersi, perchè sente dolore e non sa perchè. Passeggiare con noi, giocare con una palla o un bastoncino di legno, lanciati non troppo lontani, o magari nuotare, gli daranno gioia e si sentiranno ancora gratificati e importanti per noi. Puoi trovare i giochi ed il cibo più adatto al tuo cane scaricando l’app quiinzona Visite veterinarie Con un cane anziano, cambia lo stile di vita e l’alimentazione, e la figura del veterinario diventa ancora più importante. Le visite mediche dovranno avere una frequenza di almeno sei mesi, in modo da assicurarci che tutto vada bene e nel caso di insorgenze di nuove patologie o problemi fisici, si possa intervenire subito limitando il più possibile disagi e sofferenze al nostro amico a quattro zampe. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter     [...]
28 Luglio 2020animali domestici / animali speciali / cani / consigli utiliI cani guida per non vendenti, sono cani da assistenza addestrati per aiutare le persone ipovedenti o affette da cecità a superare gli ostacoli, consentendogli di vivere la quotidianità in modo più facile.  Ci sono cani guida  anche per aiutare le persone affette da epilessia, che come quelli per i non vedenti, seguono un addestramento molto particolare con costi importanti,  ed è per questo che lo stato prevede delle detrazioni fiscali per l’acquisto e le spese di mantenimento dei cani guida. Non tutte le razze di cani sono adatti a diventare cani guida, perchè per questo tipo di supporto alle persone non vedenti o affette da epilessia, è richiesto un carattere tranquillo, attento , coraggioso, vivace ma non troppo aggressivo, ed è per questo che si prediligono le razze come labrador, golden retriever, ma anche pastori tedesco, pastori belga e scozzesi. Chi può chiedere la detrazione fiscale sui cani guida? Secondo la normativa fiscale attualmente in vigore in Italia, una persona non vedente può portare in detrazione dall’Irpef il 19% delle spese sostenute per l’acquisto del cane guida, una sola volta in un periodo di 4 anni (salvo i casi di perdita dell’animale). La detrazione può essere calcolata sull’intero ammontare del costo sostenuto ed è fruibile dal disabile o dal familiare di cui il non vedente è fiscalmente a carico. Può essere utilizzata, a scelta del contribuente, in unica soluzione o in quattro quote annuali di pari importo, utilizzando: Rigo E5 del modello 730/2020 Rigo RP5 del modello Redditi PF 2020   A quanto ammonta la detrazione per le spese di mantenimento del cane guida? La persona non vedente che ha un cane guida, può fruire altresì della detrazione forfetaria di € 1.000,00 per le spese sostenute per il mantenimento del cane guida, senza che sia necessario documentare l’effettivo sostenimento della spesa. La detrazione forfettaria però, non è consentita al familiare del non vedente , anche se il non vedente è da considerare a carico del familiare stesso. La detrazione nei modelli dichiarativi va indicata: modello 730/2020: E81 modello Redditi PF 2020: rigo RP 82   Letture consigliate : http://ioleggotuleggi.it/animali-domestici/il-cane-educazione/     [...]
29 Luglio 2020animali domestici / cibo animali / consigli utili / curiosità / gattiChi vive con un gatto lo sa, non ci si annoia mai. Pur essendo uno degli animali domestici più diffusi nel nostro paese abituato a vivere con gli umani, non ha perso del tutto il suo istinto da felino predatore, e questo spesso fa sì che i suoi comportamenti possono stupirci o al contrario lasciarci molto perplessi.   Sappiamo tutti che il gatto al contrario del cane è un animale molto più indipendente e dalla spiccata personalità, e questo spesso va in contrasto con l’eccesso di attenzioni da parte di noi umani sempre pronti a riempirli di coccole , carezze e anche di cibo. Ma cosa piace veramente ai gatti? Di certo ai gatti piace arrampicarsi, questo perchè essendo dei predatori, sono portati a trovare delle posizioni di vantaggio, esplorando dall’alto l’area circostante alla ricerca di prede e anche se stando in casa non hanno bisogno di cacciare, il loro istinto li porta comunque ad arrampicarsi su tende e mobili alti alla ricerca di angolini nascosti dove appostarsi. Ma se ai gatti piace arrampicarsi , di certo non piace che gli vengano tagliati gli artigli, che per loro è un vero e proprio trauma. Oltre che doloroso, il taglio degli artigli per i gatti è fonte di grande stress e vulnerabilità , ed è fortemente sconsigliato per i gatti che trascorrono parte della loro giornata all’esterno, perchè li priva delle loro difese naturali. Amano le coccole e le carezze, ma senza eccedere, sono loro a dirci quando hanno voglia di attenzione miagolando o strusciandosi sulle nostre gambe. Attenzione però a non lasciarli troppo a lungo da soli, e si, perchè il gatto soffre l’ ansia da abbandono che può portarlo a crisi di aggressività, con danneggiamento di oggetti, come divani graffiati , tende strappate, ma anche bisognini fuori dalla lettiera. Un consiglio se lasciate per molte ore il vostro gatto da solo in casa, quando rientrate , per prima cosa dedicatevi a lui completamente per almeno 10 minuti, lo renderà felice e rilassato, ma mi raccomando niente carezze sulla pancia,  il loro istinto li fa sentire in pericolo  visto che in quella zona risiedono gli organi vitali. Allora si a carezze alla base del mento, delle orecchie, della coda, e del muso, appena dietro i baffi. Di certo ai gatti piace giocare con gomitoli, tappi, giocattoli di piccole dimensioni, perchè li associano alle piccole prede di cui si nutrono in natura, ed amano dormire nei posti più strani, meglio se sono scatole di cartone, questo perchè i gatti non amano i contatti forzati con gli esseri umani, ed hanno bisogno di un posto dove sentirsi isolati ma al tempo stesso al sicuro e anche al caldo, visto che per natura gatti hanno bisogno di temperature di circa 10 gradi più alte delle nostre (tra i 30 e i 36 °C). Cos’altro non piace ai gatti? Ai gatti si sa, l’acqua non piace, per cui non insistete, tanto a tenersi pulito ci pensa da solo, voi preoccupatevi di tenere sempre pulita la lettiera, perchè al di là di un discorso puramente igienico, l’odore di urina, che in natura gli animali  usano per marcare il territorio, per i gatti diventa controproducente, rendendoli più vulnerabili verso i loro predatori. Non amano i rumori molesti, così il suono di un clacson, o il rumore dei tuoni , fuochi d’artificio, ma anche urla o musica alta,  possono allarmarlo e renderlo aggressivo. Ai gatti non piacciono neanche particolari odori, come quello di  agrumi, aceto, pesce non fresco,  l’odore delle banane,  ma anche di alcune piante come l’eucaliptus. In ultimo ricordate che ai gatti non piacciono gli spostamenti, il movimento dell’auto crea loro stress e disagio anche fisico, con episodi di vomito, per cui non dimenticate mai , se siete obbligati a spostarvi , di  usare il trasportino. [...]
23 Febbraio 2021animali domestici / cane anziano / cibo animali / consigli utili / malattieUn cane anziano ha esigenze particolari, il trascorrere degli anni porta con se una serie di problematiche fisiche e non solo, alle quali noi umani dobbiamo porre la giusta attenzione. Prendersi cura di un cane anziano è importante, per lui e anche per noi. Un cane è ritenuto anziano quando ha raggiunto i 10 anni, che poi a pensarci bene, tanti non sono, ma se li trasformiamo in anni umani corrispondono ai nostri 70 anni, e anche per noi è un’età importante. A cosa dobbiamo fare attenzione ? Un cane che ha raggiunto i 7 o 8 anni è già un cane che rientra nella categoria senior , ed ha sicuramente un comportamento diverso da un cucciolo, non ha più tanta voglia di saltare sul divano o correre nel parco per tanto tempo, non mangia molto e trascorre più tempo riposando. Questo accade perchè la sua età non glielo consente ed anche perchè, essendo anziano comincia ad avere qualche problema di salute, dolori ai muscoli o alle ossa, o potrebbe avere problemi alla vista o ai denti. Come prendersi cura di un cane anziano? La prima cosa è sicuramente la pazienza, ricordiamoci sempre che un cane anziano è un po’ come un bambino, ma con molte fragilità . Perchè un cane adulto o anziano, può andare incontro alle più comuni patologie tipiche della sua età, come l’artrosi, la cecità, la sordità e la perdita dei denti, ma anche forme più gravi che lo conducono alla morte, come la torsione dello stomaco, malattie renali o cardiache. Dobbiamo fare sicuramente attenzione alla sua alimentazione, assicurandoci che mangi adeguatamente, evitando che diventi obeso, perchè un maggior peso graverebbe sulle sue fragili articolazioni, e ne impedirebbe il normale movimento. Accertiamoci che sia sempre ben idratato, mettendogli a disposizione acqua fresca o anche brodi di carne o pesce insieme a qualche crocchetta, per invogliarlo a bene di più. Ovviamente se notiamo che comincia a perdere i denti, alterniamo le crocchette per cani senior con un cibo più morbido, magari cucinato da noi. E’ molto importante sorvegliare il cane mentre mangia, per controllare che non mangi troppo velocemente ( sintomo della torsione dello stomaco) o che non mangi affatto, soprattutto se il nostro cane ha perso i denti o peggio che soffra di demenza senile. Nei casi in cui il cane ha perso la vista o l’udito, potrebbe sentirsi disorientato e non mangiare o bere abbastanza, aggravando il suo stato fisico e psicologico. Fare attività fisica e sociale E’ molto importante continuare l’attività fisica per il nostro cane, ma in maniera diversa. Certamente non potrà correre e giocare come prima, ma passeggiare più volte al giorno per almeno mezz’ora è fondamentale per mantenere attivi i suoi muscoli e la socialità con gli altri cani. Un cane anziano tende ad isolarsi e deprimersi, perchè sente dolore e non sa perchè. Passeggiare con noi, giocare con una palla o un bastoncino di legno, lanciati non troppo lontani, o magari nuotare, gli daranno gioia e si sentiranno ancora gratificati e importanti per noi. Puoi trovare i giochi ed il cibo più adatto al tuo cane scaricando l’app quiinzona Visite veterinarie Con un cane anziano, cambia lo stile di vita e l’alimentazione, e la figura del veterinario diventa ancora più importante. Le visite mediche dovranno avere una frequenza di almeno sei mesi, in modo da assicurarci che tutto vada bene e nel caso di insorgenze di nuove patologie o problemi fisici, si possa intervenire subito limitando il più possibile disagi e sofferenze al nostro amico a quattro zampe. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter     [...]
28 Luglio 2020animali domestici / animali speciali / cani / consigli utiliI cani guida per non vendenti, sono cani da assistenza addestrati per aiutare le persone ipovedenti o affette da cecità a superare gli ostacoli, consentendogli di vivere la quotidianità in modo più facile.  Ci sono cani guida  anche per aiutare le persone affette da epilessia, che come quelli per i non vedenti, seguono un addestramento molto particolare con costi importanti,  ed è per questo che lo stato prevede delle detrazioni fiscali per l’acquisto e le spese di mantenimento dei cani guida. Non tutte le razze di cani sono adatti a diventare cani guida, perchè per questo tipo di supporto alle persone non vedenti o affette da epilessia, è richiesto un carattere tranquillo, attento , coraggioso, vivace ma non troppo aggressivo, ed è per questo che si prediligono le razze come labrador, golden retriever, ma anche pastori tedesco, pastori belga e scozzesi. Chi può chiedere la detrazione fiscale sui cani guida? Secondo la normativa fiscale attualmente in vigore in Italia, una persona non vedente può portare in detrazione dall’Irpef il 19% delle spese sostenute per l’acquisto del cane guida, una sola volta in un periodo di 4 anni (salvo i casi di perdita dell’animale). La detrazione può essere calcolata sull’intero ammontare del costo sostenuto ed è fruibile dal disabile o dal familiare di cui il non vedente è fiscalmente a carico. Può essere utilizzata, a scelta del contribuente, in unica soluzione o in quattro quote annuali di pari importo, utilizzando: Rigo E5 del modello 730/2020 Rigo RP5 del modello Redditi PF 2020   A quanto ammonta la detrazione per le spese di mantenimento del cane guida? La persona non vedente che ha un cane guida, può fruire altresì della detrazione forfetaria di € 1.000,00 per le spese sostenute per il mantenimento del cane guida, senza che sia necessario documentare l’effettivo sostenimento della spesa. La detrazione forfettaria però, non è consentita al familiare del non vedente , anche se il non vedente è da considerare a carico del familiare stesso. La detrazione nei modelli dichiarativi va indicata: modello 730/2020: E81 modello Redditi PF 2020: rigo RP 82   Letture consigliate : http://ioleggotuleggi.it/animali-domestici/il-cane-educazione/     [...]
29 Luglio 2020animali domestici / cibo animali / consigli utili / curiosità / gattiChi vive con un gatto lo sa, non ci si annoia mai. Pur essendo uno degli animali domestici più diffusi nel nostro paese abituato a vivere con gli umani, non ha perso del tutto il suo istinto da felino predatore, e questo spesso fa sì che i suoi comportamenti possono stupirci o al contrario lasciarci molto perplessi.   Sappiamo tutti che il gatto al contrario del cane è un animale molto più indipendente e dalla spiccata personalità, e questo spesso va in contrasto con l’eccesso di attenzioni da parte di noi umani sempre pronti a riempirli di coccole , carezze e anche di cibo. Ma cosa piace veramente ai gatti? Di certo ai gatti piace arrampicarsi, questo perchè essendo dei predatori, sono portati a trovare delle posizioni di vantaggio, esplorando dall’alto l’area circostante alla ricerca di prede e anche se stando in casa non hanno bisogno di cacciare, il loro istinto li porta comunque ad arrampicarsi su tende e mobili alti alla ricerca di angolini nascosti dove appostarsi. Ma se ai gatti piace arrampicarsi , di certo non piace che gli vengano tagliati gli artigli, che per loro è un vero e proprio trauma. Oltre che doloroso, il taglio degli artigli per i gatti è fonte di grande stress e vulnerabilità , ed è fortemente sconsigliato per i gatti che trascorrono parte della loro giornata all’esterno, perchè li priva delle loro difese naturali. Amano le coccole e le carezze, ma senza eccedere, sono loro a dirci quando hanno voglia di attenzione miagolando o strusciandosi sulle nostre gambe. Attenzione però a non lasciarli troppo a lungo da soli, e si, perchè il gatto soffre l’ ansia da abbandono che può portarlo a crisi di aggressività, con danneggiamento di oggetti, come divani graffiati , tende strappate, ma anche bisognini fuori dalla lettiera. Un consiglio se lasciate per molte ore il vostro gatto da solo in casa, quando rientrate , per prima cosa dedicatevi a lui completamente per almeno 10 minuti, lo renderà felice e rilassato, ma mi raccomando niente carezze sulla pancia,  il loro istinto li fa sentire in pericolo  visto che in quella zona risiedono gli organi vitali. Allora si a carezze alla base del mento, delle orecchie, della coda, e del muso, appena dietro i baffi. Di certo ai gatti piace giocare con gomitoli, tappi, giocattoli di piccole dimensioni, perchè li associano alle piccole prede di cui si nutrono in natura, ed amano dormire nei posti più strani, meglio se sono scatole di cartone, questo perchè i gatti non amano i contatti forzati con gli esseri umani, ed hanno bisogno di un posto dove sentirsi isolati ma al tempo stesso al sicuro e anche al caldo, visto che per natura gatti hanno bisogno di temperature di circa 10 gradi più alte delle nostre (tra i 30 e i 36 °C). Cos’altro non piace ai gatti? Ai gatti si sa, l’acqua non piace, per cui non insistete, tanto a tenersi pulito ci pensa da solo, voi preoccupatevi di tenere sempre pulita la lettiera, perchè al di là di un discorso puramente igienico, l’odore di urina, che in natura gli animali  usano per marcare il territorio, per i gatti diventa controproducente, rendendoli più vulnerabili verso i loro predatori. Non amano i rumori molesti, così il suono di un clacson, o il rumore dei tuoni , fuochi d’artificio, ma anche urla o musica alta,  possono allarmarlo e renderlo aggressivo. Ai gatti non piacciono neanche particolari odori, come quello di  agrumi, aceto, pesce non fresco,  l’odore delle banane,  ma anche di alcune piante come l’eucaliptus. In ultimo ricordate che ai gatti non piacciono gli spostamenti, il movimento dell’auto crea loro stress e disagio anche fisico, con episodi di vomito, per cui non dimenticate mai , se siete obbligati a spostarvi , di  usare il trasportino. [...]
23 Febbraio 2021animali domestici / cane anziano / cibo animali / consigli utili / malattieUn cane anziano ha esigenze particolari, il trascorrere degli anni porta con se una serie di problematiche fisiche e non solo, alle quali noi umani dobbiamo porre la giusta attenzione. Prendersi cura di un cane anziano è importante, per lui e anche per noi. Un cane è ritenuto anziano quando ha raggiunto i 10 anni, che poi a pensarci bene, tanti non sono, ma se li trasformiamo in anni umani corrispondono ai nostri 70 anni, e anche per noi è un’età importante. A cosa dobbiamo fare attenzione ? Un cane che ha raggiunto i 7 o 8 anni è già un cane che rientra nella categoria senior , ed ha sicuramente un comportamento diverso da un cucciolo, non ha più tanta voglia di saltare sul divano o correre nel parco per tanto tempo, non mangia molto e trascorre più tempo riposando. Questo accade perchè la sua età non glielo consente ed anche perchè, essendo anziano comincia ad avere qualche problema di salute, dolori ai muscoli o alle ossa, o potrebbe avere problemi alla vista o ai denti. Come prendersi cura di un cane anziano? La prima cosa è sicuramente la pazienza, ricordiamoci sempre che un cane anziano è un po’ come un bambino, ma con molte fragilità . Perchè un cane adulto o anziano, può andare incontro alle più comuni patologie tipiche della sua età, come l’artrosi, la cecità, la sordità e la perdita dei denti, ma anche forme più gravi che lo conducono alla morte, come la torsione dello stomaco, malattie renali o cardiache. Dobbiamo fare sicuramente attenzione alla sua alimentazione, assicurandoci che mangi adeguatamente, evitando che diventi obeso, perchè un maggior peso graverebbe sulle sue fragili articolazioni, e ne impedirebbe il normale movimento. Accertiamoci che sia sempre ben idratato, mettendogli a disposizione acqua fresca o anche brodi di carne o pesce insieme a qualche crocchetta, per invogliarlo a bene di più. Ovviamente se notiamo che comincia a perdere i denti, alterniamo le crocchette per cani senior con un cibo più morbido, magari cucinato da noi. E’ molto importante sorvegliare il cane mentre mangia, per controllare che non mangi troppo velocemente ( sintomo della torsione dello stomaco) o che non mangi affatto, soprattutto se il nostro cane ha perso i denti o peggio che soffra di demenza senile. Nei casi in cui il cane ha perso la vista o l’udito, potrebbe sentirsi disorientato e non mangiare o bere abbastanza, aggravando il suo stato fisico e psicologico. Fare attività fisica e sociale E’ molto importante continuare l’attività fisica per il nostro cane, ma in maniera diversa. Certamente non potrà correre e giocare come prima, ma passeggiare più volte al giorno per almeno mezz’ora è fondamentale per mantenere attivi i suoi muscoli e la socialità con gli altri cani. Un cane anziano tende ad isolarsi e deprimersi, perchè sente dolore e non sa perchè. Passeggiare con noi, giocare con una palla o un bastoncino di legno, lanciati non troppo lontani, o magari nuotare, gli daranno gioia e si sentiranno ancora gratificati e importanti per noi. Puoi trovare i giochi ed il cibo più adatto al tuo cane scaricando l’app quiinzona Visite veterinarie Con un cane anziano, cambia lo stile di vita e l’alimentazione, e la figura del veterinario diventa ancora più importante. Le visite mediche dovranno avere una frequenza di almeno sei mesi, in modo da assicurarci che tutto vada bene e nel caso di insorgenze di nuove patologie o problemi fisici, si possa intervenire subito limitando il più possibile disagi e sofferenze al nostro amico a quattro zampe. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter     [...]
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